martedì 27 settembre 2011

"Io e il mio cammino di fede"


Pace, sono Luca, un uomo di 34 anni, nato e vissuto sempre a Milano.
Nato e cresciuto in una famiglia cattolica.
Il mio cammino è iniziato fin da piccolo con il battesimo, la comunione, la cresima e la professione di fede come deve essere per un buon cattolico, ma forse non un buon cristiano.
Nell’adolescenza ho incontrato un prete molto importante e anche molto all’avanguardia come approccio nel rapporto tra giovani e fede: Don Giorgio.
Una sera, mentre eravamo al campo estivo in montagna, ha preso me e altri due ragazzi e a me ha detto o farai il prete o aiuterai un prossimo in difficoltà: oggi sono felicemente sposato con una ragazza disabile, Viviana.
Nella mia adolescenza ho avuto dei momenti di crisi nella fede in cui ho timidamente letto la Bibbia, sperando che potesse dare delle risposte alle cose che secondo me non funzionavano nella mia vita.
Leggendo in modo superficiale e con la convinzione, che la chiesa cattolica ti insegna,

PERDONA SETTANTA VOLTE SETTE

Sono fermamente convinto che molte grandi preghiere non hanno risposta perchè non siamo disposti a perdonare qualcuno.
D.L. Moody

I PRIGIONIERI

Dio è il Dio vivente... Egli libera e salva. Daniele 6:26-27

Se dunque il Figlio (di Dio) vi farà liberi, sarete vera­mente liberi. Giovanni 8:36

Maria è psicologa ed è cristiana. Si occupa di persone dipendenti dall'alcol. Il suo scopo è dì incoraggiarle a credere che c'è una via d'uscita, e di guidarle verso la guarigione. Ma sa per
esperienza che la via da percorrere è lunga. "L'alcol è più che una dipendenza — dice spes­so — è una vera schiavitù".
Maria ha l'abitudine dì affidare a Dio í suoi pazienti con una breve preghiera, prima che entrino nel suo piccolo studio. Solo Lui cono­sce i cuori e i reali bisogni di ognuno; solo Lui è capace di liberare da qualsiasi schiavitù, morale o fisica, come l'alcolismo. Maria crede alla Bibbia e ai racconti di uomini che sono stati liberati.
Gesù è stato mandato da Dio "per evangelizza­re í poveri... per annunziare la liberazione ai prigionieri.., per rimettere in libertà gli oppressi" (Luca 4:18). Chi pone in Lui la pro­pria fiducia trova la libertà di una nuova vita. Possiamo essere certi che Colui che può risu­scitare i morti è pure in grado di liberarci da tutto quello che ci impedisce di vivere libera­mente con lui.
Se anche voi siete schiavi dì qualche vizio, non scoraggiatevi; Gesù può e vuole liberarvi. Confidate in lui, parlategli con parole semplici, ditegli la vostra angoscia e il vostro sentimento di miseria. Riconoscete onestamente di aver bisogno di Lui sia come Salvatore, sia come sostegno in ogni istante della vostra vita e vedrete il suo intervento.

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VIGILIAMO SUI NOSTRI FIGLI

Come si addice ai santi, né fornicazione, né alcuna impurità, né avarizia, sia neppure nominata tra di voi. Efesini 5:3

Tu amerai dunque il SIGNORE, il tuo Dio, con tutto il cuore, con tutta l'anima tua e con tutte le tue forze... Questi comanda­menti li inculcherai ai tuoi figli, ne parle­rai quando te ne starai seduto in casa tua. Deuteronomio 6:5-7

Che ne diremmo di genitori che non sorvegliasse­ro l'alimentazione dei loro figli e permettessero loro di consumare alimenti avariati? Ovviamente li accuseremmo di negligenza e di irresponsabilità. Non ne è forse la stessa cosa sul piano spirituale? Noi genitori dobbiamo essere consapevoli dei pericoli che minacciano le nostre famiglie e fare tutto il possibile per proteggerle. I nostri figli hanno bisogno di scale di valori corrette perché viviamo in un mondo sempre più permissivo, nel quale le parole "morale" e "peccato" sono fuori uso e i capisaldi morali di ispirazione cristiana, ancora in vigore alcuni decenni fa, sono stati abbattuti.
I formidabili mezzi di comunicazione attuali pro­pongono ogni tipo di contenuto, i migliori come i peggiori. Un buon numero di trasmissioni televisi­ve, o di film, o di siti internet sono malsani e peri­colosi per la salute spirituale. Se non vigiliamo, corriamo il rischio noi stessi, e i nostri figli ancora più di noi, di banalizzare comportamenti che la Parola di Dio condanna fermamente, come l'im­moralità, le perversioni, la violenza. Immagini e scritti corrotti hanno un impatto tremendo sulla mente e sui comportamenti dei ragazzi, al punto che la loro coscienza non è nemmeno più ín grado di riprenderli. Vigilanza e fermezza sono doti indi­spensabili per genitori consapevoli, che amano i loro figli. Aiutiamo i ragazzi a conoscere il Signore e la sua volontà, e convinciamoli che senza ubbi­dienza non avranno né gioia né vero successo nella vita.

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