mercoledì 7 settembre 2011

VOLEVO FARLA FINITA ...

Faccio questa testimonianza nella speranza che sia di incoraggiamento per quanti, come me, sono nell’afflizione e non sanno come uscirne: io voglio dirvi che senza la potenza di Dio non sarei mai uscita da quel labirinto di sofferenze ed afflizioni. Il Signore nella sua infinita misericordia ascoltò le mie suppliche ed è intervenuto trionfalmente. Se anche tu sei afflitto e stanco ti voglio dire, caro lettore, che quello stesso Dio che ha operato nella mia vita può farlo anche nella tua.

Ero una cattolica non praticante e vivevo una vita "felice" fino a 34 anni. Ho sempre creduto in Dio, ma in un Dio lontano ed irraggiungibile. Pregavo solo nel momento del bisogno, a volte andavo a messa, e qualche volta mi ponevo il problema esistenziale della morte, ma senza che sapessi darmi una risposta. Mi sentivo a posto con la coscienza perché osservavo i comandamenti, tranne il più importante: AMA IL SIGNORE IDDIO TUO. Quando ero cattolica, infatti, amavo il Signore per modo di dire; ma oggi io lo amo perché Egli è vivente dentro di me.

All’età di 34 anni, nel 1974, in tre mesi ho subito tre interventi chirurgici:
una biopsia con esito terribile: Tumore Maligno! Asportazione del seno destro con relativo svuotamento ascellare ed infine la Paratomia totale.

I medici si riservarono di pronunciarsi sulla mia sopravvivenza e solo dopo 15 anni (nel 1989) la riserva è stata sciolta. All’epoca pensavo che questa terribile malattia fosse un castigo di Dio. Avevo paura di morire, ero disperata, ero terrorizzata all’idea di dover lasciare mio figlio di appena tre anni. Stavo vivendo questa esperienza nell’angoscia più completa.

I medici mi consigliarono di stare tranquilla, di non fare sforzi e di vivere una vita serena e senza ansie. Ma ecco che, dopo 4 anni dall’intervento, mio marito mi lasciò. Rimasi senza casa, senza lavoro, senza denaro e con un bambino di 7 anni da tirar su.

La disperazione cominciò a prendere il sopravvento sulla ragione al punto che volevo farla finita, …E mio figlio? Fu allora che corsi al Signore pregandolo in modo particolare, implorando il Suo aiuto sapendo che solo Lui poteva darmi la forza per andare avanti e la rassegnazione.

Il Signore dà la forza allo stanco ed io in questi 10 anni di tribolazioni sono stata con la febbre solo per due giorni e per due volte, ricevendo tante benedizioni! Tante sono state le sofferenze, ma attraverso di esse e le varie prove ho potuto conoscere l’amore di DIO e la Sua potenza.

Quando si cercano l’amicizia, l’amore e le gioie nelle cose terrene si trova solo un abisso, che chiama un altro abisso; l’amicizia e l’amore vero si trovano solo in Cristo. Quando noi per una qualsiasi ragione veniamo meno, tutto il mondo che ci siamo creati intorno svanisce e subentrano l’egoismo, la superbia e l’avarizia: la pace e la fratellanza si trovano solo in Cristo.

E’ stato così, in questi frangenti, che ho scoperto il vero Amico: Gesù! Solo da Lui ricevo sempre il perdono, gioia e sicurezza, forza e serenità, pace e amore. Egli mai viene meno, anche se non lo merito! Perciò sono felice di averlo conosciuto: Egli è entrato in modo stupendo, reale nella mia vita!

Mia sorella Ada, già nella fede, mi ha invitata diverse volte ad andare nella chiesa da lei frequentata, e quando ho accettato ho potuto sentire la presenza di Dio, l’amore ed il calore dei fratelli e la potenza delle loro preghiere non recitate a memoria. Le testimonianze, poi, mi hanno colpito in modo particolare. Ma nonostante ciò avevo paura di cambiare religione! Credevo di essere in regola con DIO, ma dentro di me ero triste e vedevo tutto nero; l’unica cosa importante era mio figlio.

