COME MAI TU CHE SEI GIUDEO …
La domanda della donna scaturisce dalla sorpresa che ha quando Gesù le chiede un po’ di acqua per dissetarsi: «Dammi da bere» , e in effetti non sembra tanto fuori luogo considerando che le relazioni tra Giudei e Samaritani non erano delle migliori, la stessa scrittura ci svela che le relazioni tra di loro erano inesistenti o sarebbe meglio dire che i Giudei non avevano nessuna relazione con i Samaritani proprio a causa di punti di vista diversi su Dio e come servirlo, «Come mai tu che sei Giudeo chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?». Ancora oggi, alla stessa stregua di quella donna, tanti oggi si pongono domande simili, come mai Gesù viene a chiedere proprio a me qualcosa, come mai mi sta rivolgendo la sua attenzione? La risposta che Gesù da alla donna è la stessa che da ad ogni uomo: «Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è che ti dice: "Dammi da bere", tu stessa gliene avresti chiesto, ed egli ti avrebbe dato dell'acqua viva». Gesù è colui che ci chiede qualcosa per poterci offrire in cambio qualcosa di migliore:
a) Gesù è colui che ci chiede un po’ di fede per vedere le opere grandi che Lui può fare nella nostra vita “Il Signore disse: «Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo sicomoro: "Sradicati e trapiantati nel mare", e vi ubbidirebbe” Luca 17:6.
b) Gesù è colui che ci chiede di rinunciare a qualcosa per darci la vita eterna. “E chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi a causa del mio nome, ne riceverà cento volte tanto, ed erediterà la vita eterna” Matteo 19:29
c) Gesù è colui che ci chiede un po’ di ospitalità per farci eredi di un regno eterno. “Allora il re dirà a quelli della sua destra: "Venite, voi, i benedetti del Padre mio; ereditate il regno che v'è stato preparato fin dalla fondazione del mondo. Perché ebbi fame e mi deste da mangiare; ebbi sete e mi deste da bere; fui straniero e mi accoglieste” Matteo 25:34-35.
Gesù vuole darci tutto questo a patto che impariamo a conoscerlo e a riconoscerlo come il Messia, il Salvatore, Lui non fa distinzione nell’uomo, non guarda al colore della pelle o a quale parte della società facciamo parte, non fa distinzione fra peccatori grandi e piccoli perché tutti abbiamo bisogno della sua grazia salvifica.
SEI TU PIÙ GRANDE DÌ GIACOBBE …
a) Alla risposta di Gesù, una nuova domanda sorge spontanea alla donna, “ La donna gli disse: «Signore, tu non hai nulla per attingere, e il pozzo è profondo; da dove avresti dunque quest'acqua viva?Sei tu più grande di Giacobbe, nostro padre, che ci diede questo pozzo e ne bevve egli stesso con i suoi figli e il suo bestiame?»”. D’altro canto, guardando dal punto di vista della donna non possiamo non darle un minimo di ragione per i dubbi che espone visto e considerato che effettivamente Gesù non aveva ne secchia e ne acqua con Lui; tuttavia Gesù non stava dicendo nessuna bugia in quanto parlava di acqua spirituale, dell’acqua della vita. La donna chiede “sei più grande di Giacobbe”, si Gesù non solo è più grande di Giacobbe ma è più grande di qualunque altro personaggio esistito sulla terra. Ancora oggi molti si chiedono:
b) Ma questo Gesù è più grande di Mosè, di Maometto, di Buddha, di Mahatma Gandhi, di …, si Gesù è più grande di tutti i grandi della terra perché è l’unico vero figlio di Dio dimostrando questa grande verità sulla croce, infatti Egli solo è morto e poi risuscitato“Perciò Dio lo ha sovranamente innalzato e gli ha dato il nome che è al di sopra di ogni nome …” Filippesi 2:7-11.
c) Il suo insegnamento è superiore agl’insegnamenti dei grandi maestri della terra? Si il suo insegnamento è di gran lunga superiore perché non è un semplice uomo ma Dio fatto carne:
- “E la Parola è diventata carne e ha abitato per un tempo fra di noi, piena di grazia e di verità; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come di unigenito dal Padre” Giovanni 1:14.
- “Tre giorni dopo lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai maestri: li ascoltava e faceva loro delle domande; e tutti quelli che l'udivano, si stupivano del suo senno e delle sue risposte” Luca 2:46-47.
- Ancora oggi Gesù ci sta offrendo l’acqua della vita, ma è necessario comprendere a pieno il suo messaggio o finiremo per fare lo stesso errore della donna «Signore, dammi di quest'acqua, affinché io non abbia più sete e non venga più fin qui ad attingere». Gesù è venuto per offrirci qualcosa di speciale di unico e di spirituale, non confondiamo la sua offerta spirituale con cose materiali e corruttibili perché egli non è uno qualunque ma il figlio di Dio.
I NOSTRI PADRI HANNO ADORATO …
Gesù vedendo l’incapacità della donna ad afferrare il suo messaggio, fa un passo oltre, dimostra che Lui non è un semplice uomo che la sta prendendo in giro, le rivela alcuni particolari della sua vita che come straniero non avrebbe dovuto sapere, a questo punto lei lo riconosce come un profeta “Signore, vedo che tu sei un profeta”. Qui scatta l’ultima domanda della donna “I nostri padri hanno adorato su questo monte, ma voi dite che a Gerusalemme è il luogo dove bisogna adorare”, certamente la domanda è interessante ma in essa vediamo il furbo tentativo di spostare il piano della discussione dal suo privato ad un’infruttuosa diatriba spirituale fra Giudei e Samaritani, ma Gesù è l’unico che può dare la giusta risposta e squarciare il velo dell’ignoranza umana infatti la sua risposta fa cadere le ultime resistenze della donna “Ma l'ora viene, anzi è già venuta, che i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità; poiché il Padre cerca tali adoratori. Dio è Spirito; e quelli che l'adorano, bisogna che l'adorino in spirito e verità”.
Ancora oggi uomini e donne si perdono in ragionamenti vani e in discussioni senza fine ponendo domande faziose e infruttuose al fine di non confrontarsi con la verità di Dio, ma Gesù ha una risposta ad ogni domanda e sa fare tacere ogni bocca faziosa perché lui è verità “Ora sappiamo che sai ogni cosa e non hai bisogno che nessuno ti interroghi; perciò crediamo che sei proceduto da Dio” Giovanni 16:30.
CONCLUSIONE
Nel breve dialogo tra Gesù e la donna un grande passo avanti era stato fatto, la donna lo riconosceva come profeta, ma ancora un altro passo importante doveva essere fatto, doveva riconoscerlo come il Messia il Cristo e l’opportunità arriva dall’ultima barriera che la donna innalza: «Io so che il Messia (che è chiamato Cristo) deve venire; quando sarà venuto ci annunzierà ogni cosa», la risposta di Gesù arriva immediata e travolgente: : «Sono io, io che ti parlo!». Gesù era proprio il Messia promesso ed era la proprio di fronte a lei, non restava altro da fare che riconoscerlo per quello che Lui affermava di essere. Possa ogni uomo riconoscere questa grande verità e cogliere la grande occasione che Gesù ci rivolge.
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