sabato 9 agosto 2014

PREGHIERE ESAUDITE



Mio nonno era un uomo di grande moralità ma non vedeva l’utilità di abbracciare la fede cristiana. Mia nonna invece, che era una fervente credente, stimava di dover dare sempre il primo posto a Dio. 
Suo marito le diceva: “Sono un buon padre di famiglia, provvedo a soddisfare ogni vostro bisogno, pago le mie fatture e le tasse e sono onesto nelle mie relazioni. Non chiedermi di più”. Ma sua moglie gli rispondeva: “Sei sicuramente un bravo uomo, è vero, ma non basta. Devi dare il tuo cuore a Dio”. 
Ella non cercò mai di imporre la propria fede a suo marito, né gli mancò di rispetto. 
Ebbe la gioia di condurre i suoi figli a Gesù Cristo e, in modo discreto, pregò per quarant’anni per l’uomo che amava. Poi, a 69 anni, mio nonno ebbe un ictus e sua figlia, entrando nella sua camera, vide che aveva gli occhi pieni di lacrime. Nessuno lo aveva mai visto piangere. “Papà, che cosa c’è?” gli domandò. “Mia cara” le rispose “vai a chiamare tua madre”. 
Quando sua moglie arrivò le disse: “So che sto per morire e vedo tutto così buio, non vi è via d’uscita. Ho vissuto tutta la mia vita passando accanto alla sola cosa importante. Vuoi pregare per me?”. “Ma certo che voglio pregare per te” esclamò mia nonna. In ginocchio, al capezzale di mio nonno, ricevette la risposta ai suoi quarant’anni di preghiera. Mio nonno diede il suo cuore a Dio quel giorno stesso e, prima di morire, egli si espresse in questi termini: “Ora vedo una via che mi permette di attraversare l’oscurità”.

tratto da -http://adinapolifuorigrotta.it/Si%20racconta.html-