sabato 7 gennaio 2012

IL VECCHIO MOBILE


Dalla pianta del piede fino alla testa non c'è nulla di sano in esso. Isaia 1:6

Così parla il SIGNORE... "Io, io, sono colui che per amor di me stesso can­cello le tue trasgressioni e non mi ricorderò più dei tuoi peccati". Isaia 43:16, 25

In un angolo di una stanza c'era un vecchio mobile annerito. Un giorno decidemmo di restaurarlo. Una prima pulizia delle superfici fece apparire delle macchie; dopo un secondo passaggio ne apparvero altre; insomma, per poter applicare, con buoni risultati, una nuova
vernice fu necessario asportare completamente quella esistente e riportare le superfici al legno originale.
I peccati che abbiamo commesso contro Dio sono come delle macchie che si sono accumu­late, giorno dopo giorno, le une sopra le altre, tanto che Dio ci vede completamente "sporchi". Come fare per eliminare tutta questa sporcizia? La "vernice" dell'educazione, della cultura e delle conoscenze non può cancellare quelle macchie agli occhi di Dio.
Dio, nel suo amore ci ha dato una soluzione. Colui che si riconosce peccatore è ripulito e completamente trasformato grazie all'opera di Gesù sulla croce, perché "il sangue di Gesù, suo Figlio, ci purifica da ogni peccato" (1 Giovanni 1:7).
I nostri peccati sono cancellati attraverso "il bagno della rigenerazione" (Tito 3:5); diventia­mo così "una nuova creatura"; le cose vecchie sono passate, "sono diventate nuove" (2 Corinzi 5:17).
Dopo che abbiamo creduto, possiamo ancora peccare? Purtroppo sì, se lasciamo agire in noi la nostra "vecchia natura"; ma con l'aiuto del Signore potremo vivere "in novità di vita" (Romani 6:4), amando e servendo Dio. Così saremo dei veri testimoni della sua grazia, e rifletteremo intorno a noi la sua luce.

edizioni il messaggero cristiano - www.messaggerocristianolt