mercoledì 20 novembre 2013

PERCHÉ INVESTIGARE?

"Voi investigate le Scritture eppure non volete venire a me per aver la vita!" (Giovanni 5:39, 40)
   


Un giovane studente, appassionato di astronomia, ricevette in dono dal padre un telescopio piuttosto costoso. Il ragazzo, ferrato anche in studi di ottica, lo trovò a dir poco affascinante.
Lo prese e cominciò a esaminarlo, smontando, una ad una, le lenti che lo componevano. Fece dei calcoli minuziosi sul punto focale del telescopio e finì per essere così assorbito dalla conoscenza tecnica dì quello strumento che non ebbe mai modo di puntarlo verso le stelle.
La stessa cosa può accadere nello studio della Parola di Dio. Possiamo analizzarla e classificarla, ma perdendo di vista lo scopo primario per cui essa deve far luce nella nostra vita. L'apprendimento e la verifica storica dei fatti, dei luoghi e delle vicende narrati deve essere strumentale alla ben più elevata mira cui vuole volgerci il messaggio dell'Evangelo, cioè la reden­zione eterna dell'anima e la comunione quotidiana con Dio. Leggere senza considerare lo scopo per cui Dio ci ha donato le Scritture ispirate, porta a una conoscenza che gonfia, ma non edifica. L'apostolo Paolo bramava approfondire l'eccellenza della conoscenza di Cristo Gesù (cfr. Filippesi 3:8, 10). Ecco perché dovremmo investigare le Scritture.


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