martedì 19 marzo 2013

TUTTO È POSSIBILE, COME NEI TELEROMANZI


"Che gioverà a un uomo se, dopo aver guadagnato tutto il mondo, perde poi l'anima sua?"
(Matteo 16:26)



Erano le undici di sera quando i vigili del fuoco dovettero accorrere in un quartiere di Londra dove le fiamme avvolgevano già quasi tutto un edificio. L'incendio era iniziato in uno degli appartamenti dove vivevano tre donne. Mentre guardavano con tanta attenzione il loro teleromanzo preferito, una delle donne che fumava continuamente, senza accorgersene, aveva dato fuoco al tappeto. Nella sala non si riusciva a vedere niente a causa del fumo, ma le donne continuavano a stare attaccate al piccolo schermo. Il capo dei pompieri commentò: "Quelle donne non avrebbero notato nemmeno un'esplosione atomica, intente com'erano a guardare il loro teleromanzo".
Nella vita ognuno ha gusti, simpatie, inclinazioni e priorità personali. C'è gente che ama tanto il golf che non si perderebbe una partita nemmeno per il funerale di un suo caro. Ci sono persone che amano tanto il gioco delle carte, che potrebbero lasciare sul tappetino verde la propria fortuna, la propria famiglia e perfino i vestiti che indossano. Altri amano tanto la squadra del cuore che, se questa perde una partita o un campionato, possono arrivare a morire di infarto. E che cosa dire di quelli che amano tanto il denaro, che per esso sono disposti a sacrificare tutto: casa, figli, salute, integrità, onore e coscienza? La parte di noi che vivrà per tutta l'eternità è la nostra anima, che vivrà o in gloria eterna o in condanna eterna. È per questo motivo che salvare la nostra anima è la stessa cosa che salvare la nostra vita. Salvarci dalle tentazioni passeggere di questa vita, dalla pena eterna, deve essere la nostra grande priorità. Cristo vuole liberarci dal male e darci vita eterna.

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domenica 3 marzo 2013

LA RIVOLTA DEL PANE


E Gesù disse loro:
."Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà mai più fame e chi crede in me non avrà mai più sete"  (Giovanni 6:35)



In Tunisia, nel 1984, ci fu una grande rivolta; il popolo si lanciò sulle strade protestando per l'aumento del costo del pane e di altri prodotti di prima necessità. Il resoconto di questa rivolta fu di 92 morti e migliaia di feriti. Il popolo tunisino sembrava impazzito come un fiume di lava che scende dal vulcano. Quando un popolo scende sulle strade con un'azione così violenta, quasi sempre ha due motivi: la fame di pane o la fame di giustizia e libertà. L'essere umano, creato a immagine e somiglianza di Dio, ha due elementi da alimentare: il corpo fisico e il suo spirito. Per il corpo ha bisogno del pane, per lo spirito ha bisogno di libertà, giustizia e verità. Danton, uno dei leader della rivoluzione francese, diceva: "Dopo il pane, l'educazione è la prima necessità del popolo". E Gesù Cristo, il Maestro dei maestri, disse: "L'uomo non vive di solo pane, ma di ogni parola che procede dalla bocca di Dio" (Matteo 4:4). La Bibbia contiene una profezia interessante: "Verranno giorni, afferma il Signore Onnipotente, in cui manderò la fame nel paese; non fame di pane né sete di acqua, ma piuttosto di udire le parole dell'Eterno... essi andranno... cercando la parola del Signore, ma non la troveranno" (Amos 8:11, 12). È giusto protestare per la mancanza di pane. Ma perché non protestare anche per la mancanza della parola di Dio? Se i popoli si rendessero conto qual è la loro più grande necessità, si radunerebbero universalmente chiedendo la parola di Dio. Questo messaggio è scritto nella Bibbia, e la Bibbia dice che Cristo è il vero pane spirituale, senza il quale nessuno avrà vera vita.

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