lunedì 13 febbraio 2012

LA SAPIENZA DEL MONDO E LA SAPIENZA DI DIO 1Corinzi 1:17-31


Infatti Cristo non mi ha mandato a battezzare ma a evangelizzare; non con sapienza di parola, perché la croce di Cristo non sia resa vana. Poiché la predicazione della croce è pazzia per quelli che periscono, ma per noi, che veniamo salvati, è la potenza di Dio; infatti sta scritto:
«Io farò perire la sapienza dei saggi
e annienterò l'intelligenza degli intelligenti».

Dov'è il sapiente? Dov'è lo scriba? Dov'è il contestatore di questo secolo? Non ha forse Dio reso pazza la sapienza di questo mondo? Poiché il mondo non ha conosciuto Dio mediante la propria sapienza, è piaciuto a Dio, nella sua sapienza, di salvare i credenti con la pazzia della predicazione. I Giudei infatti chiedono miracoli e i Greci cercano sapienza, ma noi predichiamo Cristo crocifisso, che per i Giudei è scandalo, e per gli stranieri pazzia; ma per quelli che sono chiamati, tanto Giudei quanto Greci, predichiamo Cristo, potenza di Dio e sapienza di Dio; poiché la pazzia di Dio è più saggia degli uomini e la debolezza di Dio è più forte degli uomini.

Infatti, fratelli, guardate la vostra vocazione; non ci sono tra di voi molti sapienti secondo la carne, né molti potenti, né molti nobili; ma Dio ha scelto le cose pazze del mondo per svergognare i sapienti; Dio ha scelto le cose deboli del mondo per svergognare le forti; Dio ha scelto le cose ignobili del mondo e le cose  disprezzate, anzi le cose che non sono, per ridurre al niente le cose che sono, perché nessuno si vanti di fronte a Dio. Ed è grazie a lui che voi siete in Cristo Gesù, che da Dio è stato fatto per noi sapienza, giustizia, santificazione e redenzione; affinché com'è scritto:
«Chi si vanta, si vanti nel Signore».
L’apostolo Paolo, iniziando la lettera ai Corinzi, come prima cosa affronta la divisione che c’era in atto tra di essi, in quanto si erano formate varie fazioni con vedute diverse e aventi come obbiettivo di appartenere a questo o a quel servitore di Dio, a questa o quella scuola di pensiero. Il passo citato, da subito fa comprendere che quel modo di pensare è errato, e che la pazzia della predicazione della croce, va ben aldilà  di piccole beghe umane senza senso e che alla fine portano solo divisioni e malcontenti. L’unico che va vantato è Dio e il suo meraviglioso piano di redenzione. Dal passo in questione, possiamo trarre dei punti che è buono fare risaltare.
1)      DIO ha in mente di annientare l’intelligenza e la sapienza degli uomini.
infatti sta scrittoIo farò perire la sapienza dei saggi
e annienterò l'intelligenza degli intelligenti». 1:19
Si dice giustamente che Dio ami il peccatore ma odia il peccato, e quanto a peccato, l’uomo non si è risparmiato nulla. Uno dei peccati che Dio odia è la glorificazione che l’uomo cerca in se stesso e nell’esaltazione del suo pensiero saggio e intelligente al fine di dire inconsciamente e anche volutamente “non ho bisogno di Dio”. Questo pensiero Dio non l’ha mai accettato e mai potrà accettarlo, Egli l’ha sempre combattuto con tutte le sue forze, perché come nostro creatore, sa quali sono i nostri limiti, e quali sono le nostre fragilità. Tante volte sentiamo degli illustri scienziati che dall’alto della loro sapienza e con aria di sufficienza dicono che Dio non esiste e che è solo un’invenzione umana, ebbene la fine di queste persone, se non si ravvedono, è decretata Io farò perire …”.
-        I saggi saranno confusi, saranno costernati, saranno presi; ecco, hanno rigettato la parola del SIGNORE; quale saggezza possono avere?” Geremia 8:9 Ancora Geremia, nel versetto citato, ribadisce lo stesso concetto, al di fuori della sapienza di Dio non può esserci sapienza.
-         Nel Salmo 94:11 leggiamo: “Il SIGNORE conosce i pensieri dell'uomo, sa che sono vani”.
Qual è lo strumento che Dio usa per distruggere e infrangere la sapienza umana? La pazzia della croce
-        Poiché la predicazione della croce è pazzia per quelli che periscono, ma per noi, che veniamo salvati, è la potenza di Dio” 1:18. La semplice predicazione della salvezza nel Cristo offerto in croce come espiazione dei nostri peccati, diventa un macigno che spezza ogni pensiero dei sapienti di questo mondo, ma per noi esso è la potenza di Dio che ci libera da ogni peccato.



