sabato 24 maggio 2014

LE ARMI POTENTI DEL CRISTIANO

                 Giudici 7:16-22



 Divise i trecento uomini in tre schiere, consegnò a tutti quanti delle trombe e delle brocche vuote con delle fiaccole nelle brocche; e disse loro: «Guardate me e fate come farò io; quando sarò giunto all'estremità dell'accampamento, come farò io, così farete voi; e quando io con tutti quelli che sono con me sonerò la tromba, anche voi sonerete le trombe intorno a tutto  l'accampamento e direte: "Per il SIGNORE e per Gedeone!"» Gedeone e i cento uomini che erano con lui giunsero all'estremità dell'accampamento, al principio del cambio di mezzanotte, quando si era appena dato il cambio alle sentinelle. Sonarono le trombe e spezzarono le brocche che tenevano in mano. Allora le tre schiere sonarono le trombe e spezzarono le brocche; con la sinistra presero le fiaccole e con la destra le trombe per sonare, e si misero a gridare: «La spada per il SIGNORE e per Gedeone!» Ognuno di loro rimase al suo posto, intorno all'accampamento; e tutti quelli dell'accampamento si misero a correre, a gridare, a fuggire. Mentre quelli sonavano le trecento trombe, il SIGNORE fece rivolgere la spada di ciascuno contro il compagno per tutto l'accampamento. L'esercito madianita fuggì fino a Bet-Sitta, verso Serera, fino al limite d'Abel-Meola, presso Tabbat.

Leggendo questo passo, sicuramente tutti apprezziamo la vittoria di Gedeone per mano di Dio, ma ciò su cui voglio focalizzare l’attenzione , sono le armi potenti che egli mette in mano ai suoi trecento guerrieri. 

1) LA BROCCA
La brocca rappresenta la nostra vita terrena messa a disposizione di Dio. Essa è fragile ma nella sua fragilità ha un compito assolutamente unico e importante, infatti se prima era pieno di ogni peccato e nefandezza, ora , dopo essere stato svuotato, Dio ha messo in noi la sua fiaccola di vittoria “la grazia”. Quando questa brocca sarà rotta, figura della morte, il cristiano risplenderà di luce nuova perché rivestirà l’immortale. 
2Corinzi 4:16-18 5:1-10 Perciò non ci scoraggiamo; ma, anche se il nostro uomo esteriore si va disfacendo, il nostro uomo interiore si rinnova di giorno in giorno. Perché la nostra momentanea, leggera afflizione ci produce un sempre più grande, smisurato peso eterno di gloria, mentre abbiamo lo sguardo intento non alle cose che si vedono, ma a quelle che non si vedono; poiché le cose che si vedono sono per un tempo, ma quelle che non si vedono sono eterne. Sappiamo infatti che se questa tenda che è la nostra dimora terrena viene disfatta, abbiamo da Dio un edificio, una casa non fatta da mano d'uomo, eterna, nei cieli. Perciò in questa tenda gemiamo, desiderando intensamente di essere rivestiti della nostra abitazione celeste, se pure saremo trovati vestiti e non nudi. Poiché noi che siamo in questa tenda, gemiamo, oppressi; e perciò desideriamo non già di essere spogliati, ma di essere rivestiti, affinché ciò che è mortale sia assorbito dalla vita. Or colui che ci ha formati per questo è Dio, il quale ci ha dato la caparra dello Spirito. Siamo dunque sempre pieni di fiducia, e sappiamo che mentre abitiamo nel corpo siamo assenti dal Signore (poiché camminiamo per fede e non per visione); ma siamo pieni di fiducia e preferiamo partire dal corpo e abitare con il Signore. Per questo ci sforziamo di essergli graditi, sia che abitiamo nel corpo, sia che ne partiamo. Noi tutti infatti dobbiamo comparire davanti al tribunale di Cristo, affinché ciascuno riceva la retribuzione di ciò che ha fatto quando era nel corpo, sia in bene sia in male.

