mercoledì 30 dicembre 2020

ABITARE NELLA CASA DEL SIGNORE

 
Salmi 27:4 "Una cosa ho chiesto al SIGNORE, e quella ricerco: abitare nella casa del SIGNORE tutti i giorni della mia vita, per contemplare la bellezza del SIGNORE, e meditare nel suo tempio".

Davide afferma con forza che il suo desiderio più grande è abitare nella casa del
Signore tutti i giorni della sua vita. Una domanda sorge spontanea, da dove scaturisce e perché questo grande desiderio nell'intimo di Davide? I primi versi del salmo ci vengono in aiuto, Davide inizia parlando di chi sia l'Eterno per lui v.1 "Il SIGNORE è la mia luce e la mia salvezza; di chi temerò? Il SIGNORE è il baluardo della mia vita; di chi avrò paura?". Davide aveva conosciuto Dio perché Dio si era fatto conoscere nella sua vita, Davide aveva realizzato che Dio per lui era quella luce che rischiarava la sua vita e il suo cammino, che gli dava la certezza della sua salvezza, inoltre era il baluardo della sua vita, quella barriera spirituale e materiale che gli dava la serenità della difesa e della protezione che solo Dio poteva dargli, bella la domanda "di chi avrò paura?". La domanda che ogn'uno di noi deve farsi è, chi è l'Eterno per me? Detto questo comprendiamo il perché Davide afferma che il suo più grande desiderio è quello di abitare nella casa del Signore tutti i giorni della sua vita. Cosa vuol dire abitare "nella casa del Signore"?

 AVERE COMUNIONE CON DIO


Dimorare nella casa dell'Eterno ci dice di un' intima e durevole comunione con il nostro Dio, un privilegio frutto della salvezza che Gesù ci ha elargito. Chi cerca questo contatto particolare e continuo con Dio con tutto il suo cuore, godrà di una splendida comunione con Dio, ora, e per tutta l’eternità. Quale sono i risultati?
  1. Contemplare la bellezza dell'Eterno descrive un' intima e costante comunione con Dio, il che ci porta ad avere il cuore pienamente soddisfatto.
  2. Ammirare il suo tempio (versione Diodati), descrive l'attitudine di colui che apprezza e non può fare a meno di ammirare tutto ciò che ci parla di Dio.
Il risultato finale di questo desiderio di intima comunione con Dio è quello di accrescere la nostra fede Salmi 27:5 "Poiché Egli mi nasconderà nella sua tenda in giorno di sventura, mi custodirà nel luogo più segreto della sua dimora, mi porterà in alto sopra una roccia".

 AVERE COMUNIONE FRATERNA

Dimorare nella casa dell'Eterno ci dice anche di quella continua benedetta e piacevole comunione che si deve avere con i proprio fratelli in Cristo. Nella casa del Signore e nella comunione fraterna vi è benedizione e vita eterna, perché è l'ordine di Dio.

Salmi 133:1-3 "Ecco quant'è buono e quant'è piacevole che i fratelli vivano insieme! È come olio profumato che, sparso sul capo, scende sulla barba, sulla barba d'Aronne, che scende fino all'orlo dei suoi vestiti; è come la rugiada dell'Ermon, che scende sui monti di Sion; là infatti il SIGNORE ha ordinato che sia la benedizione, la vita in eterno".

Ecco perché troviamo scritto in Ebrei 10:24-25 "Facciamo attenzione gli uni agli altri per incitarci all'amore e alle buone opere, non abbandonando la nostra comune adunanza come alcuni sono soliti fare, ma esortandoci a vicenda; tanto più che vedete avvicinarsi il giorno".

Perché è importante avere comunione fraterna?

  1. È importante per incitarci all'amore.
  2. È importante per incitarci alle buone opere.
  3. È importante perché il giorno del ritorno di Gesù Cristo è vicino.

 AVERE MOMENTI DÌ VERA LODE

Dimorare nella casa dell'Eterno insieme alla fratellanza è quel momento particolare in cui la chiesa riunita innalza lodi al Dio eterno nel nome e per i meriti di Gesù. A Dio piace quando il credente lo loda, lo innalza e confessa il suo nome Ebrei 13:15 "Per mezzo di Gesù, dunque, offriamo continuamente a Dio un sacrificio di lode: cioè, il frutto di labbra che confessano il suo nome". E ancora in Giovanni 4:23 troviamo scritto "Ma l'ora viene, anzi è già venuta, che i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità; poiché il Padre cerca tali adoratori". Il nostro Dio vuole essere adorato e certamente lo facciamo quando siamo soli ma ancor di più è importante farlo insieme, quando siamo radunati nella casa dell'Eterno. Il tempo che trascorriamo insieme alla presenza del Signore è un tempo di grande benedizione perché possiamo aspettarci che discenda la benedizione del Signore Atti 2:1-2 "Quando il giorno della Pentecoste giunse, tutti erano insieme nello stesso luogo. Improvvisamente si fece dal cielo un suono come di vento impetuoso che soffia, e riempì tutta la casa dov'essi erano seduti". Atti 2:44-47 "Tutti quelli che credevano stavano insieme e avevano ogni cosa in comune; vendevano le proprietà e i beni, e li distribuivano a tutti, secondo il bisogno di ciascuno. E ogni giorno andavano assidui e concordi al tempio, rompevano il pane nelle case e prendevano il loro cibo insieme, con gioia e semplicità di cuore, lodando Dio e godendo il favore di tutto il popolo. Il Signore aggiungeva ogni giorno alla loro comunità quelli che venivano salvati".

 CONCLUSIONE

"Una cosa ho chiesto al SIGNORE, e quella ricerco: abitare nella casa del SIGNORE tutti i giorni della mia vita, per contemplare la bellezza del SIGNORE, e meditare nel suo tempio".

Davide non solo chiedeva di abitare nella casa dell'Eterno, ma il versetto dichiara che egli cercava questa intima comunione con Dio. Un vero desiderio per Dio ci spingerà a cercare continua comunione con Dio. Non solo è importante chiederlo ma ancor di più è importante  impegnarsi a conseguire questa meravigliosa realtà.