lunedì 21 maggio 2012

Una così grande salvezza Ebrei 2:1-4

            

 “Perciò bisogna che ci applichiamo ancora di più alle cose udite, per timore di essere trascinati lontano da esse.
Infatti, se la parola pronunziata per mezzo di angeli si dimostrò ferma e ogni trasgressione e disubbidienza ricevette una giusta retribuzione, come scamperemo noi se trascuriamo una così grande salvezza? Questa, dopo essere stata annunziata prima dal Signore, ci è stata poi confermata da quelli che lo avevano udito, mentre Dio stesso aggiungeva la sua testimonianza alla loro con segni e prodigi, con opere potenti di ogni genere e con doni dello Spirito Santo, secondo la sua volontà”.

     Come sicuramente sappiamo e come il testo stesso ci rivela, il nostro Dio è l’autore della salvezza dell’uomo peccatore, rimedio che ha annunziato aggiungendo segni e prodigi e accompagnando la testimonianza con opere potenti e con i doni dello Spirito Santo. Ecco perché è importante non trascurare “..una così grande salvezza”. Non trascurare vuol dire: “bisogna che ci applichiamo ancora di più alle cose udite” e ancora non “essere trascinati lontano da esse”. Nella Bibbia ci sono degli esempi di uomini che pur conoscendo Dio, hanno trascurato Dio e ciò che lo concerne e poi ne hanno pagato amaramente lo scotto.

  1.                        CAINO Trascurare il consiglio di Dio.

    In Genesi ci viene raccontata la storia di due fratelli, uno si chiamava Abele e l’altro Caino, la storia ci dice che ambedue offrirono al Signore, Caino offrì i frutti della terra mentre Abele offrì dei primogeniti del suo gregge e il loro grasso. Dio, continua il racconto, guardò con favore l’offerta di Abele mentre non guardò con favore quella di Caino, ciò non gli fece molto piacere e, dice la scrittura, ne fu molto irritato e il suo viso fu abbattuto. Dio interviene subito, perché vede istantaneamente il dramma che sta per consumarsi e dice qualcosa a Caino che avrebbe potuto metterlo sulla buona strada  “Il SIGNORE disse a Caino: «Perché sei irritato? e perché hai il volto abbattuto? Se agisci bene, non rialzerai il volto? Ma se agisci male, il peccato sta spiandoti alla porta, e i suoi desideri sono rivolti contro di te; ma tu dominalo!»” Genesi 4:6-7. Il consiglio di Dio era chiaro e inequivocabile «domina il peccato». Caino non tenne conto del prezioso consiglio e da li a poco si avventò sul fratello uccidendolo. Questo ci insegna che trascurando il consiglio di Dio, a rimetterci siamo solo noi, perché Dio ci consiglia esclusivamente per il meglio, Egli  sa ciò che è più opportuno per noi e questo perché ci conosce profondamente.
Domanda: ultimamente Dio ha parlato alla tua vita? Ti ha fatto capire dove stai sbagliando? Ti ha suggerito cosa fare e cosa non fare? Non comportiamoci come Caino che trascurò il consiglio di Dio, ma diamo ascolto alla sua parola.

  2.     ESAU’ – Trascurare le promesse di Dio.

    Sempre in Genesi ci viene raccontata la storia di altri due fratelli, uno di nome Esaù e l’altro di nome Giacobbe.  Nel cap. 25: 27-34 ci viene riferito come Esaù vende la sua primo genitura per un piatto di lenticchie, infatti alla pretesa di Giacobbe egli pensò: “«Ecco, io sto morendo; a che mi serve la primogenitura?»” Genesi 25:32.  Così facendo disprezzo le promesse che Dio aveva fatto ad Abramo suo nonno e a Isacco suo padre, ciò gli costò la perdita agli occhi di Dio di ogni beneficio derivante dalla primo genitura.
che nessuno sia fornicatore, o profano, come Esaù che per una sola pietanza vendette la sua primogenitura. Infatti sapete che anche più tardi, quando volle ereditare la benedizione, fu respinto, sebbene la richiedesse con lacrime, perché non ci fu ravvedimento”  Ebrei 12:16-17.
Domanda: Pensi che tra le tante promesse che Dio ha fatte, qualcuna ti riguardi?
Che valore dai alle promesse di Dio? Un momento di disagio può scusare l’uomo che si lascia trascinare via dalla presenza di Dio, dalle sue promesse e raffreddare nella fede?
Nella scala di valori che posto diamo a Dio?
Non comportiamoci come Esaù che non apprezzo le promesse di Dio.

 3.        SANSONE Trascurare il dono di Dio.

    Nel libro dei Giudici cap. 13-16, ci viene raccontata la storia di un altro personaggio molto famoso, Sansone. La sua nascita ha del miracoloso, in quanto sua madre era sterile, ma un giorno un angelo le appare dicendogli che avrebbe dato alla luce un figlio e che avrebbe dovuto rispettare le regole del nazireato sin dalla nascita. Sappiamo che sansone crebbe nella grazia di Dio e Egli gli diede una forza che era eccezionale. L’unica cosa che Dio gli chiedeva era la sua fedeltà e il rispetto del Nazireato. Sansone rispetto in parte questi doveri, in quanto venne un giorno che rivelò a Dalila il segreto della sua forza e questo gli costò la libertà e la sua stessa vita. Sansone aveva trascurato il dono che Dio gli aveva fatto, aveva trascurato la santità che Dio gli richiedeva e fu trascinato lontano dal suo popolo, nella schiavitù più infamante .
“Allora lei gli disse: «Sansone, i Filistei ti sono addosso!» Egli, svegliatosi dal sonno, disse: «Io ne uscirò come le altre volte, e mi libererò». Ma non sapeva che il SIGNORE si era ritirato da lui” Giudici 16:20.
Domanda: Pensi che Dio abbia fatto all’uomo dei bellissimi doni e che quei doni sono anche per te?
Quanto sono preziosi questi doni per te? Stiamo forse trascurando la cosa più importante agli occhi di Dio, «la santità» “… Siate dunque santi, perché io sono santo” Levitico 11:45.

CONCLUSIONE
È bello sapere che il nostro Dio ha riservato per tutti noi la salvezza eterna, ma questo non deve farci abbassare la guardia, anzi come dice al v.1 “… bisogna che ci applichiamo ancora di più alle cose udite”, C’è bisogno di maggior attenzione nell’udire il consiglio della parola di Dio, c’è bisogno di maggior apprezzamento per quanto Dio ci ha promesso, c’è bisogno di una maggiore stima e interesse per il dono che Dio ha messo a nostra disposizione.

A Dio sia la lode.


                                                                               ACETO GIACOMO