martedì 29 ottobre 2013

VIVA DIO!



Gesù gli disse: "Oggi la salvezza è entrata in questa casa, poiché anche questo è figlio d'Abramo; perché il Figlio dell'uomo è venuto per cercare e salvare ciò che era perduto" (Luca 19:9-10)


Sono stato e mi ritengo ancora un'artista, pittore, scultore, amante dell'arte e studioso di quest'ultima tanto da diventare un insegnante per più di trent'anni. Ma come tutti gli artisti ero di animo inquieto e amavo le cose "trasgressive". Avendo frequentato scuole di artisti avevo provato (parlo di quasi 50 anni fa) già le droghe, quando in Italia erano solo "agli albori", ero un bevitore e commettevo molte "stranezze". Facevo il fumettista perché rendeva bene, anche se i soggetti che illustravo erano a sfondo erotico; mi ero sposato con una donna che amavo e amo tutt'ora ed ero comunista sfegatato, volevo che il mondo diventasse "rosso". Ma il mio cuore non era in pace. Sebbene fossi un bestemmiatore pensavo che se Dio esisteva , avrei dovuto trovarlo. Provai con delle sedute spiritiche e festini nei cimiteri, ma tutto questo non fece che accrescere il mio peso. Rifiutavo la religione per definizione, andavo nelle chiese quando non vi erano funzioni e dicevo a Dio: "dove sei?". Un giorno passando per una via del centro vidi una piccola vetrina dove vi era appeso un manifesto su cui era scritto: "Dio ti cerca: lasciati trovare".Con un gesto di sfida entrai dicendo: "eccomi qua!". Trovai alcuni giovani che mi testimoniarono della loro conversione a Cristo; io replicavo con aria di sufficienza nelle mie convinzioni di ateo comunista/artista, ma quelle parole incisero il mio cuore. Dio mi aveva parlato per bocca di quei giovani, me ne andai col mio eschimo, era sabato e per tutta la settimana non riuscii a dormire, sentivo che Dio mi aveva chiamato, ma avevo paura, anche perché mi sentivo quello che ero, un peccatore perduto. Tornai il sabato dopo, in quel piccolo negozio adattato a salottino dove vi erano radunati un manipolo di giovani che vedevo diversi. Loro dicevano che avevano incontrato Gesù e che li aveva salvati. Guardai attentamente il loro incontro, alla fine pregarono. Mi chiesero se volevo partecipare, poi, una ragazza, mi disse sottovoce: "chiedi perdono a Gesù dei tuoi peccati". Sentivo una presenza bellissima in quel luogo. Non ero capace di pregare, chiesi a Dio veramente per la prima volta di perdonarmi tutto quello che ero e avevo fatto e in quel momento sentii una gioia immensa nel mio cuore, volevo dire qualcosa, ma le uniche cose che avevo detto nella mia vita erano parolacce e bestemmie riguardo a Dio, esplosi dalla contentezza dicendo: "viva Dio!". Non stavo nella pelle, tornai a casa giubilando tanto che mia moglie si spaventò, conoscendomi sentirmi parlare di Dio, di salvezza, ma dopo qualche settimana anche lei trovò la salvezza in Cristo Gesù. E' inutile dire che il Signore mi ha liberato dalla mia vecchia vita ed ora sono un figlio di Dio salvato per grazia. CercaLo e Lui si farà trovare!


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