giovedì 24 settembre 2015

SUGGELLO DI DIO



...siete stati suggellati con lo Spirito Santo della promessa ». (Efesi 1, 13).



E avverrà negli ultimi giorni, dice Id­dio, che io spanderò del mio Spirito su tutti i mortali (Atti 2, 17).

Ogni uomo, a qualsiasi confessione reli­giosa appartenga, purché senta nel cuore un minimo di timore di Dio, non può negare che si stanno manifestando sulla terra, i segni precursori degli ultimi tem­pi. Ognuno di noi può constatare che sta avvenendo il sovvertimento di tutte le cose normali e naturali del creato. E so­no già molti gli uomini appartenenti a tutte le classi, tra cui non pochi illustri scienziati, i quali per questi segni am­monitori confessano che non si può fare più alcuna lieta previsione per l'avveni­re e riconoscono che è vicina la fine del mondo.

Siamo dunque negli ultimi tempi.

Perché allora tanta meraviglia se in questi ultimi giorni della benevolenza dell'Eterno si adempie la meravigliosa promessa del Signore, proclamata dai Profeti e più chiaramente dall'apostolo Pietro, e gli uomini ricevono il suggello dello Spirito Santo?

Molti si domandano quando, come, do­ve il Signore ha fatto nascere questa ri­sveglio della Sua Chiesa, riempiendo migliaia di anime del fuoco che scese sugli apostoli il giorno della Pentecoste.

Durante il mio viaggio in America, Id­dio mi concesse l'opportunità di visitare la chiesa di Topeka, nello Stato di Kan­sas. Fu nel corso di una santa conversa­zione col pastore Utley e col mio caro compagno di viaggio Piraino, che venni a conoscere che proprio in quella città, il primo giorno dell'anno 1900, in una scuola biblica, in seguito allo studio di un soggetto sul battesimo dello Spirito Santo, alcuni studenti furono convinti dalla luce della Parola di Dio e si die­dero a cercare lo Spirito Santo.

Nella notte, mentre essi continuavano a pregare, Iddio, grande e misericordio­so, li esaudì e fece loro gustare il Dono della promessa ed essi, nella virtù del suggello, cominciarono a lodare e glo­rificare il Nome di Dio e quello di Gesù Cristo in nuove lingue ad essi scono­sciute.

Fu una chiara manifestazione della po­tenza di Dio, tanto che i professori ne furono compunti e la divulgazione fu spontanea e irrefrenabile. La notizia fu portata a Los Angeles, nella California, ed Iddio anche là rispose meravigliosa­mente ai cuori che si erano disposti a cercare lo Spirito Santo. Una santa ge­losia sì accese fra i cristiani del Nord America e il suggello della promessa si adempie su quanti domandavano con sincerità. Dovunque cadeva lo Spirito del Signore, si verificavano guarigio­ni miracolose ed un incontenibile risve­glio.

Fin dai primi giorni non mancarono i denigratori e gli schernitori; ma coloro che avevano ricevuto il Suggello di Dio, noncuranti delle macchinazioni del ne­mico, perseveravano nella fede e testi­moniavano dovunque della misericordia di Dio, della salvezza dei peccatori e del battesimo dello Spirito Santo

Uomini, donne e ragazzi di tutte le denominazioni religiose facevano questa gloriosa esperienza; molte volte intere comunità ricevevano la potenza della Spirito Santo; accadeva allora che veni­vano allontanati e scomunicati dalle loro chiese. Si formarono così istantaneamente nuovi gruppi di questi incompresi i quali, con molto entusiasmo ed abnega­zione, costruirono con grandi sacrifici nuovi locali onde aver la possibilità di esplicare le loro attività spirituali.

Fu necessario regolarizzare la posizio­ne di queste nuove chiese davanti alle leggi dello Stato ed allora ogni gruppo prese un nome simbolico per il ricono­scimento, e quest'Opera, che è esclusi­vamente del Signore, spargendosi per tut­to il mondo, non si nominò mai del nome di alcun uomo.

I primi fratelli suggellati con lo Spi­rito Santo non pensarono mai di essere suscitatori di una nuova religione, ma solo i continuatori dell'unico cristiane­simo, che è quello nato presso la croce di Gesù.

Domandai al pastore Utley se era pos­sibile vedere la scuola biblica nella qua­le si era verificato l'evento. Il caro fra­tello, per appagare la mia curiosità, mi condusse gentilmente sul luogo in cui un giorno si ergeva l'edificio della scuola; ma di questo non c'era più nulla: forse il Signore non ha voluto che quel posto diventasse meta di pellegrinaggi e luogo di idolatria.

Contemporaneamente in altre parti del mondo Iddio manifestava la Sua miseri­cordia e la Sua grazia suggellando nella medesima maniera col Dono dello Spi­rito Santo e suscitando grandi risvegli spirituali.

