lunedì 6 agosto 2012

Un sobbalzo e la tua vita può finire.....


“Tirami fuori dal pantano, perché non vi affondi, e fa' che sia liberato da quelli che mi odiano e dalle acque profonde. Non mi sommerga la corrente delle acque, non m'inghiottisca l'abisso, non chiuda il pozzo la sua bocca su di me'”    (Salmo 69:14-15)


ARIA PAZIENZA E FEDE
Il lavoro era difficile e pericoloso, ma José Galvan, di quarantanove anni e padre di tre figli, era abitua­to a farlo e non aveva paura. Infatti erano ormai venti anni che lavorava come palombaro sulle coste
del Venezuela. Quel giorno José era sceso ventisei metri sotto la superficie dell'acqua per rinforzare i cavi di appoggio di un immenso tubo di cemento, quando improvvisamente ì cavi cedettero ed il tubo, che pesava circa venti tonnellate, colpì il casco di ferro di Galvàn affondando quest'ultimo negli abis­si. Questo casco non proteggeva solo la testa dal palombaro, ma anche í tubi dì gomma, che somministravano l'ossigeno vitale per Galvàn. José Galvàn non poteva muoversi. Era intrappolato, completamente indifeso ed immobile, nella profon­dità dell'oceano. Quasi immediatamente cominciò l'operazione di salvataggio. Passarono tre ore prima che Galvàn fosse liberato e portato in superficie. Quando Galvàn raccontò quello che aveva conti­buito a salvargli la vita, disse: "Ho chiesto a Dio che non mi mancasse aria, pazienza e fede." È difficile concepire una situazione più esasperante di questa. Che cosa possiamo fare quando ogni speranza è sva­nita? Pregare e chiedere a Dio fede e fiducia, pazienza, come fece Galvan per riuscire a respirare anche nei momenti più difficili. E, quando meno ce lo aspettiamo, se non perdiamo la fede, Dio ci farà trovare sulla nostra strada la soluzione. Non perdiamo mai la fede.
Cristo aspetta che ci rivolgiamo a Lui, perché vuole rialzarci dall' abisso dei nostri problemi.


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