giovedì 6 ottobre 2011

LA RANA E LA ROSA.


C'era una volta una rosa rossa molto bella, si sentiva soddisfatta di sapere che era la rosa più bella del giardino.
La gente la guardava solo da lontano perché vicino a lei c'era un rospo grande che faceva repulsione e non si avvicinavano alla rosa.
Indignata, la rosa ordinò al rospo di andarsene e il rospo dopo pochi momenti di perplessità, obbedì.
Poco tempo dopo, il rospo passò dove era la rosa e la trovò senza foglie e senza petali, e le disse: "Come mai ti vedo così male? Che è successo?".
La rosa rispose: "E che, da quando te ne sei andato, le formiche mi hanno mangiata giorno dopo giorno, e non potrò mai più ritornare ad essere come prima".
Il rospo allora rispose: "E' ovvio, perché quando io ero vicino a te, mangiavo tutte queste formiche, è per questo che eri sempre la più bella del giardino".

Questa storiella, ci fa comprendere che molte volte si possono disprezzare gli altri per diversi motivi e diverse ragioni soprattutto, quando ci crediamo di essere migliori, di essere superiori a loro, più in gamba di loro o più astuti, e pensiamo che chi ci circonda non sono degni della nostra presenza.

La verità, è che tutti abbiamo molto da imparare dagli altri e questo vale soprattutto nel campo spirituale perché Dio abbassa i superbi e fa grazia agli umili.
Gesù ha istituito la chiesa come corpo in cui ognuno ha una funzione importante per l'altro e ciascuno, deve sentire il bisogno di legarsi al fratello giacché insieme, formiamo il Corpo di Cristo!


storia proposta da Alfredo

1 commento:

  1. QUANDO SI E’ PIENI DI SE, NON SI RICEVE IL MESSAGGIO DI DIO!

    Si racconta che uno studioso della religione decise di andare a trovare un vecchio monaco per discutere di Dio.
    Il vecchio monaco lo fece accomodare e gli offrì una tazza di tè.
    Il professore disse al monaco:
    "Ho studiato a fondo il cristianesimo, e ho imparato tutto quello che c'è da sapere.
    Conosco tutti i testi della Bibbia e come vengono interpretati. Ma ci sono ancora delle cose che mi sfuggono".

    Il monaco, intanto, continuava a versare il te nella tazza, senza dire nulla.
    Presto la tazza fu piena e cominciò a traboccare.
    Il tè cadde sul tavolo e poi sul pavimento.

    Il professore esclamò:
    "Basta! Il tè sta andando fuori. La tazza è troppo piena!"

    Il monaco allora guardò il professore e disse:
    "Come questa tazza, tu sei pieno delle tue opinioni e delle tue speculazioni.
    Come posso parlarti di Dio se prima non svuoti la tua tazza?"

    Nella Parola di Dio si legge in Matteo 23:12 “Chiunque si innalzerà sarà abbassato e chiunque si abbasserà sarà innalzato.”
    Se vogliamo vedere la grandezza del Signore, non serve la cultura umana ma uno spirito che si umilia alla Sua presenza!

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