domenica 21 agosto 2011

APRI I MIEI OCCHI SIGNORE

E' bello avere la certezza che un giorno potremo vedere il nostro Signore.


IL TEMPO....


Il tempo è la cosa più preziosa che un uomo possa spendere.






Gesù quindi disse loro: «Il mio tempo non è ancora venuto; il vostro tempo, invece, è sempre pronto
.Giovanni 7:6 

LA PAROLA DI DIO


Varietà dei doni spirituali  1Corinzi 12:1-11

Circa i doni spirituali, fratelli, non voglio che siate nell'ignoranza.
 Voi sapete che quando eravate pagani eravate trascinati dietro agli idoli muti secondo come vi si conduceva.
 Perciò vi faccio sapere che nessuno, parlando per lo Spirito di Dio, dice: «Gesù è anatema!» e nessuno può dire: «Gesù è il Signore!» se non per lo Spirito Santo.

 Ora vi è diversità di carismi, ma vi è un medesimo Spirito.
 Vi è diversità di ministeri, ma non v'è che un medesimo Signore.
 Vi è varietà di operazioni, ma non vi è che un medesimo Dio, il quale opera tutte le cose in tutti.

 Ora a ciascuno è data la manifestazione dello Spirito per il bene comune.
 Infatti, a uno è data, mediante lo Spirito, parola di sapienza; a un altro parola di conoscenza, secondo il medesimo Spirito;
 a un altro, fede, mediante il medesimo Spirito; a un altro, carismi di guarigione, per mezzo del medesimo Spirito;
 a un altro, potenza di operare miracoli; a un altro, profezia; a un altro, il discernimento degli spiriti; a un altro, diversità di lingue e a un altro, l'interpretazione delle lingue;
 ma tutte queste cose le opera quell'unico e medesimo Spirito, distribuendo i doni a ciascuno in particolare come vuole.

L’IDOLO



La Parola di Dio non è soltanto un nutrimento spirituale, ma è anche la Luce divina che illumina fedelmente il cammino che dobbiamo seguire. Nel­la Bibbia troviamo la soluzione di ogni nostro problema e di ogni nostra dif­ficoltà. L'esempio che segue ce ne dà una conferma.
Un giovane svedese entrò un giorno in una sala dove si teneva una riu­nione di risveglio e, convinto della ve­racità del messaggio del Vangelo, pre­se la decisione di accettare Cristo co­me suo Salvatore personale. Il pastore pregò per lui e lui, a sua volta, in­vocò il nome del Signore, confessando i suoi peccati. Ritornò a casa col cuo­re ricolmo di gioia e con la certezza d'aver trovato in Cristo perdono e vita nuova.

LE TORRI GEMELLE

L'azione della potente mano di Dio in mezzo ad una grande tragedia
Per Stanley Praimnath, responsabile delta Scuola Domenicale della chiesa Bethel delle Assemblee di Dio di Elmont, a Long Island negli Stati Uniti, il giorno di martedì 11 settembre 2001 iniziava come ogni altro dopo aver pregato prima di uscire di casa, si era diretto al lavoro. Il viaggio da casa al Trade Center, con la metropolitana, era stato lo stesso di ogni mattina, eppure, quel giorno, avrebbe visto la mano di Dio risparmiare la sua vita.

LA RISURREZIONE


Come mai alcuni tra voi dicono che non c'è risurrezione dei morti? I Corinzi 15:12
Cristo è stato risuscitato dai morti. I Corinzi 15:20

LA RISURREZIONE 
Atti 17:16-34
L’apostolo Paolo predicava agli Ateniesi, sulla collina dell'Areopago dove l'avevano condotto gli epicurei e gli stoici, incuriositi dai suoi ragionamenti. Alcuni di loro pensavano che portasse divinità straniere, perché annunciava "Gesù e la risurrezione".
Paolo spiegò loro quanto fosse irragionevole rappresentare la divinità con idoli, e parla del Dio che ha creato i inondi, del Signore del cielo e della terra che ha tratto gli uomini "da uno solo" e li ha posti sulla terra perché lo cercas­sero. Poi disse: "Dio comanda agli uomini che tutti, in ogni luogo, si ravvedano, perché ha fis­sato un giorno, nel quale giudicherà il mondo con giustizia per mezzo dell'Uomo (Gesù Cri­sto) che egli ha stabilito, e ne ha dato sicura prova a tutti, risuscitandolo dai morti".
Questa frase urtò quei filosofi che erano dei saggi, ma non conoscevano il vero Dio. Molti, come Socrate, credono all'immortalità del­l'anima; ma non appena sentono parlare della risurrezione dei corpi, incominciano a beffar­si. In fondo, l'idea di essere immortale dovreb­be lusingare, ma il pensiero che dai resti di un cadavere ne esca un essere vivente, è inaccet­tabile per la ragione umana. Infatti, solo Dio può fare un'opera simile, e l'orgoglio umano insorge contro l'onnipotenza di Dio. Ma se è Dio che comanda, chi avrà l'ultima parola?


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