domenica 2 ottobre 2011

" LA MISSIONE DEI DODICI APOSTOLI "

                              
                       LA MISSIONE DEI DODICI APOSTOLI                  Marco 6:6-13

… Gesù andava attorno per i villaggi circostanti, insegnando. Poi chiamò a sé i dodici e cominciò a mandarli a due a due; e diede loro potere sugli spiriti immondi. Comandò loro di non prendere niente per il viaggio; né pane, né sacca, né denaro nella cintura, ma soltanto un bastone; di calzare i sandali e di non portare tunica di ricambio.
Diceva loro: «Dovunque sarete entrati in una casa, trattenetevi lì, finché non ve ne andiate da quel villaggio;
e se in qualche luogo non vi ricevono né vi ascoltano, andando via, scotetevi la polvere dai piedi come testimonianza contro di loro».  E, partiti, predicavano alla gente di ravvedersi; scacciavano molti demoni, ungevano d'olio molti infermi e li guarivano.


Come sappiamo, Gesù appena iniziò il suo ministerio terreno, incominciò a girare in lungo e in largo tutta la Palestina, con l’obbiettivo di fare giungere il messaggio della salvezza a quanti più è possibile. E’ proprio in quest’ottica che dobbiamo vedere la missione che Gesù affida ai suoi discepoli, al fine di potere raggiungere quanti più israeliti possibile.  Ma se è vero quel proverbio che dice che quando Dio manda anche raccomanda, Gesù nel mandare i discepoli, da loro anche l’autorità per portare fino in fondo e bene il loro mandato, infatti la prima cosa che fa è di dare loro autorità di potere scacciare gli spiriti immondi e
come ci riporta Matteo anche quello di potere guarire ogni malattia e infermità. Quello che mi interessa fare risaltare è proprio queste tre cose che nel loro mandato vengono messi in rilievo, predicavano, scacciavano, guarivano.

1)      PREDICAVANO
La prima cosa che ci viene riferita al v. 12 è che essi “predicavano alla gente di ravvedersi”. Gesù aveva lasciato la gloria eterna per diventare uomo a tutti gli effetti al fine di potere portare la redenzione all’umanità, ora Gesù era la realtà fatta carne, il messia tanto atteso, la gente doveva sapere, non doveva restare nell’ignoranza.
-        Molti erano quelli che seguivano Gesù, ma alla fine erano sempre una piccola parte di tutta la nazione, ecco perché Gesù si usò dei discepoli per portare a termine il compito che Egli affidò loro.
-        Ancora oggi la chiesa ha un mandato da portare a termine, infatti  è scritto“Andate dunque e fate miei discepoli tutti i popoli battezzandoli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutte quante le cose che vi ho comandate. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell'età presente»” Matteo 28:19-20.
-        Il mandato che Gesù ha dato ai suoi discepoli, nel tempo si è estesa a tutta la chiesa, e noi come parte della chiesa di Cristo, dobbiamo sentire su noi il mandato di Gesù, cioè quello di annunciare al mondo che in Gesù vi è salvezza della morte e pertanto “di ravvedersi”.
-        Non possiamo e non dobbiamo trascurare l’ordine impartitoci, vi è ancora oggi l’urgenza e la necessità di divulgare il messaggio di salvezza affinché ogni uomo possa giungere a salvezza. Dio ci ha posto come delle sentinelle per annunciare il pericolo della morte eterna, e guardate cosa Egli dice a proposito delle sentinelle: Ma se la sentinella vede venir la spada e non suona il corno, e il popolo non è stato avvertito, e la spada viene e porta via qualcuno di loro, questo sarà portato via per la propria iniquità, ma io domanderò conto del suo sangue alla sentinella". Ezechiele 33:6.

