“Tirami fuori dal
pantano, perché non vi affondi, e fa' che sia liberato da quelli che mi odiano
e dalle acque profonde. Non mi sommerga la corrente delle acque, non m'inghiottisca
l'abisso, non chiuda il pozzo la sua bocca su di me'” (Salmo 69:14-15)
ARIA PAZIENZA E FEDE
Il lavoro era difficile e pericoloso, ma José Galvan, di
quarantanove anni e padre di tre figli, era abituato a farlo e non aveva
paura. Infatti erano ormai venti anni che lavorava come palombaro sulle coste
del Venezuela. Quel giorno José era sceso ventisei metri
sotto la superficie dell'acqua per rinforzare i cavi di appoggio di un immenso
tubo di cemento, quando improvvisamente ì cavi cedettero ed il tubo, che pesava
circa venti tonnellate, colpì il casco di ferro di Galvàn affondando
quest'ultimo negli abissi. Questo casco non proteggeva solo la testa dal
palombaro, ma anche í tubi dì gomma, che somministravano l'ossigeno vitale per
Galvàn. José Galvàn non poteva muoversi. Era intrappolato, completamente
indifeso ed immobile, nella profondità dell'oceano. Quasi immediatamente
cominciò l'operazione di salvataggio. Passarono tre ore prima che Galvàn fosse
liberato e portato in superficie. Quando Galvàn raccontò quello che aveva contibuito
a salvargli la vita, disse: "Ho chiesto a Dio che non mi mancasse aria,
pazienza e fede." È difficile concepire una situazione più esasperante di
questa. Che cosa possiamo fare quando ogni speranza è svanita? Pregare e
chiedere a Dio fede e fiducia, pazienza, come fece Galvan per riuscire a
respirare anche nei momenti più difficili. E, quando meno ce lo aspettiamo, se
non perdiamo la fede, Dio ci farà trovare sulla nostra strada la soluzione. Non
perdiamo mai la fede.
Cristo aspetta che ci rivolgiamo a Lui, perché vuole
rialzarci dall' abisso dei nostri problemi.
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