Egli era nel mondo, e il mondo fu fatto per mezzo di lui, ma il mondo non l'ha conosciuto. È venuto in casa sua e i suoi non l'hanno ricevuto; ma a tutti quelli che l'hanno ricevuto egli ha dato il diritto di diventar figli di Dio: a quelli, cioè, che credono nel suo nome. Giovanni 1:10-12
Fin dalla sua nascita, non c'è stato posto per Gesù. Nell'albergo di Betlemme non c'era posto per accogliere quella giovane donna incinta, che arrivava da un lungo viaggio.
Maria dà alla luce Gesù: dove verrà coricato il neonato? In una mangiatoia! È così che il Figlio dì Dio è stato accolto sulla terra. Era un'offesa per Dio, ma Lui non ha giudicato quella gente. Anzi, poco dopo degli angeli apparvero ai pastori per annunciare loro "una grande gioia che tutto il popolo avrà: Oggi... è nato per voi un Salvatore, che è il Cristo, il Signore" (Luca 2:10-11). Il segno della venuta di Dio nel nostro mondo è proprio quel piccolo bambino coricato in una mangiatoia...
Passano più di trent'anni e Gesù è in cammino verso Gerusalemme. Manda dei messi per preparargli un alloggio in un villaggio della Samaria, ma l'atteggiamento degli abitanti di quel luogo fu ostile: "Quelli non lo ricevettero". Gesù, rifiutato, non rispose con rabbia, come gli suggerivano due dei suoi discepoli, ma scelse umilmente di andare in un altro villaggio (Luca 9:51-56).
Anche noi dobbiamo chiederci: Che posto occupa Gesù nella mia vita? Gli ho chiuso la porta, oppure l'ho ricevuto con gioia nel mio cuore? E adesso che bisogna accettare Gesù con fede, perché un giorno ciascuno di noi sarà giudicato da Dio esclusivamente con questo criterio: Quando ti è stato presentato il Vangelo, hai creduto nel Signore Gesù, oppure lo hai rifiutato?
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