2)      SCACCIAVANO
Gesù più di ogni altro sapeva che la realtà a cui i discepoli andavano incontro non era facile, infatti sapeva che avrebbero dovuto misurarsi con le forze demoniache che si trovano sparse e infestano tutto il mondo. Infatti la prima cosa che fa è quella di dare loro autorità “potere sugli spiriti immondi”. Al verso 13 ci viene riferito che essi “scacciavano molti demoni”, l’autorità che Gesù aveva loro data, trovò molta applicazione, perché il mondo giace nelle mani del maligno.
-        Ancora oggi la chiesa deve misurarsi con tale realtà, infatti l’apostolo Paolo dice: “il nostro combattimento infatti non è contro sangue e carne, ma contro i principati, contro le potenze, contro i dominatori di questo mondo di tenebre, contro le forze spirituali della malvagità, che sono nei luoghi celesti”. Efesini 6:12.
-        Nel momento che ci rendiamo conto del mandato che Dio ci ha dato e incominciamo ad uscire per le strade ad annunciare la buona novella, aspettiamoci che il nemico contrattacchi con le sue armi astute, ma rendiamoci conto che Gesù ha vinto e ha dato alla sua chiesa l’adeguata autorità che se è messa a frutto fa tremare e fuggire il nemico. 
-        Ricordiamoci della vicenda di quei pseudo esorcisti che volevano scacciare un demone nel nome di quel Gesù che predicava Paulo Ma lo spirito maligno rispose loro: «Conosco Gesù, e so chi è Paolo; ma voi chi siete?» E l'uomo che aveva lo spirito maligno si scagliò su due di loro; e li trattò in modo tale che fuggirono da quella casa, nudi e feriti” Atti 19:15-16. La chiesa e quindi noi che la componiamo, siamo più forti, ma solo per il fatto che Gesù ci ha dato la sua autorità, senza di essa non andiamo da nessuna parte.
-        Ancora l’apostolo Paolo ci fornisce un bell’esempio di lotta spirituale quando deve confrontarsi con uno spirito indovino: Mentre andavamo al luogo di preghiera, incontrammo una serva posseduta da uno spirito di divinazione. Facendo l'indovina, essa procurava molto guadagno ai suoi padroni. Costei, messasi a seguire Paolo e noi, gridava: «Questi uomini sono servi del Dio altissimo, e vi annunziano la via della salvezza». Così fece per molti giorni; ma Paolo, infastidito, si voltò e disse allo spirito: «Io ti ordino, nel nome di Gesù Cristo, che tu esca da costei». Ed egli uscì in quell'istante” Atti 16:16-18.

3)      GUARIVANO
Andando in giro a predicare il ravvedimento, un’atra realtà sarebbe venuta loro incontro, la malattia. Noi sappiamo che la malattia è una diretta conseguenza del peccato, nel senso che essendo entrata la corruzione nel creato, questa ha portato la malattia e la morte.
-        Oggi ci rendiamo conto a nostre spese che avendo ereditato un corpo corruttibile, abbiamo ereditato anche i difetti ad esso connessi.
-        Gesù ha voluto dimostrare all’umanità che con la vittoria sulla croce ha vinto su ogni fronte, in quanto ha vinto sul peccato. Lui ha autorità su ogni cosa e ha dato autorità alla sua chiesa, ecco perché mandando i suoi discepoli da loro podestà di potere guarire, in vista di quello che da li a poco sarebbe successo dopo la sua morte e resurrezione, una chiesa attiva e vittoriosa.
-        Non possiamo non renderci conto che facciamo parte della schiera dei vincenti perché Gesù è vincente e ha dato (trasferito) il suo potere sulla Chiesa “… diede loro l'autorità” Luca 9:1
-        Bello è ciò che ci viene raccontato in atti quando Pietro sana uno zoppo:  “Ma Pietro disse: «Dell'argento e dell'oro io non ne ho; ma quello che ho, te lo do: nel nome di Gesù Cristo, il Nazareno, cammina!» Lo prese per la mano destra, lo sollevò; e in quell'istante le piante dei piedi e le caviglie gli si rafforzarono. E con un balzo si alzò in piedi e cominciò a camminare; ed entrò con loro nel tempio camminando, saltando e lodando Dio” Atti 3:6-8

CONCLUSIONE
Il v. 12 inizia dicendo “E, partiti ….”, come a dire che avendo ricevuto il mandato si misero in cammino.  Ora è importante renderci conto che come chiesa di Dio, abbiamo già questo mandato, collettivo e individuale, ciò che ci manca per metterlo in pratica efficacemente è l’unzione spirituale, quella pienezza, quella forza che ci viene dall’essere riempiti dallo Spirito di Dio, Pertanto è indispensabile ricercare nella preghiera la pienezza dello S. Santo per andare a predicare, a liberare, a guarire (una pentecoste personale).
“Poiché la creazione aspetta con impazienza la manifestazione dei figli di Dio;” Romani 8:19
A Dio sia la gloria

                                                                                                                                  ACETO GIACOMO

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