lunedì 31 ottobre 2011

"L'AMORE"....IL MIGLIOR COMBUSTIBILE


L'autista, Jason Parker, continuava a segnalare con gentilezza i nomi delle strade, piazze e posti d'interes­se del tragitto che col suo autobus faceva per la città di Londra. Gli utenti che solitamente prendevano quell'autobus erano abituati alla maniera affettuosa con la quale l'autista comunicava le informazioni, il modo in cui salutava le persone che scendevano dall’autobus augurandogli di passare una bella giornata.
Durante tutto il percorso, l'uomo continuava a dare informazioni, attenzioni e cortesie. Passando per i vari posti dava i dettagli di tutto quello che vedeva­no. Perfino la cosa più noiosa appariva interessante. Arrivati alla fermata 32, fine della corsa, una signo­ra gli disse: "Questo viaggio è stato molto interes­sante grazie a lei. C'è qualche ragione particolare di tutta questa attenzione?"
L'autista sorrise con grazia e, mentre cambiava la tabella che indicava il nuovo percorso, le rispose: "Sa, ho una moglie che mi ama!".
Quell'autista guidava il suo autobus usando un com­bustibile speciale: l'amore.
Molti soffrono per la loro situazione matrimoniale e nella vita tutto gli sembra amaro.
C'è Qualcuno che può dare il vero amore, non un amore terreno e limitato che per un motivo o l'altro può finire, ma quello che dura in eterno. Il Suo amore è il "combustibile" che ci aiuta ad affrontare qualunque problema della nostra vita. Questo Qualcuno è il Signor Gesù Cristo.

“Ma Dio manifesta il suo amore verso di noi in questo che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi" (Romani 5.8)

Holy Is The Lord - Brooklyn Tabernacle Choir

"Santo è il Signore" e tutti insieme gridiamolo con tutto il nostro essere

Holy Is The Lord 




I desideri preziosi dei Cristiani


Se noi desideriamo vedere dei risvegli, dobbiamo ravvivare la nostra riverenza verso la Parola di Dio; se desideriamo vedere più conversioni noi dobbiamo usare di più la Parola di Dio dentro i nostri sermoni. 

              H. Spurgeon 

UN SEMPLICE PASSAGGIO

Ho il desiderio di partire e di essere con Cristo, perché è molto meglio. Filippesi 1:23

Siamo pieni di fiducia e preferiamo partire dal corpo e abitare con il Signore. 2 Corinzi 5:8

"Passare da questo mondo al Padre", ecco come Gesù vedeva la sua partenza da questa terra (Giovanni 13:1). Che affascinante definizione della morte per il credente! Un passaggio (lo dice la parola stessa) non è una strada chiusa, ma prevede un'uscita: quale? Per chi crede, è l'arrivo nella casa del Padre.
Per molti, la morte è un evento che fa paura e che bisogna fare in modo che arrivi il più tardi possibile; e quando proietta la sua ombra inquietante sul nostro cammino la scacciamo dai nostri pensieri.
Per il discepolo di Gesù Cristo, la morte non è più motivo di paura, perché lui possiede le cer­tezze che gli dà la Parola dí Dio. La morte non lo potrà trattenere, ma lo introdurrà presso Colui che lo ama. Il credente è pronto a rispondere alla chiamata del suo Maestro e sa che, come lui, quando il tempo sarà giunto, passerà da questo mondo al Padre.
Una credente fedele, riunendo figli e nipoti al suo capezzale, disse loro: "Di fronte alla morte, posso confermarvelo: la fede è una realtà".
Spurgeon (1834-1892), il famoso predicatore, poco prima di morire dichiarava: "Ho costruito tutta la mia teologia su queste quattro parole: Gesù morì per me".
All'avvicinarsi della morte, domandarono ad un malato se non avesse paura di morire pensando ai suoi peccati. "No, grazie a Dio, il conto è stato pagato! Gesù l'ha pagato con il suo sangue". L'apostolo Paolo poteva esclamare: "Sono persua­so che né morte, né vita... potranno separarci dall'amore di Dio che è in Cristo Gesù, nostro Signore" (Romani 8:38-39).

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L'ABBASSAMENTO VOLONTARIO DEL SIGNORE GESÙ


Cristo Gesù... spogliò se stesso, prendendo forma di servo... umiliò se stesso, facendosi ubbidiente fino alla morte, e alla morte di croce. Filippesi 2:5, 7-8

Che argomento di profonda adorazione e di ammirazione è l'abbassamento volontario del nostro Signore! Egli non si è comportato con distacco, come un re con i suoi sudditi, né ci ha amati solo dall'alto della gloria celeste. No, si è avvicinato all'uomo peccatore per invitarlo a
partecipare alla sua gloria nel suo Paradiso. Egli ha dato prova del suo amore prima ancora di chiederci di avere fiducia ín Luí. Dío solo poteva abbassarsi al nostro livello, rivestire un corpo umano senza alterare la sua santità esente dal peccato. Solo una persona divina poteva prendere la "forma di servo", e Cristo lo ha fatto per amore verso di noi.
Fino all'età di trent'anni Gesù, come un figlio ubbidiente, ha lavorato nella falegnameria del padre Giuseppe; che bell'esempio! Seguiamolo dal Giordano dove ha iniziato il suo mínístero, fino al Golgota dove è stato crocifisso, e vedremo che tutti gli episodi della sua vita glorifica¬no Dio e sono di benedizione agli uomini. "Egli è andato dappertutto facendo del bene e guarendo tutti" (Atti 10:38). Tutto ín lui era amore, saggezza, potenza; le sue parole erano spirito e vita. I suoi atti erano approvati da Dio, poiché Gesù faceva sempre la volontà del Padre, in perfetta ubbidienza.

Dal ciel venisti, e ognor la tua delizia
fu nel tuo Dio appien glorificar.
La santità, l'amore, la giustizia,
tutto alla croce hai voluto esaltar

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evangelizzazione a Conegliano il 30/10/11