venerdì 20 gennaio 2012

A UN PASSO DALLA MORTE

Dio parla una volta, e anche due, ma l'uomo non ci bada. Giobbe 33:14

Oggi, se udite la sua voce, non indurite i vostri cuori! Ebrei 4:7


Il 26 dicembre del 2004, un'onda anomala ha fatto centinaia di migliaia di vittime nel Sud-Est Asiati­co. Le immagini di quel terribile cataclisma hanno commosso il mondo intero. Tra i sopravissuti, molti hanno visto morire dei membri della loro famiglia, degli amici, dei vicini di casa... Parecchi altri sono stati veramente a un passo dalla morte.
Può darsi che un giorno anche noi abbiamo sfio­rato la morte, in un incidente o in una catastrofe scampata per un soffio. In quel momento, in cui eravamo così vicini a compiere l'ultimo nostro passo sulla terra, saremmo stati in grado di dare una risposta positiva alla domanda posta da Giobbe nel suo libro: "Il mortale spira, e dov'è egli?" (Giobbe 14:10)? ci viene svelato da Gesù nel Vangelo secondo Luca (16:19-31), nella parabola che racconta la situazione di due uomi­ni dopo la loro morte: uno dei due si trova in un luogo di felicità, mentre l'altro in un luogo di tor­menti. Nella Bibbia Dio distingue i credenti, che dopo la loro morte vanno ad "abitare con il Signo­re" (2 Corinzi 5:8), dai non credenti che un giorno dovranno affrontare "la morte seconda" cioè lo stagno di fuoco (Apocalisse 21:8; 20:15). La Bibbia è molto chiara a questo riguardo. Per tutti quelli che nel corso della loro vita terrena non sí saran­no riconosciuti peccatori davanti a Dío, rifiutando così la sua grazia, la morte non sarà altro che l'ini­zio dell'attesa terribile di quel giudizio eterno.
Oggi la bontà di Dio ci spinge a venire a lui per mezzo della fede nell'opera del suo Figlio Gesù Cristo (2 Corinzi 5:20).

edizioni il messaggero cristiano - www.messaggerocristiano.it