mercoledì 12 ottobre 2011

HO CERCATO IL SIGNORE


RETTITUDINE O DOPPIEZZA

Il SIGNORE ama la giustizia. Salmo 37:28

L'amore sia senza ipocrisia. Aborrite il male e attenetevi fermamente al bene. Romani 12:9

Il vostro sì, sia sì, e il vostro no, sia no. Giacomo 5:12

L'ipocrisia è manifestare dei sentimenti o inten­zioni diverse da quelle reali, in certi casi per trar­ne un profitto a discapito degli altri. Questo com­portamento, contrario alla rettitudine e all'onestà, è severamente condannato dalla Bibbia (Salmo 12:2). Possiamo ingannare coloro che ci stanno intorno, possiamo anche ingannare noi stessi, ma non possiamo ingannare Dio che sa e vede tutto. "Non v'è nessuna creatura che possa nascondersi davanti a lui; ma tutte le cose sono nude e scoperte davanti agli occhi di colui al quale dobbiamo render conto" (Ebrei 4:13). Ben­ché nella società attuale, la differenza tra ciò che è vero e ciò che è falso sia sempre più banalizza­ta, il credente, più di chiunque altro, è invitato ad evitare categoricamente ogni ipocrisia o finzione.
I nostri comportamenti non dovrebbero essere ambigui e lontani dalla rettitudine di cuore che dovrebbe caratterizzarci. Se i nostri discorsi sono in contrasto con gli insegnamenti che ci ha dato il Signore Gesù, noi manchiamo di rettitudine; lo stesso vale se le nostre azioni non sono coerenti con ciò che diciamo. Tutti si aspettano che un figlio di Dio sia sempre coerente con ciò che professa, quindi dobbiamo, con sincerità, chiederci che idea si fanno le persone che ci stanno intorno, vedendo il nostro modo di vivere. Se amiamo il Signore, avremo il desiderio dì essergli fedeli, e questo sarà visibile. L' Evangelo percepito attra­verso la vita dei credenti è spesso una testimo­nianza più convincente dì tanti bei discorsi.

edizioni il messaggero cristiano - www.messaggerocristiano.it

Abbiamo tutti la nostra bici da montagna?...


Si parla spesso che andare a piedi fa bene alla salute e soprattutto al colesterolo ma non per il Credente (metaforicamente) ed è bene che si dissoci e presto.
Oltre al telaio (che tratteremo alla fine) la bici è chiamata tale perché ha due ruote che in gergo tecnico si chiamano: quella anteriore si dice "ruota direzionale " e quella posteriore "ruota motrice ".
La ruota anteriore, infatti, è comandata da un manubrio necessario per la direzione che si desidera prendere, mentre la posteriore, comandata da una catena, pedalando veniamo spinti in avanti.
Alla luce della Parola di Dio, la bici ha un grande valore che il Credente non può esimersi d'averla altrimenti non sarebbe tale. 

Proviamo a focalizzare il concetto:
- Ruota direzionale.
La Bibbia, perché il Credente non si perda nei meandri della vita e dei piaceri effimeri, ci esorta a non discostarci dalla Bibbia stessa tant'è che nel libro di Giosuè 1:8,9 leggiamo: "Questo libro della legge non si diparte mai dalla tua bocca, ma meditalo giorno e notte, avendo cura di mettere in pratica tutto ciò che v'è scritto, poiché allora riuscirai in tutte le tue imprese, allora prospererai... "
Nel Salmo 119:105 si legge: "La tua parola è una lampada al mio piè ed una luce sul mio sentiero. "
Si evince che da noi non sapremmo cosa fare e che direzione prendere ma Dio,