mercoledì 7 settembre 2011

VOLEVO FARLA FINITA ...

Faccio questa testimonianza nella speranza che sia di incoraggiamento per quanti, come me, sono nell’afflizione e non sanno come uscirne: io voglio dirvi che senza la potenza di Dio non sarei mai uscita da quel labirinto di sofferenze ed afflizioni. Il Signore nella sua infinita misericordia ascoltò le mie suppliche ed è intervenuto trionfalmente. Se anche tu sei afflitto e stanco ti voglio dire, caro lettore, che quello stesso Dio che ha operato nella mia vita può farlo anche nella tua.

Ero una cattolica non praticante e vivevo una vita "felice" fino a 34 anni. Ho sempre creduto in Dio, ma in un Dio lontano ed irraggiungibile. Pregavo solo nel momento del bisogno, a volte andavo a messa, e qualche volta mi ponevo il problema esistenziale della morte, ma senza che sapessi darmi una risposta. Mi sentivo a posto con la coscienza perché osservavo i comandamenti, tranne il più importante: AMA IL SIGNORE IDDIO TUO. Quando ero cattolica, infatti, amavo il Signore per modo di dire; ma oggi io lo amo perché Egli è vivente dentro di me.

All’età di 34 anni, nel 1974, in tre mesi ho subito tre interventi chirurgici:

IO CREDO CHE DIO MI GUIDERÀ

Io credo che la mia vita è nelle mani di Dio ed Egli la custodisce.
Io credo che Egli ha un piano e uno scopo per la mia vita e che Egli sta conducendomi in un percorso che adempierà secondo quel piano e quello scopo.
Io credo che è un buon piano, un giusto piano, ed il migliore piano.
Io credo che non c'è per me un modo migliore, più alto o più saggio di vivere o da seguire.
Io credo che Dio sa di preciso quello che Egli sta facendo e che Egli mi darà quanto occorre alla mia vita nel momento esatto.
Io credo che Egli  vuole che io lo segua con lode sulle mie labbra per quel che Egli è, con ringraziamento nel mio cuore per quello che Egli fa, e con obbedienza nel dirigere i miei passi dove Egli me lo chiede.

Tu hai condotto con la tua bontà
il popolo che hai riscattato;
l'hai guidato con la tua potenza
alla tua santa dimora. Esodo 15:13


- Roy Lessin, il co-fondatore di DaySpring e scrittore

RIGENERATI PER GENERARE di DAWSON TROTMAN

DOBBIAMO RAGGIUNGERE LE PER­SONE PIU' PROSSIME E I PARENTI

« Ciascun di noi renderà conto di sé stesso a Dio » ( Rom. 14:12). Dovremo tutti comparire davanti al tribunale di Cristo per dare conto delle azioni com­piute nel corpo, siano esse buone o malvagie. E io desidero dirti che colui che sa fare il bene e non lo fa, com­mette peccato. Non conosco nessun pec­cato più grave che quello di lasciare un uomo o una donna vicini alla tua porta andare all'inferno. Tu hai per loro il perdono scritto nel Libro ma essi non l'hanno mai visto, e tu non lo hai detto loro.
Leggo nel libro dei Proverbi: « Se tu non liberi quelli che son condotti a morte e quelli che vacillano vanno al supplizio, se dici: ma noi non ne sa­pevamo nulla! . . . Colui che pesa i cuori non lo vede egli? Colui che veglia sul­l'anima tua non lo sa forse? E non ren­derà egli a ciascuno secondo le opere sue? » (Prov. 24:11, 12).

MIRAGGI

Anche ridendo, il cuore può essere triste; e la gioia può finire in dolore. Proverbi 14:13

Rallegratevi sempre nel Signore. Filippesi 4:4

Dio, il mio Creatore... nella notte ispira canti di gioia. Giobbe 35:10

Ancora una volta, questa sera, alla TV è in pro­gramma il sorriso. Si incomincia coi presentato­ri di tele-vendite che, con espressione gioiosa, vantano i meriti dei loro prodotti. Poi appaiono
uomini politici che, col sorriso più invitante, promettono grandi e belle opere se saranno eletti.
Dunque, stasera va tutto così bene a tal punto che il sorriso è diventato la regola? No, purtrop­po! Viene poi il telegiornale con le sue cronache di attentati, di corruzione, di violenze. Perché allora questo ottimismo di facciata che non convince nessuno?