Ripenso spesso alla conversazione avu­ta col pastore Utley e ringrazio Iddio di avermi posto nella famiglia dei suggel­lati di Spirito Santo. Da quei pochi fratelli del Kansas che si riallacciavano al cristianesimo puro ed ai gloriosi risve­gli che non sono mai mancati nella vita della Chiesa attraverso i secoli, è nato un forte Movimento che ha riempito il mondo e che, sebbene anche oggi, come ieri, insultato, vituperato e perseguitato, marcia vittorioso al comanda del suo uni­co Capo e Conduttore, Gesù.

In ogni cuore, in ogni comunità sia vivo il desiderio di ricevere il suggello di Dio per poter camminare con nuove forze nel cammino cristiano, per essere una pietra valida nell'edificio spirituale della chiesa e per trionfare con Cristo nella nuova Gerusalemme.

Il Padre Celeste darà lo Spirito Santo a tutti coloro chi lo domanderanno.

U. N. GORIETTI



Tratto da R.P. 1949 n° 4


sabato 1 agosto 2015

QUANDO È BUIO: CANTA!

“Verso la mezzanotte Paolo e Sila, pregando, cantavano inni a Dio; e i carcerati li ascoltavano” (Atti 16:25) 






Il famoso violinista Niccolò Paganini (1782-1840) stava eseguendo un pezzo molto difficile davanti ad un grande uditorio. Inaspettatamente, una corda del suo violino si ruppe, ma egli continuò a suonare, improvvisando in modo meraviglioso. Poi si ruppero altre due corde ed egli concluse l’esecuzione suonando con una corda sola. Quando gli applausi cessarono, egli fece cenno al direttore d’orchestra per il bis. Il violinista fece un grande sorriso al suo pubblico e annunciò: “Paganini… con una corda sola!”. Poi mise il violino sotto il mento e suonò ancora con l’unica corda rimasta.

 Riferendosi a questo episodio, lo scrittore Charles Swindoll dichiara: “Più passa il tempo e maggiormente mi convinco che la vita è per il 10% quello che ci succede e per il 90% come reagiamo”. 
Supportando la propria convinzione con la Scrittura, Swindoll rievoca la reazione di Paolo e Sila in carcere a Filippi. Invece di lamentarsi per le proprie circostanze avverse, Paolo e Sila fecero uso “dell’unica corda che era rimasta” loro: pregarono e cantarono lodi a Dio. Come risultato della loro testimonianza, il carceriere e la sua famiglia si convertirono al Signore e furono battezzati. Hai permesso alle avversità della vita di scoraggiarti e immobilizzarti? Con l’aiuto di Dio utilizza al meglio “quell’unica corda” che ti è rimasta. Se ti mantieni in sintonia con Cristo, puoi cantare persino quando tutto è buio!

mercoledì 3 giugno 2015

INFLUENZA BENEFICA

Siate miei imitatori, come anch'io lo sono di Cristo (I Corinzi 11:1)


Puoi pensare di non avere alcun tipo d'influenza sulla vita degli altri, ma non è vero. Ci sono alcuni che faranno quello che tu fai, e imiteranno ciò che tu sei. Se sei rispettoso, lo saranno anche loro se sei falso, saranno falsi. La tua influenza tocca molte vite, lasciando dietro di sé un profumo di benedizione oppure una scia maleodorante che per molti si risolverà in un'autentica maledizione. Un uomo un giorno raccontò la storia della sua conversione a Cristo: Se fossi andato verso la rovina da solo avrei continuato per la mia strada. Ma una notte, dopo essere tornato dall'osteria, guardai i miei bambini addormentati, con i loro visi innocenti fra i cuscini. Sollevai la lampada per illuminarli meglio. Mentre stavo davanti a loro in un tragico silenzio, interrotto soltanto dal ticchettio dell'orologio e dal dolce respiro dei piccoli, ebbi una visione terrificante. Vidi me stesso sprofondare nella perdizione eterna, e quei piccoli fanciulli aggrappati alle mie vesti. Non riuscii a sopportarlo. Potevo rovinare me stesso, ma non condannare i miei bambini insieme a me. In quel momento, accanto ai loro letti, caddi sulle ginocchia davanti a Dio, e Gli chiesi di salvarmi per amore dei miei figli .Poche motivazioni nella vita potrebbero essere più forti della consapevolezza che il corso di altre vite dipende da quel che ne facciamo della nostra. Dovremmo essere sempre in grado di esclamare: Imitatemi, e vivrete dignitosamente! Sono sempre troppo pochi i credenti che, come l'apostolo Paolo, possono dire: Le cose che avete imparate, udite da me e vedute in me, fatele. Più di tante parole, ha valore una vita cristiana esemplare, che, per una sorta di contagio comunicativo, si trasmette ad altri, suscitando un'impressione efficace e benefica. L'apostolo Paolo aveva un Modello a cui ispirarsi, era stato plasmato radicalmente dallo Spirito Santo e, con il suo esempio, poteva dipingere al vivo Cristo agli altri così da influenzarli nel bene.

