giovedì 3 novembre 2011

IL RE FEDERICO 1° E IL RABBINO


Federico 1° re dì Prussia, noto come re scettico', in una certa occasione disse a un rabbino di mostrar­gli Dio. L'astuto rabbino rispose: "Maestà, non posso farvi vedere Dio, ma se Sua Maestà vuole affacciarsi per un attimo alla finestra, vedrà, in questo preciso momento, una delle sue creature che lo servono con piú diligenza".
"Cos'è?" disse il re, affacciandosi e avendo davanti a sé il sole pieno di mezzogiorno.
"Non lo vedete? Eccolo là il servitore di Dio" disse il rabbino.
"Dov'è?", esclamò chiudendo gli occhi per la luce forte del sole.
"Lassú", prosegui il rabbino.
"Ma lassú c'è solo la luce del sole che non riesco a guardare", esclamò il re girando la faccia.
"Sire, se non riuscite a guardare la luce del sole che è una 'delle creature di Dio, come pretendete di vedere coi vostri occhi umani il Creatore di tutte le cose?"
Questo aneddoto ci deve far meditare sulla grandez­za di Dio e sulla grandezza dell'amore di Cristo che ha lasciato la gloria che aveva in cielo per farsi uomo, prendere su di sé i peccati dell'umanità e, puro d'ogni colpa, morire sulla croce.

"Tu sei davvero grande, Signore, Dio! Nessuno è  pari a Te non c'è altro Dio fuori di Te"
(2 Samuele 7:22)

IO CREDO IN TE...

LA COSA PIÙ SAGGIA


"Il peccato che così facilmente ci avvolge...."


Il difficile non è commettere il peccato ma il confessarlo, e niente provoca il diavolo come la croce...

                                           H. Spurgeon

LA VITA: VALE LA PENA DÌ ESSERE VISSUTA?


Gesù... è andato dappertutto facen­do del bene e guarendo tutti quelli che erano sotto il potere del diavolo. Atti 10:38

Per me il vivere è Cristo e il morire guadagno. Filippesi 1:21

Prendendo atto dell'aumento allarmante dei sui­cidi e del movimento che sta portando verso la legalizzazione dell'eutanasia, potremmo mettere in dubbio che valga veramente la pena vivere! Ma sarebbe un errore. Per il credente, la vita donatagli dal Dio di bontà dev'essere onorata e
rispettata. I progressi della medicina per lottare contro le malattie, il dolore e gli handicap sono fra i suoi atti d'amore verso le sue creature.
Ma la fede del credente va oltre. Sa che Gesù è venuto sulla terra affinché un giorno siano aboli­ti il male, la sofferenza, e perfino la morte, perché alla radice del male e delle sofferenze dell'uma­nità c'è il peccato, cioè il mancato rispetto di Dio e della sua volontà.
Gesù, durante la sua vita sulla terra, ha liberato gli ammalati dalla sofferenza guarendoli, e con i suoi insegnamenti ha messo in evidenza le frodi e le menzogne, l'egoismo, l'orgoglio e la cattive­ria innata nell'uomo; ma soprattutto, con la sua morte sulla croce, ha trionfato sul peccato. Una vittoria ottenuta donando la sua vita per espiare le nostre colpe, e che ha messo in evidenza il suo immenso amore per noi.
La buona notizia dell'Evangelo è che il Figlio di Dio dona la salvezza, la vita eterna e la felicità a chiunque crede in lui, liberandolo dalla schiavi­tù del male. Gesù non promette ai credenti una vita priva di sofferenze, ma promette che anche nelle difficoltà li rallegrerà col suo amore, le sue consolazioni e la speranza di stare con lui per l'eternità.
Una vita con Cristo vale la pena di essere vissuta!

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