lunedì 5 dicembre 2011

IL SENTIERO DELLA SANTITÀ


 Gesù di nuovo disse loro: "... Io sono la porta; se uno entra per me, sarà salvato".          
Giovanni 10:7, 9

Gesù gli disse: "Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me".
Giovanni 14:6

IL SENTIERO DELLA SANTITÀ
Quando Gesù dichiara: "Io sono la porta", apre l'accesso ad un luogo in cui l'uomo può entra­re per essere felice. Un posto dove Dio benedi­ce, dove è conosciuto e amato. Il male che c'è nell'uomo (nessuno può negare questa terribi­le realtà) gli impedisce di entrarvi. Dio stesso
ha aperto quella porta il giorno in cui il suo Figlio Gesù si è caricato dei nostri peccati. Io posso entrare da quella porta solo attraverso il pentimento, riconoscendomi colpevole e accettando il suo perdono. Solo così potrò intraprendere una nuova relazione con Lui, una relazione di verità e d'amore che non può più essere interrotta.
Cosa trovo al di là di quella porta? Sicuramente non una comoda poltrona su cui sedermi immobile, ma un sentiero in cui devo essere attivo, nella pace, nella santità e in comunione con Dio. Su quel sentiero, Gesù mi guida nella giusta direzione, verso il cielo, dove Egli si trova. Nell'attesa di raggiungere la meta, attra­verso la preghiera io trovo la risposta al mio bisogno di chiedergli aiuto e consiglio. Gesù mi insegna a vivere per Dio.
Se non ascolto la voce del Signore rischio di deviare da quel sentiero e di lasciare che il pec­cato prenda il sopravvento: orgoglio, egoismo, gelosia, cattiveria mi fanno perdere la pace. Dio allora mi invita a ritornare sui miei passi e a riprendere il giusto cammino. Se ritorno a Gesù e gli confesso tutto e abbandono il mio pecca­to, riceverò il suo perdono. È lì la mia sicurezza e la mia felicità; lì sono in comunione con Dio e con i suoi figli.

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