    2) LA FIACCOLA
La fiaccola, come abbiamo accennato prima, rappresenta la grazia che Dio ha messo in noi, essa rappresenta la luce di Dio che diventa un faro risplendente nella notte. 
Efesini 5:3-14 Come si addice ai santi, né fornicazione, né impurità, né avarizia, sia neppure nominata tra di voi; né oscenità, né parole sciocche o volgari, che sono cose sconvenienti; ma piuttosto abbondi il ringraziamento.
Perché, sappiatelo bene, nessun fornicatore o impuro o avaro (che è un idolatra) ha eredità nel regno di Cristo e di Dio. Nessuno vi seduca con vani ragionamenti; infatti è per queste cose che l'ira di Dio viene sugli uomini ribelli. Non siate dunque loro compagni;
perché in passato eravate tenebre, ma ora siete luce nel Signore. Comportatevi come figli di luce, poiché il frutto della luce consiste in tutto ciò che è bontà, giustizia e verità, esaminando che cosa sia gradito al Signore. Non partecipate alle opere infruttuose delle tenebre; piuttosto denunciatele; perché è vergognoso perfino il parlare delle cose che costoro fanno di nascosto. Ma tutte le cose, quando sono denunciate dalla luce, diventano manifeste; poiché tutto ciò che è manifesto, è luce. Per questo è detto: «Risvégliati, o tu che dormi, e risorgi dai morti, e Cristo ti inonderà di luce».

Essa attualmente è nascosta nel nostro corpo mortale, ma un giorno risplenderà liberamente e in piena libertà, liberata dal mortale che la riveste e la nasconde, quel giorno sappiamo tutti che sarà quando Gesù tornerà. 
1Corinzi 15:48-54 Qual è il terrestre, tali sono anche i terrestri; e quale è il celeste, tali saranno anche i celesti. E come abbiamo portato l'immagine del terrestre, così porteremo anche l'immagine del celeste. Ora io dico questo, fratelli, che carne e sangue non possono ereditare il regno di Dio; né i corpi che si decompongono possono ereditare l'incorruttibilità. Ecco, io vi dico un mistero: non tutti morremo, ma tutti saremo trasformati, in un momento, in un batter d'occhio, al suono dell'ultima tromba. Perché la tromba squillerà, e i morti risusciteranno incorruttibili, e noi saremo trasformati. Infatti bisogna che questo corruttibile rivesta incorruttibilità e che questo mortale rivesta immortalità. Quando poi questo corruttibile avrà rivestito incorruttibilità e questo mortale avrà rivestito immortalità, allora sarà adempiuta la parola che è scritta:«La morte è stata sommersa nella vittoria».
     3) LA TROMBA
La tromba rappresenta la parola di riconciliazione che Dio ha messo nella nostra bocca, ricordiamoci sempre che siamo ambasciatori di Dio . 2Corinzi 5:18-21 E tutto questo viene da Dio che ci ha riconciliati con sé per mezzo di Cristo e ci ha affidato il ministero della riconciliazione. Infatti Dio era in Cristo nel riconciliare con sé il mondo, non imputando agli uomini le loro colpe, e ha messo in noi la parola della riconciliazione. Noi dunque facciamo da ambasciatori per Cristo, come se Dio esortasse per mezzo nostro; vi supplichiamo nel nome di Cristo: siate riconciliati con Dio. Colui che non ha conosciuto peccato, egli lo ha fatto diventare peccato per noi, affinché noi diventassimo giustizia di Dio in lui.
Apocalisse 19:10 Io mi prostrai ai suoi piedi per adorarlo. Ma egli mi disse: «Guàrdati dal farlo. Io sono un servo come te e come i tuoi fratelli che custodiscono la testimonianza di Gesù: adora Dio! Perché la testimonianza di Gesù è lo spirito della profezia».
Già da oggi noi siamo ambasciatori, oggi per la grazia Dio, domani, quando la brocca sarà rotta, per annunciare all'universo intero, al compimento dei tempi, che Gesù ha incominciato a regnare pienamente e noi con Lui.
Apocalisse 20:4 Poi vidi dei troni. A quelli che vi si misero seduti fu dato di giudicare. E vidi le anime di quelli che erano stati decapitati per la testimonianza di Gesù e per la parola di Dio, e di quelli che non avevano adorato la bestia né la sua immagine e non avevano ricevuto il suo marchio sulla loro fronte e sulla loro mano. Essi tornarono in vita e regnarono con Cristo per mille anni.

