Meditazione quotidiana di Giovedi 03 Novembre 2011 “Ed avendo ritratte le ancore, ed insieme sciolti i legami de’ timoni, si rimisero alla mercé del mare …” (Atti 27:40; Vers. Diodati) Dovremmo essere sempre risoluti nell’abbandonare qualsiasi cosa ci impedisca di andare in cielo.A questo proposito può essere utile ricordare la fuga del famoso conquistatore Cortés nella notte in cui gli aztechi costrinsero gli invasori a scappare per salvarsi la vita. Le enormi quantità d’oro che erano state accumulate non potevano essere trasportate, perché ogni singolo soldato era costretto a combattere, se voleva mettersi in salvo. Agli uomini era stato permesso di prendere ciò che volevano, ma il comandante aveva raccomandato di non sovraccaricarsi. “Nella notte viaggia più sicuro chi viaggia leggero”, aveva detto ai suoi. Gli uomini più prudenti seguirono il consiglio, ma altri fecero di testa propria. Alcuni intrecciarono pesanti catene d’oro al collo e sulle spalle; altri riempirono gli zaini del metallo prezioso fino a crollare sotto il suo peso. Il conflitto che venne dopo dimostrò la saggezza di quel consiglio e la follia di quanti rifiutarono di seguirlo; questi divennero infatti facile preda delle lance degli indigeni. Per salvarsi la vita, avrebbero dovuto abbandonare ogni peso inutile. In quella terribile notte la povertà fu la ricchezza maggiore. Dovremmo verificare cosa ci tiene lontano da Cristo e cosa limita o impedisce la nostra fedeltà e consacrazione. Se scopriamo un abbassamento del nostro livello spirituale e del nostro amore nei riguardi di Dio, probabilmente c’è una zavorra di cui dobbiamo sbarazzarci o qualche peso di cui è opportuno che ci alleggeriamo senza indugio. Se scopriamo qualche affetto che ci è di ostacolo, per quanto possa esserci caro, dovremmo subito allontanarlo da noi; la cosa più saggia da fare è quella di scampare la vita! |
Egli venne come testimone per rendere testimonianza alla luce(Gesù), affinché tutti credessero per mezzo di lui. Giovanni 1:7
giovedì 3 novembre 2011
LA COSA PIÙ SAGGIA
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