sabato 11 dicembre 2021

Che siano tutti uno...

Breve meditazione
Giovanni 17:21-23 “
che siano tutti uno; e come tu, o Padre, sei in me e io sono in te, anch'essi siano in noi: affinché il mondo creda che tu mi hai mandato. Io ho dato loro la gloria che tu hai data a me, affinché siano uno come noi siamo uno; io in loro e tu in me; affinché siano perfetti nell'unità, e affinché il mondo conosca che tu mi hai mandato, e che li ami come hai amato me”

La frase che desidero mettere in evidenza è “affinché siano perfetti nell'unità”. Gesù non prega per un’unità formale ma sostanziale, parla di essere perfetti nell'unità. Uno dei mali della che incombe nella cristianità è questa forma di unità formale, così vediamo movimenti simili che si siedono negli stessi tavoli per discutere e magari ufficialmente si vedono abbracci amorevoli ma alla fine ci rendiamo conto che c’è sempre antagonismo, rivalità e competizione. Almè non va tanto meglio in seno allo stesso movimento dove si consumano rivalità, incomprensioni arrivando a volte ad essere vicini e neanche alzare lo sguardo per guardarsi negli occhi, facendo di tutto per dire, non con parole ma con i fatti, “la mia comunità è meglio della tua”, noi siamo più spirituali di voi. La speranza è che almeno in seno alla chiesa locale vada meglio ma quando si vede che si formano correnti di pensiero, circoli chiusi e simpatie contrapposte ad antipatie, non si è molto lontani ad assomigliare alla primitiva chiesa di Corinto. È brutto vedere disertare delle riunioni solo perché non si ha a simpatia quel fratello o quella sorella, Gesù è morto per te e per me e anche per tutti coloro che ci circondano. In ultimo non possiamo non parlare della famiglia, è proprio nella famiglia che dovrebbe realizzarsi la prima perfetta unità ma in realtà è proprio da li che il più delle volte incomincia l’incomprensione e l’imperfetta unità. Che dire, sembra un quadro apocalittico tutto ciò che ho menzionato sopra ma se è tutto vero ciò che ho appena descritto, e vorrei sinceramente sbagliarmi, è anche vero che nel mezzo di tutto ciò ci sono coloro che amano veramente il Signore e amano il prossimo come se stessi, loro sono coloro che hanno realizzato la perfetta unità per cui Gesù ha pregato. Luca 18:7-8 “Dio non renderà dunque giustizia ai suoi eletti che giorno e notte gridano a lui? Tarderà nei loro confronti? Io vi dico che renderà giustizia con prontezza. Ma quando il Figlio dell'uomo verrà, troverà la fede sulla terra?»”

sabato 26 giugno 2021

IL CAPITALE CHE DIO METTE A NOSTRA DISPOSIZIONE



Luca 19:11-27

"Mentre essi ascoltavano queste cose, Gesù aggiunse una parabola, perché era vicino a Gerusalemme ed essi credevano che il regno di Dio stesse per manifestarsi immediatamente. Disse dunque: «Un uomo nobile se ne andò in un paese lontano per ricevere l'investitura di un regno e poi tornare. Chiamati a sé dieci suoi servi, diede loro dieci mine e disse loro: "Fatele fruttare fino al mio ritorno"."

Molte volte abbiamo sentito dire che le riserve di petrolio prima o poi si esauriranno e che quindi bisogna cercare altre risorse da sfruttare. Alla stessa stregua ciascuno di noi possiede qualcosa di grandissimo valore, una cosa che esaurendosi non potrà essere sostituita con nient'altro.
Che cos'è? Questa risorsa è il tempo. Oggi sentiamo spesso la gente che dice: "Non ho tempo". Il problema, però, non è spesso tanto la mancanza di tempo, ma il non sapere gestire il nostro tempo in maniera sensata, non sapere valorizzare il tempo, non sapere discernere le giuste priorità nel gestire il nostro tempo. Il tempo è il capitale di investimento che Dio ha messo a nostra disposizione così come nella parabola l'uomo nobile mette a disposizione dei dieci servi una mina ciascuno per farla fruttare. Una mina uguale per tutti cosi come il tempo messo a disposizione dell'uomo è per certi versi uguale per tutti, non è importante quanto si vive ma il risultato finale in termini di frutto. Nostra scelta è usarlo oppure perderlo, investirlo oppure lasciarlo scivolare via come sabbia fra le nostre dita. Certamente ci rendiamo conto che il tempo da vivere su questa terra di media è circa 70 o 80 anni, dopo di ché non ci resta rendere conto al nostro Dio del risultato finale. Lo scrittore dei salmi, dopo aver considerato questo, dice però: Salmi 90:12 "Insegnaci dunque a contar bene i nostri giorni, per acquistare un cuore saggio".