Un giorno d’autunno del 1987, ho incontrato una persona che mi ha salutato con un grande sorriso e una luce particolare negli occhi, e mi ha detto: Gesù ti ama, ti è sempre vicino, non ti abbandona mai! Io non ho risposto, l’ho guardato con scherno e sono scappata, ma da quel giorno quelle parole mi hanno tormentata perché avevano colpito la mia vita interiore; e poi non mi davo pace per il mio comportamento villano.

Sapendo che a Rivoli c’era una chiesa Evangelica, mi informai sull’orario dei culti e una domenica ci sono andata, con un po’ di ritardo per evitare che qualcuno mi potesse rivolgere la parola. Quale non fu la mia sorpresa quando, entrando, vidi che il pastore era la stessa persona che mi aveva parlato di Gesù: il fratello Lazzaro, che appena mi vide, mi sorrise.

Durante quel primo culto a Rivoli vi fu in me un tumulto di emozioni, tanto da non riuscire neanche a pregare. Alla fine del culto andai via di corsa e così feci anche la domenica successiva. La terza volta, invece, mi sono seduta tra le altre sorelle ed alla fine del culto mi sono fermata a salutare il pastore, scambiando qualche parola.

Domenica dopo domenica ho continuato a frequentare i culti ed a pregare il Signore che mi confermasse che quella era la Via giusta. Ma una mattina, in tutta risposta, mi sono trovata nel letto che quasi non riuscivo più a muovermi. Ho avuto paura! Infatti dopo i vari interventi chirurgici era intervenuta anche l’osteoporosi; inoltre temevo per il lavoro, fonte di sostentamento per me e mio figlio, in quanto ero governante ed accudivo due bambini i cui genitori, per motivi di lavoro, sono lontani.

Allora non pensavo che Gesù avesse potuto guarirmi, ma mossa dalla disperazione ho chiesto al Signore di guarirmi ed Egli lo ha fatto subito. In un attimo non ho sentito più dolori e mi sono alzata. Ho ringraziato il mio Signore Gesù con tutto il cuore e sono andata a lavorare.

Durante quel giorno ho continuato a ringraziarlo fino a quando la luce, la vera Luce, illuminandomi mi ha fatto sentire che quello era il segno che stavo cercando. Da allora ho cercato di recuperare il tempo perso leggendo la Parola e cercando di trasmetterla a chi non la conosce.

Ho fatto patto col Signore scendendo nelle acque battesimali nel giugno 1988. Finalmente ora ho gioia nel cuore, mi sento forte in Cristo e non ho più paura di nulla. Come potrei aver paura avendo Gesù per amico?

Avendo ricevuto perdono per i miei peccati ora c’è in me gioia, sicurezza e forza, serenità e amore. Di Gesù posso fidarmi, non viene mai meno; anche se non lo merito. Egli risponde ad ogni mio problema e mi libera dai legami di questa terra! Gesù è mio e nessuno me lo può togliere. Alleluia!

Ora trovo il coraggio e la forza per andare avanti tra le delusioni terrene, avendo la certezza della vita eterna con Dio e posso ringraziare il Signore: Signore Gesù, Tu sei il mio Salvatore, mi sostieni fra le braccia e infondi in me il Tuo Spirito che mi guida affinché mi comporti in modo degno di Te. Fa che possa riflettere la Tua Luce dando amore anche in mezzo alle afflizioni; perché l’afflizione produce pazienza, la pazienza esperienza e l’esperienza speranza. Signore, voglio restare per sempre una Tua figliuola ed essere come TU vuoi, facendo non la mia, ma la Tua Volontà.
A DIO sia la gloria! Amen e Amen!
Annamaria

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