“Perciò bisogna che ci applichiamo ancora di
più alle cose udite, per timore di essere trascinati lontano da esse.
Infatti,
se la parola pronunziata per mezzo di angeli si dimostrò ferma e ogni
trasgressione e disubbidienza ricevette una giusta retribuzione, come
scamperemo noi se trascuriamo una così grande salvezza? Questa, dopo essere
stata annunziata prima dal Signore, ci è stata poi confermata da quelli che lo
avevano udito, mentre Dio stesso aggiungeva la sua testimonianza alla loro con
segni e prodigi, con opere potenti di ogni genere e con doni dello Spirito
Santo, secondo la sua volontà”.
Come sicuramente sappiamo e come il testo
stesso ci rivela, il nostro Dio è l’autore della salvezza dell’uomo peccatore,
rimedio che ha annunziato aggiungendo segni e prodigi e accompagnando la
testimonianza con opere potenti e con i doni dello Spirito Santo. Ecco perché è
importante non trascurare “..una così
grande salvezza”. Non trascurare vuol dire: “bisogna che ci applichiamo ancora di più alle cose udite” e ancora
non “essere trascinati lontano da esse”.
Nella Bibbia ci sono degli esempi di uomini che pur conoscendo Dio, hanno
trascurato Dio e ciò che lo concerne e poi ne hanno pagato amaramente lo
scotto.
- CAINO – Trascurare il consiglio di Dio.
In Genesi ci viene raccontata la storia di
due fratelli, uno si chiamava Abele e l’altro Caino, la storia ci dice che
ambedue offrirono al Signore, Caino offrì i frutti della terra mentre Abele
offrì dei primogeniti del suo gregge e il loro grasso. Dio, continua il
racconto, guardò con favore l’offerta di Abele mentre non guardò con favore
quella di Caino, ciò non gli fece molto piacere e, dice la scrittura, ne fu
molto irritato e il suo viso fu abbattuto. Dio interviene subito, perché vede istantaneamente
il dramma che sta per consumarsi e dice qualcosa a Caino che avrebbe potuto
metterlo sulla buona strada “Il SIGNORE disse a Caino: «Perché sei
irritato? e perché hai il volto abbattuto? Se agisci bene, non rialzerai il
volto? Ma se agisci male, il peccato sta spiandoti alla porta, e i suoi
desideri sono rivolti contro di te; ma tu dominalo!»” Genesi 4:6-7. Il consiglio di Dio era chiaro e
inequivocabile «domina il peccato». Caino non tenne conto del prezioso
consiglio e da li a poco si avventò sul fratello uccidendolo. Questo ci insegna
che trascurando il consiglio di Dio, a rimetterci siamo solo noi, perché Dio ci
consiglia esclusivamente per il meglio, Egli
sa ciò che è più opportuno per noi e questo perché ci conosce
profondamente.
Domanda:
ultimamente Dio ha parlato alla tua vita? Ti ha fatto capire dove stai
sbagliando? Ti ha suggerito cosa fare e cosa non fare? Non comportiamoci come
Caino che trascurò il consiglio di Dio, ma diamo ascolto alla sua parola.
Sempre in Genesi ci viene raccontata la
storia di altri due fratelli, uno di nome Esaù e l’altro di nome Giacobbe. Nel cap. 25: 27-34 ci viene riferito come
Esaù vende la sua primo genitura per un piatto di lenticchie, infatti alla pretesa
di Giacobbe egli pensò: “«Ecco, io sto
morendo; a che mi serve la primogenitura?»” Genesi 25:32. Così
facendo disprezzo le promesse che Dio aveva fatto ad Abramo suo nonno e a
Isacco suo padre, ciò gli costò la perdita agli occhi di Dio di ogni beneficio derivante
dalla primo genitura.
“che nessuno sia fornicatore, o profano, come Esaù che per una sola
pietanza vendette la sua primogenitura. Infatti sapete che anche più tardi,
quando volle ereditare la benedizione, fu respinto, sebbene la richiedesse con
lacrime, perché non ci fu ravvedimento” Ebrei 12:16-17.
Domanda:
Pensi che tra le tante promesse che Dio ha fatte, qualcuna ti riguardi?
Che
valore dai alle promesse di Dio? Un momento di disagio può scusare l’uomo che
si lascia trascinare via dalla presenza di Dio, dalle sue promesse e
raffreddare nella fede?
Nella
scala di valori che posto diamo a Dio?
Non
comportiamoci come Esaù che non apprezzo le promesse di Dio.
Nel libro dei Giudici cap. 13-16, ci viene
raccontata la storia di un altro personaggio molto famoso, Sansone. La sua
nascita ha del miracoloso, in quanto sua madre era sterile, ma un giorno un
angelo le appare dicendogli che avrebbe dato alla luce un figlio e che avrebbe
dovuto rispettare le regole del nazireato sin dalla nascita. Sappiamo che
sansone crebbe nella grazia di Dio e Egli gli diede una forza che era
eccezionale. L’unica cosa che Dio gli chiedeva era la sua fedeltà e il rispetto
del Nazireato. Sansone rispetto in parte questi doveri, in quanto venne un
giorno che rivelò a Dalila il segreto della sua forza e questo gli costò la
libertà e la sua stessa vita. Sansone aveva trascurato il dono che Dio gli
aveva fatto, aveva trascurato la santità che Dio gli richiedeva e fu trascinato
lontano dal suo popolo, nella schiavitù più infamante .
“Allora
lei gli disse: «Sansone, i Filistei ti sono addosso!» Egli, svegliatosi dal
sonno, disse: «Io ne uscirò come le altre volte, e mi libererò». Ma non sapeva
che il SIGNORE si era ritirato da lui” Giudici 16:20.
Domanda:
Pensi che Dio abbia fatto all’uomo dei bellissimi doni e che quei doni sono
anche per te?
Quanto
sono preziosi questi doni per te? Stiamo forse trascurando la cosa più
importante agli occhi di Dio, «la santità» “…
Siate dunque santi, perché io sono santo” Levitico 11:45.
CONCLUSIONE
È bello sapere che il nostro Dio
ha riservato per tutti noi la salvezza eterna, ma questo non deve farci
abbassare la guardia, anzi come dice al v.1 “…
bisogna che ci applichiamo ancora di più alle cose udite”, C’è bisogno di
maggior attenzione nell’udire il consiglio della parola di Dio, c’è bisogno di
maggior apprezzamento per quanto Dio ci ha promesso, c’è bisogno di una
maggiore stima e interesse per il dono che Dio ha messo a nostra disposizione.
A Dio sia la lode.
ACETO
GIACOMO