lunedì 4 agosto 2014

NON MI MERAVIGLIO CHE NON CI SIA UN RISVEGLIO

Colossesi 3:13 Sopportatevi gli uni gli altri e perdonatevi a vicenda, se uno ha di che dolersi di un altro. Come il Signore vi ha perdonati, così fate anche voi.



Un pastore raccontò che per molti anni supplicò Dio, perché mandasse un risveglio, ma senza un risultato.
Alla fine, disperato, raccolse i membri della sua comunità intorno a sé e scaricò il fardello della sua ansietà sopra loro, dicendo: “Io ho fatto tutto quanto ho potuto; adesso tocca a voi considerare il vostro atteggiamento nel cospetto di Dio”.
Allora si alzò un anziano della chiesa, dalla testa bianca, molto rispettato da tutti, e disse: “Pastore, io non mi meraviglio che non ci sia un risveglio e non vi potrà mai essere finché il fratello Jones ed io non ci parleremo” e, davanti a tutto il popolo, quel vecchio percorse la navata della chiesa fino al posto dove era seduto il suo fratello e disse: “Fratello Jones, perdonami. Non ci siamo parlati per dieci anni, ma ora dimentichiamo il passato”.
Essi fecero pace ed il vecchio tornò al suo posto e chinò la testa fra le mani.
Nel gran silenzio che gravava su tutto il popolo, un altro anziano si alzò e disse: “Pastore, io credo che non ci sarà nessun risveglio in questa chiesa, finché io continuerò a dirvi delle belle cose in faccia ed a sparlare di voi dietro le vostre spalle. Mi perdonate”?
Il pastore lo perdonò.
Per venti minuti, nel silenzio solenne di quel luogo, uomini e donne si alzarono per mettere in regola dei vecchi conti che avevano in pendenza con coloro con i quali erano in disaccordo.
Ed allora lo Spirito del Signore cadde come il suono di un vento impetuoso che soffia.
(da “Herald of His Coming”).

Perché non fai anche tu la stessa cosa?
A proposito per la tua comunità, per il tuo pastore sei una benedizione o un ostacolo?