domenica 15 gennaio 2012

NON C'È POSTO PER GESÙ?


Egli era nel mondo, e il mondo fu fatto per mezzo di lui, ma il mondo non l'ha conosciuto. È venuto in casa sua e i suoi non l'hanno ricevuto; ma a tutti quelli che l'hanno ricevuto egli ha dato il diritto di diventar figli di Dio: a quelli, cioè, che credono nel suo nome. Giovanni 1:10-12

Fin dalla sua nascita, non c'è stato posto per Gesù. Nell'albergo di Betlemme non c'era posto per accogliere quella giovane donna incinta, che arrivava da un lungo viaggio.
Maria dà alla luce Gesù: dove verrà coricato il neonato? In una mangiatoia! È così che il Figlio dì Dio è stato accolto sulla terra. Era un'offesa per Dio, ma Lui non ha giudicato quella gente. Anzi, poco dopo degli angeli apparvero ai pastori per annunciare loro "una grande gioia che tutto il popolo avrà: Oggi... è nato per voi un Salvatore, che è il Cristo, il Signore" (Luca 2:10-11). Il segno della venuta di Dio nel nostro mondo è proprio quel picco­lo bambino coricato in una mangiatoia...
Passano più di trent'anni e Gesù è in cammi­no verso Gerusalemme. Manda dei messi per preparargli un alloggio in un villaggio della Samaria, ma l'atteggiamento degli abitanti di quel luogo fu ostile: "Quelli non lo ricevette­ro". Gesù, rifiutato, non rispose con rabbia, come gli suggerivano due dei suoi discepoli, ma scelse umilmente di andare in un altro vil­laggio (Luca 9:51-56).
Anche noi dobbiamo chiederci: Che posto occupa Gesù nella mia vita? Gli ho chiuso la porta, oppure l'ho ricevuto con gioia nel mio cuore? E adesso che bisogna accettare Gesù con fede, perché un giorno ciascuno di noi sarà giudicato da Dio esclusivamente con questo criterio: Quando ti è stato presentato il Vangelo, hai creduto nel Signore Gesù, oppure lo hai rifiutato?

edizioni il messaggero cristiano - www.messaggerocristiano.it

Ciò che Dio vuole trovare in noi.

Isaia 58:1 «Grida a piena gola, non ti trattenere,
alza la tua voce come una tromba;
dichiara al mio popolo le sue trasgressioni,
alla casa di Giacobbe i suoi peccati.

2 Mi cercano giorno dopo giorno,
prendono piacere a conoscere le mie vie,
come una nazione che avesse praticato la giustizia
e non avesse abbandonato la legge del suo Dio;
mi domandano dei giudizi giusti,
prendono piacere ad accostarsi a Dio.

3 "Perché", dicono essi, "quando abbiamo digiunato, non ci hai visti?
Quando ci siamo umiliati, non lo hai notato?"
Ecco, nel giorno del vostro digiuno voi fate i vostri affari
ed esigete che siano fatti tutti i vostri lavori.

4 Ecco, voi digiunate per litigare, per fare discussioni,
e colpite con pugno malvagio;
oggi, voi non digiunate
in modo da far ascoltare la vostra voce in alto.

5 È forse questo il digiuno di cui mi compiaccio,
il giorno in cui l'uomo si umilia?
Curvare la testa come un giunco,
sdraiarsi sul sacco e sulla cenere,
è dunque questo ciò che chiami digiuno,
giorno gradito al SIGNORE?

6 Il digiuno che io gradisco non è forse questo:
che si spezzino le catene della malvagità,
che si sciolgano i legami del giogo,
che si lascino liberi gli oppressi
e che si spezzi ogni tipo di giogo?

7 Non è forse questo: che tu divida il tuo pane con chi ha fame,
che tu conduca a casa tua gli infelici privi di riparo,
che quando vedi uno nudo tu lo copra
e che tu non ti nasconda a colui che è carne della tua carne?

8 Allora la tua luce spunterà come l'aurora,
la tua guarigione germoglierà prontamente;
la tua giustizia ti precederà,
la gloria del SIGNORE sarà la tua retroguardia.

9 Allora chiamerai e il SIGNORE ti risponderà;
griderai, ed egli dirà: Eccomi!
Se tu togli di mezzo a te il giogo,
il dito accusatore e il parlare con menzogna;

10 se tu supplisci ai bisogni dell'affamato, e sazi l'afflitto,
la tua luce spunterà nelle tenebre,
e la tua notte oscura sarà come il mezzogiorno;

11 il SIGNORE ti guiderà sempre,
ti sazierà nei luoghi aridi,
darà vigore alle tue ossa;
tu sarai come un giardino ben annaffiato,
come una sorgente la cui acqua non manca mai.

12 I tuoi ricostruiranno sulle antiche rovine;
tu rialzerai le fondamenta gettate da molte età
e sarai chiamato il riparatore delle brecce,
il restauratore dei sentieri per rendere abitabile il paese.

13 Se tu trattieni il piede dal violare il sabato,
facendo i tuoi affari nel mio santo giorno;
se chiami il sabato una delizia
e venerabile ciò che è sacro al SIGNORE;
se onori quel giorno anziché seguire le tue vie
e fare i tuoi affari e discutere le tue cause,

14 allora troverai la tua delizia nel SIGNORE;
io ti farò cavalcare sulle alture del paese,
ti nutrirò della eredità di Giacobbe tuo padre»,
poiché la bocca del SIGNORE ha parlato.

COSA VUOI CHE SIA UN MILLIMETRO?

Tommaso gli disse: "Signore, noi non sappiamo dove vai; come dunque possiamo conoscere la via?" Gesù gli disse: lo sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. Se mi aveste conosciuto, avreste conosciuto anche mio Padre; fin da ora lo conoscete e
l'avete visto" (Giovanni 14:5, 6)

L'esercito dipendeva da fucili calibro 7 millimetri modello 1912. Non aveva munizioni per quelle armi e il capo della spedizione militare fu incaricato di portarle dalla Francia. Prima dell'attacco alle forze nemiche, spartirono le munizioni tra tutti i soldati, ma risultò che non erano di 7 millimetri, bensì di 8 millimetri. I soldati cercarono di mettere le cartucce nel caricatore, ma si accorsero che queste non vi entravano. Il maggiore fece rapporto al generale sulla situazione estremamente grave ma il generale rispose: "Maggiore, che cosa vuole che sia un milli­metro?!" Forse quest'aneddoto della nostra storia contemporanea può sembrare spiritoso, ma in un certo senso ci fa pensare all'essere umano che è pro­prio come quelle munizioni. Quando l'apostolo Tommaso domandò a Gesù: "Signore, come possia­mo conoscere la via?", Gesù gli rispose: "Io sono la Via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me". Con ciò Gesù ci fece cono­scere il requisito indispensabile per entrare nel cielo. Quel requisito è come il calibro di 7 millimetri, mentre il cielo è come il fucile, L'unico mezzo per ottenere l'entrata in cielo è Gesù Cristo. L'unica chiave. che apre la porta del cielo è Gesù. Di che calibro sono le "pallottole" con le quali stiamo cer­cando dì entrare in cielo? Se non corrispondono alla misura esatta prescritta da Dio, non ci servirà a niente tutto il nostro impegno. Non pensiamo di essere bene accolti nel giorno del giudizio se diciamo: "Ma, Signore, cosa vuoi che sia un millimetro?"!

www.piuchevincitori.com