Hudson Taylor
Egli venne come testimone per rendere testimonianza alla luce(Gesù), affinché tutti credessero per mezzo di lui. Giovanni 1:7
lunedì 5 dicembre 2011
Dici a Dio ciò che hai bisogno....
CARCERATO VOLONTARIO
"Tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio ma sono giustificati gratuitamente per la sua grazia, mediante la redenzione che è in Cristo Gesù" (Romani 3:23, 24)
"A causa della sua buona condotta nella prigione, ho deciso di abbreviare la sua condanna. Può tornare in libertà". Fu questa la sentenza pronunciata dal giudice del Messico, nei confronti di Ignazio. Ma con gran sorpresa del giudice, il carcerato respinse l'indulto. "Signor giudice, spiegò l'uomo, mi incarcerarono perché accusato di essere un narcotrafficante, e la sentenza era giusta; ma qui in questa prigione ho avuto un'esperienza spirituale che ha cambiato la mia vita. Ho conosciuto Cristo, e voglio scontare qui la mia condanna, per farlo conoscere anche ai miei compagni di prigione".
Ignazio cominciò a testimoniare della sua esperienza con Cristo nella prigione della sua città e, dopo poco tempo, ci furono più di quaranta carcerati che accettarono Cristo come loro Salvatore. Ci sono detenuti per qualsiasi tipo di reato, ci sono anche molti carcerati che sono in prigione ingiustamente. Ma carcerati volontari, come Ignazio, che rimangono in prigione solo per parlare ad altri di Cristo, ce ne sono pochi, molto pochi. Ignazio ottenne la libertà spirituale dal peccato e dalla morte, e preferì rinunciare, seppure per un tempo, alla tanta agognata libertà materiale, pur dí predicare ad altri la vera libertà.
Cristo, ancora oggi, redime tanti uomini e donne, dalla prigione oppressiva del peccato perché tutti siamo prigionieri del peccato, ma Egli ha pagato per noi, affinché fossimo salvi e liberi.
Accetta anche tu questa meravigliosa libertà!
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IL SENTIERO DELLA SANTITÀ
Giovanni 10:7, 9
Gesù gli disse: "Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me".
Giovanni 14:6
IL SENTIERO DELLA SANTITÀ
Quando Gesù dichiara: "Io sono la porta", apre l'accesso ad un luogo in cui l'uomo può entrare per essere felice. Un posto dove Dio benedice, dove è conosciuto e amato. Il male che c'è nell'uomo (nessuno può negare questa terribile realtà) gli impedisce di entrarvi. Dio stesso
ha aperto quella porta il giorno in cui il suo Figlio Gesù si è caricato dei nostri peccati. Io posso entrare da quella porta solo attraverso il pentimento, riconoscendomi colpevole e accettando il suo perdono. Solo così potrò intraprendere una nuova relazione con Lui, una relazione di verità e d'amore che non può più essere interrotta.
Cosa trovo al di là di quella porta? Sicuramente non una comoda poltrona su cui sedermi immobile, ma un sentiero in cui devo essere attivo, nella pace, nella santità e in comunione con Dio. Su quel sentiero, Gesù mi guida nella giusta direzione, verso il cielo, dove Egli si trova. Nell'attesa di raggiungere la meta, attraverso la preghiera io trovo la risposta al mio bisogno di chiedergli aiuto e consiglio. Gesù mi insegna a vivere per Dio.
Se non ascolto la voce del Signore rischio di deviare da quel sentiero e di lasciare che il peccato prenda il sopravvento: orgoglio, egoismo, gelosia, cattiveria mi fanno perdere la pace. Dio allora mi invita a ritornare sui miei passi e a riprendere il giusto cammino. Se ritorno a Gesù e gli confesso tutto e abbandono il mio peccato, riceverò il suo perdono. È lì la mia sicurezza e la mia felicità; lì sono in comunione con Dio e con i suoi figli.
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