"Tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio ma sono giustificati gratuitamente per la sua grazia, mediante la redenzione che è in Cristo Gesù" (Romani 3:23, 24)
"A causa della sua buona condotta nella prigione, ho deciso di abbreviare la sua condanna. Può tornare in libertà". Fu questa la sentenza pronunciata dal giudice del Messico, nei confronti di Ignazio. Ma con gran sorpresa del giudice, il carcerato respinse l'indulto. "Signor giudice, spiegò l'uomo, mi incarcerarono perché accusato di essere un narcotrafficante, e la sentenza era giusta; ma qui in questa prigione ho avuto un'esperienza spirituale che ha cambiato la mia vita. Ho conosciuto Cristo, e voglio scontare qui la mia condanna, per farlo conoscere anche ai miei compagni di prigione".
Ignazio cominciò a testimoniare della sua esperienza con Cristo nella prigione della sua città e, dopo poco tempo, ci furono più di quaranta carcerati che accettarono Cristo come loro Salvatore. Ci sono detenuti per qualsiasi tipo di reato, ci sono anche molti carcerati che sono in prigione ingiustamente. Ma carcerati volontari, come Ignazio, che rimangono in prigione solo per parlare ad altri di Cristo, ce ne sono pochi, molto pochi. Ignazio ottenne la libertà spirituale dal peccato e dalla morte, e preferì rinunciare, seppure per un tempo, alla tanta agognata libertà materiale, pur dí predicare ad altri la vera libertà.
Cristo, ancora oggi, redime tanti uomini e donne, dalla prigione oppressiva del peccato perché tutti siamo prigionieri del peccato, ma Egli ha pagato per noi, affinché fossimo salvi e liberi.
Accetta anche tu questa meravigliosa libertà!
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