CONCLUSIONE
Giudici 6:12 L'angelo del SIGNORE gli apparve e gli disse: «Il SIGNORE è con te, o uomo forte e valoroso!» gedeone rappresenta il nostro Signore Gesù Cristo, egli ha vinto, noi siamo i suoi guerriri testimoni, egli ci ha dato delle armi strane ma efficaci, usiamole nell’ubbidienza e sicuramente vedremo la sua gloria risplendere attorno a noi.

A Dio sia la gloria.
GIACOMO ACETO

giovedì 22 maggio 2014

NEMICI DI DIO

“Io ti ho teso un laccio, e tu, Babilonia, vi sei stata presa, senza che te ne accorgessi; sei stata trovata e fermata, perché ti sei messa in guerra contro il Signore”. Geremia 50:24



Ciò che veramente deve fare paura all’uomo è di trovarsi nella posizione di nemici di Dio. Certamente qualcuno dirà “chi mai farebbe ciò”, ma fatto sta che la stragrande maggioranza degli uomini lo diventa pensando che anzi Dio è dalla propria parte. Mi viene in mente ciò che succede spesso nelle guerre, quando due eserciti si fronteggiano e prima della battaglia affidano le sorti a Dio con delle messe propiziatorie ma, domandiamoci, Dio da quale parte sta? La certezza che Dio è dalla nostra parte non viene dal fatto che lo nominiamo o che siamo stati ad una messa o ancora peggio perché pensiamo che stiamo combattendo la sua battaglia, ma dal fatto che siamo disposti ad ubbidirgli fino alla morte. L’apostolo Paolo, quando ancora era conosciuto come Saulo da Tarso, fece lo stesso errore, pensava di essere nel giusto perseguitando i Cristiani e invece non si rendeva conto che era diventato nemico di Cristo e suo perseguitare “Io sono Gesù, che tu perseguiti”. Un giorno Pietro convinto di dire il giusto si permise di rimproverare Gesù perché aveva preannunciato della sua morte e resurrezione «Dio non voglia, Signore! Questo non ti avverrà mai», ma grande sarà stata la sua meraviglia quando Gesù gli rispose: «Vattene via da me, Satana! Tu mi sei di scandalo. Tu non hai il senso delle cose di Dio, ma delle cose degli uomini» Matteo 16:22-23.
Pertanto è bene per chiunque dice di amare il Signore di fare una continua verifica ai suoi piedi al fine di accertarci di essere sempre nella posizione o nella scelta giusta e nella direzione in cui il nostro Dio vuole portarci.


A Dio sia la lode.
GIACOMO ACETO

martedì 20 maggio 2014

Culto spirituale

Romani 12:1 “Vi esorto dunque, fratelli, per la misericordia di Dio, a presentare i vostri corpi in sacrificio vivente, santo, gradito a Dio; questo è il vostro culto spirituale”.


Una cosa è certa, il nostro Padre celeste vuole che innalziamo l’asticella della nostra spiritualità. Per essere graditi al nostro Dio, dobbiamo sforzarci di crescere spiritualmente e ciò comporta di passare più tempo vicini a Lui, nella preghiera e nella lettura della sua Parola, nella ricerca della pienezza dello Spirito Santo. Un culto spirituale continuo e non occasionale, una ricarica di santità completa e efficace, una ricerca di Dio fatta con timore e tremore è la certezza che siamo sulla via giusta per una crescita vera, spirituale ed efficace. È importante sottolineare che quando siamo alla presenza del nostro Dio e stiamo ardendo al fuoco dello Spirito Santo, di sicuro il tempo non ci basta per vedere dei difetti degli altri, in quanto il tempo è appena sufficiente per vedere i nostri. Preoccupiamoci se di continuo vediamo i difetti degli altri e poco i nostri in quanto forse c’è qualcosa da rivedere nel nostro culto spirituale.

Dio ci benedica.
GIACOMO ACETO

lunedì 12 maggio 2014

Evangelizzazione

Anche questa domenica la chiesa di Conegliano veneto si è mobilitata per evangelizzare in piazza al centro della cittadina.