lunedì 5 dicembre 2011

Dici a Dio ciò che hai bisogno....


Dio è pronto a darci tutto quello di cui abbiamo bisogno... se ne abbiamo veramente bisogno.
Hudson Taylor

CARCERATO VOLONTARIO


"Tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio ma sono giustificati gratuitamente per la sua grazia, mediante la redenzione che è in Cristo Gesù" (Romani 3:23, 24)
"A causa della sua buona condotta nella prigione, ho deciso di abbreviare la sua condanna. Può tornare in libertà". Fu questa la sentenza pronunciata dal giu­dice del Messico, nei confronti di Ignazio. Ma con gran sorpresa del giudice, il carcerato respinse l'in­dulto. "Signor giudice, spiegò l'uomo, mi incarcera­rono perché accusato di essere un narcotrafficante, e la sentenza era giusta; ma qui in questa prigione ho avuto un'esperienza spirituale che ha cambiato la mia vita. Ho conosciuto Cristo, e voglio scontare qui la mia condanna, per farlo conoscere anche ai miei compagni di prigione".
Ignazio cominciò a testimoniare della sua esperien­za con Cristo nella prigione della sua città e, dopo poco tempo, ci furono più di quaranta carcerati che accettarono Cristo come loro Salvatore. Ci sono detenuti per qualsiasi tipo di reato, ci sono anche molti carcerati che sono in prigione ingiustamente. Ma carcerati volontari, come Ignazio, che rimango­no in prigione solo per parlare ad altri di Cristo, ce ne sono pochi, molto pochi. Ignazio ottenne la liber­tà spirituale dal peccato e dalla morte, e preferì rinunciare, seppure per un tempo, alla tanta agogna­ta libertà materiale, pur dí predicare ad altri la vera libertà.
Cristo, ancora oggi, redime tanti uomini e donne, dalla prigione oppressiva del peccato perché tutti siamo prigionieri del peccato, ma Egli ha pagato per noi, affinché fossimo salvi e liberi.
Accetta anche tu questa meravigliosa libertà!

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IL SENTIERO DELLA SANTITÀ


 Gesù di nuovo disse loro: "... Io sono la porta; se uno entra per me, sarà salvato".          
Giovanni 10:7, 9

Gesù gli disse: "Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me".
Giovanni 14:6

IL SENTIERO DELLA SANTITÀ
Quando Gesù dichiara: "Io sono la porta", apre l'accesso ad un luogo in cui l'uomo può entra­re per essere felice. Un posto dove Dio benedi­ce, dove è conosciuto e amato. Il male che c'è nell'uomo (nessuno può negare questa terribi­le realtà) gli impedisce di entrarvi. Dio stesso
ha aperto quella porta il giorno in cui il suo Figlio Gesù si è caricato dei nostri peccati. Io posso entrare da quella porta solo attraverso il pentimento, riconoscendomi colpevole e accettando il suo perdono. Solo così potrò intraprendere una nuova relazione con Lui, una relazione di verità e d'amore che non può più essere interrotta.
Cosa trovo al di là di quella porta? Sicuramente non una comoda poltrona su cui sedermi immobile, ma un sentiero in cui devo essere attivo, nella pace, nella santità e in comunione con Dio. Su quel sentiero, Gesù mi guida nella giusta direzione, verso il cielo, dove Egli si trova. Nell'attesa di raggiungere la meta, attra­verso la preghiera io trovo la risposta al mio bisogno di chiedergli aiuto e consiglio. Gesù mi insegna a vivere per Dio.
Se non ascolto la voce del Signore rischio di deviare da quel sentiero e di lasciare che il pec­cato prenda il sopravvento: orgoglio, egoismo, gelosia, cattiveria mi fanno perdere la pace. Dio allora mi invita a ritornare sui miei passi e a riprendere il giusto cammino. Se ritorno a Gesù e gli confesso tutto e abbandono il mio pecca­to, riceverò il suo perdono. È lì la mia sicurezza e la mia felicità; lì sono in comunione con Dio e con i suoi figli.

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