lunedì 31 ottobre 2011

UN SEMPLICE PASSAGGIO

Ho il desiderio di partire e di essere con Cristo, perché è molto meglio. Filippesi 1:23

Siamo pieni di fiducia e preferiamo partire dal corpo e abitare con il Signore. 2 Corinzi 5:8

"Passare da questo mondo al Padre", ecco come Gesù vedeva la sua partenza da questa terra (Giovanni 13:1). Che affascinante definizione della morte per il credente! Un passaggio (lo dice la parola stessa) non è una strada chiusa, ma prevede un'uscita: quale? Per chi crede, è l'arrivo nella casa del Padre.
Per molti, la morte è un evento che fa paura e che bisogna fare in modo che arrivi il più tardi possibile; e quando proietta la sua ombra inquietante sul nostro cammino la scacciamo dai nostri pensieri.
Per il discepolo di Gesù Cristo, la morte non è più motivo di paura, perché lui possiede le cer­tezze che gli dà la Parola dí Dio. La morte non lo potrà trattenere, ma lo introdurrà presso Colui che lo ama. Il credente è pronto a rispondere alla chiamata del suo Maestro e sa che, come lui, quando il tempo sarà giunto, passerà da questo mondo al Padre.
Una credente fedele, riunendo figli e nipoti al suo capezzale, disse loro: "Di fronte alla morte, posso confermarvelo: la fede è una realtà".
Spurgeon (1834-1892), il famoso predicatore, poco prima di morire dichiarava: "Ho costruito tutta la mia teologia su queste quattro parole: Gesù morì per me".
All'avvicinarsi della morte, domandarono ad un malato se non avesse paura di morire pensando ai suoi peccati. "No, grazie a Dio, il conto è stato pagato! Gesù l'ha pagato con il suo sangue". L'apostolo Paolo poteva esclamare: "Sono persua­so che né morte, né vita... potranno separarci dall'amore di Dio che è in Cristo Gesù, nostro Signore" (Romani 8:38-39).

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