venerdì 17 agosto 2012

A chi stai gridando ....!


Le grida che la schiavitù strappava loro salirono a Dio. Dio udì i loro gemiti.
(Esodo 2:23-24)


UN DIO CHE ODE
A volte ci sembra che le nostre preghiere o le nostre sofferenze non escano dalla nostra stanza o dal nostro letto di dolore. Ci sentiamo soli e abbandonati alla nostra miseria.
Questo sarà stato il sentimento di tanti Ebrei pii, schiavi in Egitto per secoli, in attesa di un liberatore che sembrava non arrivare mai. Ma il versetto di oggi ci ricorda che le loro grida "salirono a Dio" e che "Dio udì i loro gemiti". Più avanti scopriremo che Dio non si è limitato all'ascolto, ed è intervenuto per liberarli miracolosamente. È già una grande consolazione sapere che non siamo soli e che Dio è attento a quel che soffriamo. Ci fa bene sapere che non va persa nessuna delle nostre lacrime o delle nostre grida.
Il Dio della Bibbia non è come le immagini dipinte o scolpite che "...hanno bocca e non parlano, hanno occhi e non vedono, hanno orecchi e non odono, hanno naso e non odorano, hanno mani e non toccano, hanno piedi e non camminano, la loro gola non emette alcun suono" (Salmo 115).
Il nostro Dio è vivente e onnisciente e si cura di tutti i credenti che soffrono. Quando si rivelò al persecutore dei cristiani Saulo da Tarso, gli disse: "Io sono Gesù, che tu perseguiti", come a dire "Chi tocca i Miei figli perseguita Me".
Non a caso il Nuovo Testamento dice a tutti noi credenti: "Voi siete il corpo di Cristo" (1 Corinzi 12:27)

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