giovedì 9 febbraio 2012

LETTERE DA INVIARE


"Siate benevoli e misericordiosi gli uni verso gli altri, perdonandovi a vicenda come anche Dio vi ha perdonati in Cristo"(Efesini 4:32)
Era una lettera semplice e sincera, una lettera d'amore. Non appena sarebbe arrivata a destinazio­ne avrebbe reso felici due persone: Alcyra, che l'aveva scritta, e Benjamin, la persona a cui era destinata. Purtroppo, Idaír, la sorella di Alcyra, dimenticò di spedirla.
Quarant'anni dopo la lettera fu trovata in un cassetto, ma ormai Alcyra e Benjamín erano già anziani. Se la lettera fosse arrivata in tempo, si sarebbero sposati; ma poiché non arrivò, i due vissero amareg­giati e delusi pensando che il loro amore era finito. Una lettera che non arriva, una parola che non si pronuncia, un messaggio che non si dà, può causare a volte gravi confusioni, provocare una tragedia o far appassire due vite per sempre.
Molte volte un grave dissapore tra fidanzati, o peg­gio ancora, tra coniugi, non si risolve perché nessu­no osa pronunciare per primo il fatidico: "Perdonami!" Quest'unica parola vale piú di mille altre, e può avere piú effetto di tutto un intero discor­so. Per pronunciarla, però, dobbiamo deporre il nostro orgoglio e mettere da parte la nostra ostinazio­ne. L'alternativa sarebbe di non fare niente; ma, quan­do non si fa niente, non si risolve neanche niente.
Seguiamo il consiglio della parola di Dio, facciamo il possibile per superare ogni ostacolo. Se ci costa fatica riedificare i ponti rotti, chiediamo forza a Dio, Lui certamente ce la darà.

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