lunedì 6 aprile 2015

SALVO SOTTO UNA "VOLTA" DI SPADE

Una storia vera raccontataci dalla missionaria G. Foth


Questa testimonianza è una viva illustrazione sulla potenza della preghiera. A quell'epoca mi trovavo in California. Mio marito, Oliver Foth, si trovava in India. Insieme ai miei figli, avevo anticipato di un anno il ritorno negli Stati Uniti a causa d'infermità in famiglia; mio marito, invece, era rimasto per terminare il nostro periodo di servizio missionario e per completare la costruzione della scuola biblica. Un uomo di Dio umile e ripieno di Spirito Santo, il quale era anche pastore della chiesa locale, divenne il direttore della scuola biblica. Per anni egli aveva pregato per una tale scuola in cui degli operai del Vangelo sarebbero stati educati per poter portare il Vangelo a trenta milioni di tamili nell'india del sud. Un giorno mi pervenne un cablogramma da mio marito che mi comunicava che il direttore della scuola era gravemente ammalato; e chiedeva che delle preghiere speciali fossero innalzate a Dio per questo caro fratello. Immediatamente sentii nel mio spirito che questo era un altro attacco del nemico contro l'opera del Signore.
Mi misi in contatto con diverse comunità della California, con la nostra scuola biblica e con quanti fratelli in Cristo mi fu possibile, chiedendo a tutti di pregare, in maniera del tutto speciale, affinché il Signore ci avesse dato la vittoria in questa battaglia di fede. Avvenne che anche nella comunità da me frequentata vi era una riunione di culto quella sera. Al culto lessi il cablogramma e dissi alla congregazione quanto fosse di benedizione questo fratello in India per l'opera del Signore e quanto bisogno ci fosse di lui nella scuola biblica. Il Signore ci , guidò in una preghiera che durò diverse ore è che fu un'intercessione ardente; ci alzammo quando avemmo la certezza dì aver ottenuto la vittoria. Dopo circa una settimana mi pervenne una lettera aerea che mi annunciava che il fratello aveva ricevuto il tocco meraviglioso della mano di Dio.
Era stato colpito da un severo attacco di angina pectoris ed era stato così vicino alla morte che tutti i membri
della sua famiglia erano accorsi al suo capezzale. Ora dopo ora, i familiari si erano alternati al suo letto. Per dare loro un po' di tregua, due studenti della scuola biblica si erano offerti di rimanere a fianco al malato per una notte. Mentre erano lì che vegliavano e pregavano, improvvisamente, essi dissero, la porta della piccola stanza si aperse ed entrò un numero di uomini vestiti di bianco risplendente, con al lato destro una spada. Essi entrarono uno alla volta e circondarono il letto, fino a che non vi fu più spazio libero. I due giovani pensarono di sognare, in un primo momento, ma si parlarono l'un l'altro e riconobbero perciò di essere desti. Timore riempì i loro cuori. Essi dissero che non appena il letto fu completamente circondato, ciascuno di quegli uomini sguainò la sua spada e la tenne in alto sul letto, toccando la punta della spada al lato opposto, fino a che il letto fu completamente coperto da una «volta » di spade. I due giovani si resero conto che la presenza del Signore stava riempiendo la stanza e chiesero: « Chi sono costoro, Signore? ». La risposta scese nei loro cuori, dicendo: « Questi sono i fratelli che in America stanno combattendo in preghiera per il vostro direttore e, mentre loro perseverano nella preghiera, il nemico non può nuocere al Mio servitore». Essi alzarono gli occhi e videro le forme oscure del nemico che cercava inutilmente di farsi una strada nella ''volta'' di spade; era decisamente respinto dalla potenza della preghiera, Al mattino, essi raccontarono questa esperienza a mio marito ed egli disse loro del cablogramma che aveva spedito in America. Dio, nella Sua benignità, toccò meravigliosamente il fratello ammalato e lo guarì completamente, cosicché egli poté continuare il suo ministerio. La sua vita fu risparmiata perché molti cristiani intercedettero con fede per lui, e la potenza della preghiera respinse le forze di Satana. Che Dio ci dia a tutti grazia di essere fedeli in questo ministerio segreto:
« Orando in ogni tempo, con ogni maniera di Supplicazione, in Spirito; e a questo stesso vegliando, con ogni perseveranza ed orazione per tutti i santi ''· (Efesi 6 : 18).
Posso testimoniare personalmente della potenza della preghiera. Per le preghiere dei Suoi figliuoli, Dio risparmiò la mia stessa vita mentre mi trovavo missionaria in India. Sono profondamente riconoscente per le preghiere innalzate per me dai fratelli e dalle sorelle.

Tratto da Risveglio Pentecostale Gennaio 1961