lunedì 5 settembre 2011

LA CROCE DI GESÙ CRISTO

Quelli che senza motivo mi sono nemi­ci sono forti, quelli che m'odiano a torto si sono moltiplicati. Anche quelli che mi rendono male per bene sono miei avversari, perché seguo il bene. O SIGNORE, non abbandonarmi; Dio mio, non allontanarti da me! Salmo 38:19-21

La croce rizzata sul monte Golgota, su cui Gesù è stato crocifisso, è il luogo dove è stato regolato il problema del bene e del male, il centro di tutta la storia morale del mondo. Davanti alla croce, ognuno è messo alla prova. È l'unico avvenimen­to della storia del mondo che coinvolge ogni persona, senza scappatoia possibile. Rivediamo bre­vemente la scena.

LA PAROLA DI DIO

La conversione di Saulo   Atti 9:1-22

Saulo, sempre spirante minacce e stragi contro i discepoli del Signore, si presentò al sommo sacerdote,
 e gli chiese delle lettere per le sinagoghe di Damasco affinché, se avesse trovato dei seguaci della Via, uomini e donne, li potesse condurre legati a Gerusalemme.

 E durante il viaggio, mentre si avvicinava a Damasco, avvenne che, d'improvviso, sfolgorò intorno a lui una luce dal cielo
 e, caduto in terra, udì una voce che gli diceva: «Saulo, Saulo, perché mi perseguiti?»
 Egli domandò: «Chi sei, Signore?» E il Signore: «Io sono Gesù, che tu perseguiti. [Ti è duro recalcitrare contro il pungolo.
 Egli, tutto tremante e spaventato, disse: Signore, che vuoi che io faccia? Il Signore gli disse:] Àlzati, entra nella città e ti sarà detto ciò che devi fare».
 Gli uomini che facevano il viaggio con lui rimasero stupiti,

MORTO TORNA ALLA VITA

 Ecco la storia di Frank Breido, un tedesco di Osnabrück che è morto alcuni brevi istanti di leucemia nel 1992 e poco dopo è uscito completamente guarito dall’ospedale con stupore dei medici della clinica universitaria di Essen nella Ruhr. Il caso è perfettamente documentato: unico commento di un professore di medicina miscredente: “si, è vero che essere circondato da pensieri positivi aiuta alla guarigione…” Siccome mi chiedono sempre quello che faccio, perché viaggio tanto e perché se ne parla nei media, vorrei rievocare questa parte della mia storia medica. L’ho vissuta così e credo in un DIO vivente. Certo, la storia della mia vita è eccitante quanto un titolo di film. Nondimeno ciò descrive difficilmente quello che ho veramente sperimentato. Trovereste voi le parole adeguate descrivendo la vostra morte, oppure ancora vivi, vedervi marcire per poi poter gettare uno sguardo nell’aldilà dopo aver lasciato il vostro corpo? Che cosa si può esprimere quando tante persone lottano per la vostra vita? E c’è anche questa straordinaria donna… mia madre. Mi sentivo male, come atterrato: tosse, raffreddore, dolori nella gamba destra. “Che brutto aspetto!” aveva esclamato la mia dottoressa spaventata. Fece un prelievo di sangue. Il 20 gennaio 1992, quando venni per i risultati, mi disse con uno sguardo di compassione:

Lascia scegliere a Dio


Lasci che Dio scelga per te, sarà la decisione giusta. 

Lasci che Dio ti guidi, sarà la direzione esatta. 

Lasci che Dio progetti per te, sarà nel tempismo opportuno. 

Lasci che Dio misuri per te, sarà la porzione corretta. 

Lasci che Dio ti aiuti, sarà la cura adatta. 

Lasci che Dio t'istruisca, sarà l'insegnamento retto. 

Lasci che Dio ti prepari, sarà l'addestramento idoneo. 

Lasci che Dio ti consigli, sarà la prospettiva proporzionata. 

Lasci che Dio lotti per te, sarà la vittoria sicura. 

Lasci che Dio lavori in te, sarà il risultato ammirevole 
 
- Roy Lessin, 

RIGENERATI PER GENERARE di DAWSON TROTMAN


LA PREGHIERA SI ESTENDE.
Verso la quarta settimana dissi : « Dick, saresti disposto a pregare che Iddio voglia servirsi di noi in ogni stato degli Stati Uniti? ».
« Certo, è una cosa grande », disse Dick.
Perciò facemmo una lista dei 48 stati e pregammo. Mattina dopo mattina in queste piccole riunioni di preghiera leg­gevamo la nostra lista di preghiera e chiedevamo a Dio di usare noi e gli altri giovani nello stato di Washington. Ore­gon, California e in tutti gli altri stati dell'Unione. Cinque settimane passaro­no e non perdemmo neanche una matti­na. Ci incontravamo alle quattro del mattino la Domenica e spendevamo tre ore in preghiera. Durante la sesta setti­mana il Signore mise nel nostro cuore ....

SANTA CONSAPEVOLEZZA


"So in chi ho creduto, e sono convinto che egli ha il potere di custodire il mio deposito fino a quel giorno" [II Timoteo 1:12]

Che cosa voleva dire, per Paolo, credere in Cri­sto Gesù? Principalmente sicurezza, una cer­tezza che gli dava forza nella sofferenza. L'apo­stolo era ristorato dalla consapevolezza di sapere chi era Colui al quale aveva dedicato la sua vita. Questa consapevolezza, senz'alcun imbarazzo per le persecuzioni, gli conferiva la fie­rezza nel sapere di combattere per la causa di Cristo.