lunedì 5 settembre 2011

LA CROCE DI GESÙ CRISTO

Quelli che senza motivo mi sono nemi­ci sono forti, quelli che m'odiano a torto si sono moltiplicati. Anche quelli che mi rendono male per bene sono miei avversari, perché seguo il bene. O SIGNORE, non abbandonarmi; Dio mio, non allontanarti da me! Salmo 38:19-21

La croce rizzata sul monte Golgota, su cui Gesù è stato crocifisso, è il luogo dove è stato regolato il problema del bene e del male, il centro di tutta la storia morale del mondo. Davanti alla croce, ognuno è messo alla prova. È l'unico avvenimen­to della storia del mondo che coinvolge ogni persona, senza scappatoia possibile. Rivediamo bre­vemente la scena.

Pilato, governatore romano, occupa il seggio del­l'autorità civile. Ma dal seggio dove dovrebbe trovarsi la giustizia egli condanna ingiustamente colui che egli stesso ha riconosciuto essere un "giusto" (Matteo 27:24). Ha persino detto: "Non trovo nessuna colpa in quest'uomo" (Luca 23:4), eppure ha consegnato Gesù ai soldati che si sono accaniti contro di lui (Matteo 27:27-31).
I sacerdoti giudei cercano false testimonianze e la folla che li circonda condivide i loro sentimen­ti, alzando la voce contro Colui che aveva fatto loro solamente del bene.
Quelli che passano sulla strada lo ingiuriano, dando libero corso al loro odio senza motivo. E i discepoli, che gli erano stati tanto vicini e quindi così tanto privilegiati, lo abbandonano nell'ora del pericolo e lo lasciano solo.
Giuda, uno dei dodici discepoli, lo aveva tradito; e alla fine, vedendo le conseguenze del suo atto, si suicida.
Ma la grandezza di Gesù e il suo amore risplen­dono in quei momenti terribili. Sulla croce, Gesù prega: "Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno" (Luca 23:34)!
Mentre le potenze del male si alleano contro l'unico giusto, sulla croce l'Uomo Cristo Gesù risplende di un'incomparabile bellezza mora­le. Che misericordia verso i suoi nemici, che
dignità sotto le loro ingiurie, che sollecitudine verso il brigante pentito, quanto amore quan­do parla per l'ultima volta a Maria sua madre! È lì, sulla croce, che Gesù compie pienamente la missione affidatagli da Dio. È lì che paga per í peccati di tutti coloro che credono, consen­tendo a Dio di perdonarli. Gesù è il Vincitore. I piani di Dio trovano in Lui il loro pieno compi­mento.
In pieno mezzogiorno le tenebre coprono la terra. Dio accetta che il suo amato Figlio sia la vittima espiatoria, ed esercita il suo giudizio su di lui. Gesù si è caricato dei nostri peccati e deve subire un castigo senza attenuanti. Quando muore, il velo del tempio sí strappa dall'alto al basso, a significare che l'accesso a Dio era ormai possibile. Il brigante crocifisso accanto al SIGNORE riceve la promessa del para­diso, in quello stesso giorno! Gesù risusciterà, a riprova della piena soddisfazione che Dio ha trovato nella sua opera espiatoria.
Voi, lettori, avete accettato Gesù Cristo e il suo sacrificio? Gli avete creduto? Potete dire che i vostri peccati sono stati cancellati dal suo san­gue e che ora siete in pace con Dio?
Forse non lo sapete, oppure non vi interessa... ma può esservi assicurato un posto in paradi­so, in quel luogo di eterna felicità. Gesù l'ha acquistato per voi al prezzo della sua vita, ed ora vi invita ad appropriarvene.
Le sue mani che ve lo offrono portano i segni delle ferite dei chiodi, di quando è stato crocifisso sulla collina del Golgota. Forse sapete, per averlo letto nel Vangelo, che Gesù sì è conse­gnato volontariamente ai soldati venuti per arrestarlo, perché era sceso dal cielo per salva­re me e voi.
Considerate la sua sofferenza: è stato frustato, umiliato, crocifisso dagli uomini, e ha dato la propria vita. Quando questo è avvenuto, sape­va che sareste venuti al mondo e che avreste avuto bisogno di lui. Guardate le sue mani e il suo costato forati, dai quali è sgorgato il suo sangue, e capirete che non c'è niente da aggiungere a quest'opera dì salvezza; Gesù Cristo dà il perdono e la vita a chi lo accoglie come proprio Salvatore. La vostra anima è guarita grazie alle sue sofferenze, alla sua con­danna, all'abbandono da lui subito da parte di Dio. I vostri peccati sono espiati. Credendo in Gesù siete posti, nei confronti di Dio, nella posizione di figli, per sempre!
"Noi siamo stati santificati, mediante l'offerta del corpo di Gesù Cristo fatta una volta per sempre" (Ebrei 10:10).
Il paradiso vi è stato acquistato a questo prez­zo. Ci volete entrare?

edizioni il messaggero cristiano - www.messaggerocristiano.it

Nessun commento:

Posta un commento