giovedì 1 settembre 2011

OH, CHE GRAN GIORNO SARÀ



1.  Oh, che gran giorno sarà
     il giorno che Gesù tornerà.
     Oh! che gran giorno sarà
     il giorno che Gesù tornerà.

2.  Coi Suoi angeli,
     con un grido potente
     come un fulmine
     da levante a ponente.
     Oh! che gran giorno sarà
     il giorno che Gesù tornerà.

3. Ed io volerò
     in un attimo al Suo ritorno.
     Volerò, quando la tromba suonerà,
     la mancanza
     del mondo non sentirò,
     della presenza di Dio mi sazierò.

LA PAROA DI DIO


Gesù guarisce Bartimeo, il cieco  Marco 10:46-52

Poi giunsero a Gerico. E come Gesù usciva da Gerico con i suoi discepoli e con una gran folla, il figlio di Timeo, Bartimeo, cieco mendicante, sedeva presso la strada.
 Udito che chi passava era Gesù il Nazareno, si mise a gridare e a dire: «Gesù, figlio di Davide, abbi pietà di me!»
 E molti lo sgridavano perché tacesse, ma quello gridava più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!»
Gesù, fermatosi, disse: «Chiamatelo!» E chiamarono il cieco, dicendogli: «Coraggio, àlzati! Egli ti chiama».
 Allora il cieco, gettato via il mantello, balzò in piedi e venne da Gesù.
 E Gesù, rivolgendosi a lui, gli disse: «Che cosa vuoi che ti faccia?» Il cieco gli rispose: «Rabbunì, che io ricuperi la vista».
 Gesù gli disse: «Va', la tua fede ti ha salvato». In quell'istante egli ricuperò la vista e seguiva Gesù per la via.

UNA BIBBIA IN LINGUA SPAGNOLA



Questa testimonianza sarà certamente d'incoraggiamento a molti, e que­sta è la ragione che mi spinge a scriverla.
Circa tredici anni fa, i coniugi Siciliano Filippo e Stella, tornarono a Barrafranca, loro paese nativo, provenienti da Buenos Aires, dove il Signore li aveva salvati. Speravano tanto essere d'aiuto nell'Opera qui ed altrove; io stesso ne ero felice, finalmente potevo avere dei collaboratori. Ma questa col­laborazione durò solo alcuni mesi. Stavano sistemandosi la loro abitazione, il fratello portava una lampada accesa con un lungo filo, quando cadde sul ce­mento fresco e morì con i fili elettrici sotto una mano.
Il funerale che facemmo fu una grande testimonianza per l'Evangelo, e dell'amore degli evangelici, perché tanti vennero da fuori.
La Bibbia del defunto aveva una copertina di pelle. Dato che la moglie ora leggeva in italiano, tolse la copertina alla Bibbia del marito, pensando che non poteva servire più a nulla.
Sentii un grande rispetto per la Parola di Dio, così anziché lasciarla perire ingiustamente, avvolsi quella Bibbia senza copertina e la collocai fra gli altri libri.

Un’amica, una sorella... Paola Perret


Sono nata in Italia nel 60, a Roma, dove ho vissuto fino ai miei 17 anni, in una famiglia credente. Nostra madre ci ha molto aiutati e incoraggiati, mio fratello ed io. Durante tutto questo periodo, abbiamo frequentato un gruppo evangelico stabilito a Roma da tempo. È un gruppo che ha la sua base a Ginevra. Mio padre non ha mai partecipato alle nostre riunioni, dato che è ateo. Ogni anno, per tradizione, passavamo le nostre vacanze estive in Svizzera, dove partecipavamo regolarmente a dei campeggi organizzati in montagna. Questo periodo è stato meraviglioso e mi sentivo molto bene.

A Roma ho sempre avuto l’impressione di essere diversa, sia a causa della religione, sia a causa della nazionalità di mia mamma che è Svizzera. Ma ero felice, amavo Gesù, amavo le storie della Bibbia che nostra mamma ci raccontava ogni sera, prima di andare a letto. Ricordo in modo preciso una sera, in un campeggio estivo, quando da giovane adolescente ho accettato Dio nel mio cuore, come “capitano”, guida della mia vita.

Ma non è perché si cresce e si vive in una famiglia credente, che si diventa automaticamente un “vero credente”.
E voglio spiegarvi il motivo.
Quando ho avuto 16 anni, tutto cominciava a diventare abitudine e noioso: in casa avevamo qualche problema.
È vero che quando si è adolescenti, ci si pone molte domande: c’è un mestiere da scegliere, ci sono gli amici, si scopre la vita e a volte le idee non sono più così chiare.

Tesoro



Ma noi abbiamo questo tesoro in vasi di terra, affinché questa grande potenza sia attribuita a Dio e non a noi.  2Corinzi 4:7

Tu  puoi non avere molti soldi, ma tu hai  una  ricchezza incredibile. Tu puoi non avere un'abbondanza di cose, ma tu possiedi più di quanto mai puoi chiedere o pensare . Dio ha messo dentro di te il più grande tesoro che chiunque mai può  avere: è la vita di Gesù Cristo. Tu hai, mentre vivi, in te, la bellezza della Sua santità la dolcezza della Sua grazia, la libertà della Sua verità la compassione della Sua misericordia, la grandezza della Sua potenza e la ricchezza del Suo amore. Egli ha profuso liberamente su te una casa di tesoro di benedizioni che tu può donare ad altri. 

Da Day Spring

RIGENERATI PER GENERARE di DAWSON TROTMAN

Con questo articolo iniziamo una mini serie di un racconto a puntate, si tratta di un racconto rispolverato da Crtistiani oggi che nel lontano 1966 è stato pubblicato grazie al lavoro di traduzione del fratello F.Toppi. Vi raccomando di leggerlo perchè è molto interessante.

IL PRINCIPIO DI COSE MIGLIORI
Questo avvenne un venerdì sera, e la domenica andai in chiesa. Nella pic­cola città di 5.000 abitanti vi erano quattro chiese, con gruppi giovanili in ognuna di esse. E sebbene ci fossero giovani della mia età in ognuno di que­sti gruppi, pure non ce n'era uno a cui Dio avesse potuto toccare il cuore e di­re: «Ho un lavoro per te». Non ce n'era uno che Iddio avesse potuto guidare sui passi di Dawson Trotman per raccon­targli la dolce storia del Vangelo.
Iddio scelse due insegnanti, la si­gnorina Mills e la signora Thomas, per avere una grande parte nel mio incon­tro con Cristo. La signorina Mins era una insegnante di scienze ed io ero uno dei suoi scolari più terribili. Ella aveva incluso il mio nome nella sua lista di preghiere e ....

UN INCONTRO Giovanni 4:5-30


Gesù le rispose (alla donna samari­tana): "Chi beve dell'acqua che io gli darò non avrà mai più sete; anzi, l'ac­qua che io gli darò diventerà in lui una fonte d'acqua che scaturisce in vita eterna".
Giovanni 4:13-14

Il Vangelo di Giovanni riferisce la storia di una donna delusa dalla vita. Inutilmente aveva tentato dí riempirla e darle un senso; aveva avuto cinque mariti e altrettanti fallimenti. Alla fine, si era legata a un sesto uomo. Al gior­no d'oggi quante persone convivono senza
essere sposate, trovandosi così in una situazio­ne di completa contraddizione col pensiero di Dici!
Partita per attingere acqua, la donna trova un uomo seduto sull'orlo del pozzo...