mercoledì 25 gennaio 2012

SCONFIGGERE LO SCORAGGIAMENTO

Quelli che sperano nel SIGNORE acquistano nuove forze, si alzano a volo come aquile. Isaia 40:30-31

Non ci scoraggiamo; ma, anche se il nostro uomo esteriore si va disfacen­do, il nostro uomo interiore si rinno­va di giorno in giorno. 2 Corinzi 4:16

Perché perseverare nella fede? Perché continuare a basare la propria vita sulle cose che non vedia­mo? Queste domande potrebbero, un giorno o l'altro, venire alla mente di un credente. Special­mente quando si è attanagliati dalla sofferenza, la fede viene messa a dura prova (1 Pietro 1:7). Dio permette la prova perché è utile proprio a dimostrare che la fede è solida e ben fondata.
In quei momenti, lo scoraggiamento è in aggua­to, ed è un'arma temibile in mano al diavolo; resistiamogli perseverando nella lettura della Bibbia. Molti versetti dei Salmi sono incorag­gianti; per esempio: "Solo in Dio trova riposo l'a­nima mia; da lui proviene la mia salvezza. Lui solo è la mia rocca e la mia salvezza... Io non potrò vacillare... Da lui proviene la mia speranza" (Salmo 62:1-2, 5). E ancora: "Il SIGNORE è il baluardo della mia vita; di chi avrò paura?" (Salmo 27:1). Anche quando vacillo, Lui è ugual­mente al mio fianco.
Come lottare contro lo scoraggiamento? Non tenendoci mai un peccato sulla coscienza, per­ché il diavolo lo utilizzerebbe per farci crollare, ma confessando senza indugio tutte le nostre colpe a Dio. Egli è sempre pronto a perdonarci. Se ci è possibile, poi, cerchiamo di risolvere qual­siasi motivo di inimicizia e d'incomprensione col nostro prossimo.
Affidiamoci a Dio ed Egli agirà, perché ha sempre l'ultima parola sul male. Egli è colui che fortifica, che "dà forza allo stanco e accresce il vigore a colui che è spossato" (Isaia 40:29). Egli conosce "le angosce dell'anima mia", diceva il salmista (Salmo 31:7).

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