sabato 19 novembre 2011

LA BOTTEGA DEL VASAIO

Non sapete che gl'ingiusti non erediteranno il regno di Dio?... Ma siete stati lavati, siete stati santificati, siete stati giustificati nel nome del Signore Gesù Cri­sto e mediante lo Spirito del nostro Dio. 1 Corinzi 6:9, 11

Il profeta Geremia fu mandato da Dio presso la bottega di un vasaio mentre svolgeva il proprio lavoro al tornio. Il vaso che stava realizzando "si guastò, come succede all'argilla in mano del
vasaio; da capo ne fece un altro come a lui parve bene di farlo" (Geremia 18:3-4).
Andiamo indietro nel tempo, fino al giorno della creazione dell'uomo. Il divino Vasaio "formò l'uomo dalla polvere della terra, gli sof­fiò nelle narici un alito vitale e l'uomo divenne un'anima vivente" (Genesi 2:7); ma ben presto il vaso si guastò. Perché? A causa del peccato.
Dio ha forse distrutto l'uomo che era diventato un peccatore con il meritato castigo? No. Si è solamente allontanato da lui abbandonandolo a se stesso? Neppure; non poteva risolvere il problema in questo modo. Dio ha allora ripara­to quel "vaso", rendendo migliore l'uomo pec­catore? Anche questo era impossibile perché il cuore dell'uomo era "malvagio in ogni tempo" (Genesi 6:5) ed è "incurabile" (Geremia 17:9).
Allora Dio da quell'argilla informe ha fatto "un altro vaso", una nuova creazione (2 Corinzi 5:17). Egli "ci ha riconciliati con sé per mezzo di Cristo" (v. 18). Come è stato possibile che una tale opera fosse compiuta? Per mezzo della morte e della risurrezione di Gesù Cristo.
"Colui che non ha conosciuto peccato, egli lo ha fatto diventare peccato per noi, affinché noi diventassimo giustizia di Dio in lui" (v. 21).

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