sabato 7 aprile 2012

IL VERO GUADAGNO


O Dio, tu sei il mio Dio, io ti cerco dall'alba... Così ti ho contemplato nel santuario, per veder la tua forza e la tua gloria. Salmo 63:1, 2

Un giorno nei tuoi cortili vale più che mille altrove. Salmo 84:10


Prima della conversione, l'apostolo Paolo gode­va di molti privilegi. Giudeo osservante, si distingueva per il suo zelo religioso; "quanto alla giustizia che è nella legge" era irreprensibile (Filippesí 3:6). Aveva ricevuto una buona istruzione, alla scuola di un famoso maestro. Ma l'incontro con Gesù Cristo produsse il capo­volgimento della sua scala dei valori.
"Ciò che per me era un guadagno - egli dice -l'ho considerato come un danno, a causa di Cri­sto. Anzi, a dire il vero, ritengo che ogni cosa sia un danno dí fronte all'eccellenza della cono­scenza di Cristo Gesù, mio Signore, per il quale ho rinunciato a tutto; io considero queste cose come tanta spazzatura al fine dí guadagnare Cristo e di essere trovato in lui non con una giu­stizia mia, derivante dalla legge, ma con quella che sí ha mediante la fede in Cristo: la giustizia che viene da Dio, basata sulla fede. Tutto questo allo scopo di conoscere Cristo, la potenza della sua risurrezione, la comunione delle sue soffe­renze, divenendo conforme a lui nella sua morte, per giungere in qualche modo alla risur­rezione dei morti. Non che io abbia ottenuto già tutto questo o sia già arrivato alla perfezione; ma proseguo il cammino per cercare di afferra­re ciò per cui sono anche stato afferrato da Cri­sto Gesù. Fratelli, io non ritengo di averlo già afferrato; ma una cosa faccio: dimenticando le cose che stanno dietro e protendendomi verso quelle che stanno davanti, corro verso la mèta per ottenere il premio della celeste vocazione di Dio in Cristo Gesù" (Filippesi 3:7-14).

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