Egli venne come testimone per rendere testimonianza alla luce(Gesù), affinché tutti credessero per mezzo di lui. Giovanni 1:7
lunedì 9 aprile 2012
LA NOSTRA CASA NEL CIELO
Ho il desiderio di
partire e di essere con Cristo, perché è molto meglio. Filippesi 1:23
Sappiamo infatti che
se questa tenda che è la nostra dimora terrena viene disfatta, abbiamo da Dio
un edificio, una casa non fatta da mano d'uomo, eterna, nei cieli. 2
Corinzi 5:1
Il Signore Gesù ha detto che verrà a prendere i credenti, ed
essi desiderano e aspettano la sua venuta. La Bibbia ci parla del cielo e di
coloro che vi abitano, in modo da farci familiarizzare con il luogo in cui
entreremo.
Una persona che sta per cambiare paese si informa sul nuovo
paese e su ciò che vi si trova: costumi, lingua, natura, abitanti... Noí stiamo
per arrivare in cielo. La Bibbia ci parla della casa del Padre (Giovanni 14:2)
dove per chi ha fede è preparato un luogo, dimora del Padre e del Figlio, luogo
di perenne felicità. Abbiamo la certezza che vi saremo con Gesù, resi simili a
Lui. Tutto questo è incomprensibile per la nostra intelligenza limitata, ma la
fede cí dà la certezza che il Signore manterrà la promessa. Egli desidera
averci accanto a sé; che prospettiva! Nell'attesa "gemiamo... aspettando... la redenzione del nostro corpo"
(Romani 8:23) quando, con la risurrezione, ciò che è mortale sarà "assorbito dalla vita" (2
Corinzi 5:4).
Cristiani, quale interesse abbiamo per la lettura della
Bibbia che già ci rivela le benedizioni celesti? Viviamo in un mondo che passa
(1 Giovanni 2:17). Aspettiamo noi il momento di vedere il Signore?
Se moriremo prima che Egli venga, raggiungeremo la nostra
vera patria, la nostra casa nel cielo. L'apostolo Paolo sí rallegrava al
pensiero di "partire" da questo mondo. Per lui la morte era un
guadagno ma, nell'attesa, si impegnava con zelo a piacere a Dio.
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