venerdì 1 giugno 2012

NON DOBBIAMO ESSERE DEGLI INGRATI


"Entrate nelle sue porte con ringraziamento e nei suoi cortili con lode, celebratelo, benedite il suo nome. Poiché l'Eterno è buono; la sua benignità dura in eterno e la sua fedeltà per ogni età"
(Salmi 100:4, 5)


Quando capita una catastrofe in qualche luogo, ci sono sempre delle persone che rendono Dio responsabile. Si pensa molto meno, invece, a lodarLo e a ringraziarLo per tutte le grazie di cui è il donatore.
Dobbiamo riflettere più spesso sui molteplici doni che Dio ci fa. Anziché lamentarci di quello che ci manca o di quello che non va, proviamo a contare i Suoi benefici; non potremo far altro che confermare: "Dio e amore".
Tutte le meraviglie che i nostri occhi ammirano in questa creazione dì una ricchezza straordinaria, non sono la prova della bontà di Dio che dura in eterno? Contempliamo 'i paesaggi magnifici, i fiori dai 1000 colori, gli animali dagli istinti sorprendenti, tutto quello che costituisce l'incanto della natura, tutto questo proviene dalla sapienza e dalla potenza del Creatore che dobbiamo ammirare e ringraziare. Egli ha dotato l'uomo di facoltà che gli permettono di conoscerLo e di essere in relazione con Lui. Il nostro respiro, le nostre capacità intellettuali, i mezzi fisici di cui disponiamo, i nostri affetti, tutto viene dal Dio che è amore.
Inoltre, il maggiore di tutti i Suoi doni, non è forse quello del Suo Figlio Gesù Cristo, morto sulla croce per salvare gli uomini? Che ne faremo di quanto ci è stato offerto, l'accetteremo o lo rifiuteremo?

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