domenica 18 settembre 2011

..e mi abbandonai completamente a Lui

Io non sono sempre stata fedele verso il Signore, ma Lui lo e’ sempre stato verso di me!

ero certa che il Signore sarebbe intervenuto, e mi abbandonai completamente a Lui

Mi chiamo Jole e ho 52 anni. Ne avevo 6 quando iniziai a frequentare la scuola domenicale nella Chiesa Evangelica ADI di Milano.
Non ho molti ricordi di quel periodo, anche se uno e’ rimasto impresso nella mia mente, quello della sera in cui pregando con altri fratelli ricevetti il dono dello Spirito Santo (NdR: lo stesso che fu ricevuto dai discepoli di Gesù a Pentecoste).
Fino all’età di 14 anni ho continuato a frequentare la comunità, ma poi mi sono fatta attrarre dalle offerte di questo mondo, che per me non ha avuto in serbo nulla di buono.
Ho smesso di frequentare la chiesa, anche se non facevo nulla di male perché non ho mai dimenticato il timor di Dio.
Ho sempre sentito di appartenere al Signore, ma non volevo avere più l’impegno della frequenza domenicale.
A 18 anni sono stata colpita da un virus che, a detta di tutti i professori consultati, mi avrebbe portato alla cecità. Eravamo disperati. Ero consapevole che solo il Signore sarebbe potuto intervenire, e chiesi ai miei genitori di chiamare il pastore perché pregasse per me.
Ricordo che appena entrò mi chiese: "Credi che il Signore può guarirti?" e io risposi "Sì" con convinzione. Durante la preghiera ero certa che il Signore sarebbe intervenuto, e ...

Dio può tutto...

Dio può tutto, ma non costringe l'uomo ad amarlo.
Paolo Evdokimou

MORTE E VITA

Che cosa è la vostra vita? Siete un vapore che appare per un istante e poi svanisce. Giacomo 4:14

Chi fa la volontà di Dio rimane in eterno. 1 Giovanni 2:17

Quando si considera la straordinaria comples­sità del corpo umano, si è meravigliati da tanta ingegnosità e intelligenza di Colui che l'ha for­mato. E dire che ne conosciamo solo una pic­cola parte. Eppure, questa cosa meravigliosa, questo meccanismo così perfetto, è ineluttabilmente destinato a morire. È difficile spiega­re perché l'uomo invecchia e muore, ma la Bibbia ci dice che la sentenza di morte pesa su di lui da quando ha voltato le spalle al suo Creatore.
Dio ama gli esseri umani che ha creato. Per questo motivo "ha mandato il suo Figlio unige­nito nel mondo, affinché, per mezzo di lui, vivessimo" (1 Giovanni 4:9). E stato necessario che Gesù Cristo morisse "per i nostri peccati", per cancellarli per sempre e per darci la vita, la vita eterna. Egli si è lasciato inchiodare sulla croce dagli uomini e lì si è offerto in sacrificio a Dio. Non c'è dono più grande di quello di dare la propria vita per chi si ama (Giovanni 15:13). Questo ha fatto Gesù!
Davanti al problema della vita e della morte, è utile fermarsi qualche istante ai piedi della croce per meditare con serietà e raccoglimen­to. È lì che ognuno capirà il valore che ha la sua vita agli occhi di Dio; non è un semplice soffio che presto o tardi svanirà secondo il capriccio del caso, ma è un dono che ha un valore infini­to per il nostro Creatore. Infatti è solo in que­sta breve vita che ognuno di noi può decidere il proprio avvenire eterno, accettando o rifiu­tando la salvezza che ancora oggi Dio ci offre in Cristo. Guai a perdere l'occasione!

edizioni il messaggero cristiano - www.messaggerocristiano.it