2)      DIO ha in mente di salvare l’uomo “con la pazzia della predicazione” .
Se è vero che Dio nella sua incommensurabile sapienza ha deciso di svergognare la falsa sapienza umana, è anche vero che, come abbiamo citato prima, Dio ama il peccatore e ha fatto di tutto e continua a fare in modo che egli venga a ravvedimento.
-        “Perché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna” Giovanni 3:16 . Nel versetto tanto conosciuto di Giovanni, viene espresso con forza il concetto di salvezza per l’uomo e quanto Dio vi abbia posto interessi sopra al punto che ha dato il suo unigenito figliolo e il tutto per fornire all’uomo vita eterna.
-        “In quella stessa ora, Gesù, mosso dallo Spirito Santo, esultò e disse: «Io ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e agli intelligenti, e le hai rivelate ai piccoli! Sì, Padre, perché così ti è piaciuto!” Luca 10:21. Gesù stesso ribadisce lo stesso concetto, e non poteva essere diversamente in quanto non c’è divisione tra il Padre e Gesù, ci sono delle cose volutamente nascoste ai sapienti e agli intelligenti, ma rivelate ai piccoli. Se voglia afferrare le gradi verità della sapienza di Dio, è importanti riconoscerci piccoli, cioè non vanagloriosi di intelligenza e sapienza umana. Allora Dio ci svelerà il suo piano di redenzione per la nostra vita e ci farà partecipi della vita eterna.
-        Giustificati dunque per fede, abbiamo pace con Dio per mezzo di Gesù Cristo, nostro Signore, mediante il quale abbiamo anche avuto, per la fede, l'accesso a questa grazia nella quale stiamo fermi; e ci gloriamo nella speranza della gloria di Dio” Romani 5:1-2. L’apostolo Paolo fa risaltare un concetto importante al fine di ottenere salvezza “la fede”, la fede in Gesù Cristo è la chiave che ci apre la porta per la salvezza, ci fa ottenere giustificazione e ci da l’accesso alla grazia di Dio. Di questo possiamo e dobbiamo gloriarci, Dio un giorno ci darà l’accesso alla sua gloria eterna.
Ancora oggi, Dio dispensa salvezza verso l’uomo, utilizzando “la pazzia della predicazione”, la predicazione e la presentazione di Gesù il Salvatore.

3)      DIO ha in mente di compiacersi in noi.
Dio dopo averci aperto la porta alla salvezza, ci fa essere, senza per altro meritare tanto onore, degli strumenti per svergognare i sapienti e gli intelligenti di questo mondo “ma Dio ha scelto …”, Dio ha scelto proprio noi “le cose pazze del mondo” “le cose deboli del mondo” “le cose ignobili del mondo e le cose  disprezzate” “le cose che non sono”,  “per svergognare i sapienti” “per svergognare le forti” “, per ridurre al niente le cose che sono” con un unico scopo “perché nessuno si vanti di fronte a Dio” . Dio non ce l’ha con i sapienti e gli intelligenti, ma con l’arroganza che scaturisce dalle loro menti perverse, nessuno può e deve vantarsi di fronte a Dio, ciò che siamo è perché Dio lo ha voluto in noi e per noi (tranne la situazione di peccato). Riconoscersi piccoli e insufficienti, vuol dire riconoscere la grandezza di Dio e la nostra ubbidienza e sottomissione a Lui, allora Egli si compiace in noi e ci fa essere grandi in Gesù. Gesù stesso che quando entra a fare parte della famiglia umana sceglie volontariamente di vivere in umiltà e sottomissione a Dio Padre, la scrittura ci rivela che ci fu un momento che tutto viene messo in discussione per provarlo nell’ubbidienza “Benché fosse Figlio, imparò l'ubbidienza dalle cose che soffrì; e, reso perfetto, divenne per tutti quelli che gli ubbidiscono, autore di salvezza eterna, essendo da Dio proclamato sommo sacerdote secondo l'ordine di Melchisedec.” Ebrei 5:8-10. Dio vuole compiacersi in noi, ma come per Gesù, Dio vuole che impariamo l’ubbidienza e la vera sottomissione a Lui, che impariamo a vederci non con i nostri distorti occhi, ma con l’occhio di Dio, comprendendo quello che realmente siamo, piccoli e peccatori, ma salvati per grazia, scelti non per meriti, ma per la sua infinita indulgenza. Ora siamo in Cristo “Ed è grazie a lui che voi siete in Cristo Gesù, che da Dio è stato fatto per noi sapienza, giustizia, santificazione e redenzione” 1:30.

CONCLUSIONE
Ora siamo in Cristo, che gioia che onore, Dio ci ha fatti in Gesù suoi figlioli, ci ha donato la vita eterna, ma non deve farci inorgoglire, dobbiamo imparare a stare con i piedi a terra, dobbiamo sempre mettere al primo posto Lui il nostro Padre celeste. Vogliamo vantarci? Impariamo dalla scrittura «Chi si vanta, si vanti nel Signore». Non facciamo lo stesso errore dei Corinzi che hanno messo l’uomo su di un piedistallo, l’unico che va innalzato è solo Lui, il nostro Signore e Padre.
A Dio sia la lode.
                                                                        ACETO GIACOMO

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