IL TEMPO È PREZIOSO, COME LO STIAMO INVESTENDO?
L'apostolo Paolo in Efesini 5:15-16 dice: "Guardate dunque con diligenza a come vi comportate; non da stolti, ma da saggi; ricuperando il tempo perché i giorni sono malvagi". Recuperare il tempo vuol dire approfittare al massimo ogni opportunità che ci viene data per ottenere quel frutto gradito a Dio. Dio ci chiede di investire il capitale tempo, nella qualità della nostra stessa vita ma soprattutto nelle persone che ci circondano, non in progetti astratti o in cose da possedere. Luca 12:20-21 "Ma Dio gli disse: "Stolto, questa notte stessa l'anima tua ti sarà ridomandata; e quello che hai preparato, di chi sarà?" Così è di chi accumula tesori per sé e non è ricco davanti a Dio»".
Alla luce di quanto detto sorge la domanda, in cosa dobbiamo investire il nostro tempo affinché il risultato finale sia gradito a Dio?

TEMPO DEDICATO ALLA PERSONA.
Certamente non possiamo escludere le necessità personali come il tempo che dobbiamo dedicare al mangiare, al dormire, al lavoro, alla cura del nostro corpo e quant'altro, ma tutto questo non può e non deve occupare tutto il tempo a nostra disposizione.
Investire il nostro tempo per Dio vuol dire impegnare il nostro tempo per la preghiera, la lettura della Bibbia, la meditazione. Esse sono fondamentali come investimento fruttifero che darà un sicuro risultato spirituale. Esodo 20:8 "Ricordati del giorno del riposo per santificarlo".
Investire il nostro tempo per Dio vuol dire ricercare tangibilmente la direzione che dovrebbe prendere la nostra vita per dire "io andò dove tu desideri che io vada".

TEMPO DEDICATO ALLA FAMIGLIA
Genesi 2:18 "Poi Dio il SIGNORE disse: «Non è bene che l'uomo sia solo; io gli farò un aiuto che sia adatto a lui»". Il capitolo famiglia è qualcosa che non possiamo tralasciare. Dio ha voluto la famiglia perché l'uomo era solo e aveva bisogno dell'aiuto adatto a lui. La famiglia non è soltanto condividere lo stesso tetto, lo stesso cibo, le stesso letto per dire fra se " non sono solo".
Investire il nostro tempo nella famiglia è principalmente condivide le stesse esperienze materiali e spirituali, ritagliarsi del tempo prezioso per stare insieme d'avanti al Signore in casa e in chiesa, nella lettura della Bibbia e nella preghiera.
Investire il nostro tempo nella famiglia è principalmente ritagliarsi del tempo prezioso per impartire ai figli quegli insegnamenti fondamentali per potersi domani fare le esperienze giuste per potersi accostare a Dio.

TEMPO DEDICATO ALLA CHIESA
Ebrei 10:24-25 "Facciamo attenzione gli uni agli altri per incitarci all'amore e alle buone opere, non abbandonando la nostra comune adunanza come alcuni sono soliti fare, ma esortandoci a vicenda; tanto più che vedete avvicinarsi il giorno". Dio, nella persona di Gesù, ha voluto la chiesa e per essa ha lottato fino ad oggi. Trascurare o tenere di poco conto questa realtà vuol dire non tenere di conto il volere di Dio.
Investire il nostro tempo nella comunità vuol dire ritenere prezioso il tempo che dedichiamo ogni qualvolta andiamo nella casa del Signore. Salmi 122: "Mi son rallegrato quando m'hanno detto:«Andiamo alla casa del SIGNORE»". Salmi 27:4 "Una cosa ho chiesto al SIGNORE, e quella ricerco: abitare nella casa del SIGNORE tutti i giorni della mia vita,
per contemplare la bellezza del SIGNORE, e meditare nel suo tempio".

Investire il nostro tempo nella comunità vuol dire essere coinvolti nei progetti della comunità per portare avanti l'opera di Dio.
Investire il nostro tempo nella comunità vuol dire cercare le anime perdute per parlargli della salvezza in Gesù.

CONCLUSIONE
Alla fine una sola domanda deve riecheggiare nella nostra mente: Stiamo sprecando il capitale che Dio ha messo nella nostra vita o lo stiamo investendo in ciò che veramente vale?