"Venite a me, voi tutti che siete travagliati e aggravati, ed Io vi darò riposo" (Matteo 11 28)
Nella lingua cinese "WEI JI" significa "crisi". La parola è composta da due segni, uno vuole dire "pericolo" e l'altro "opportunità, chance". Grazie a questo simbolismo, possiamo spiegare, a grandi linee, il doppio aspetto della crisi.
Vorrei incoraggiarti a prestare attenzione alle soluzioni adottate nei testi biblici. Nella parola di Dio, troviamo numerosi esempi di persone, famiglie, comunità e popoli che cadono in crisi. Incontriamo delle persone che tramite avvenimenti improvvisi, in parte però sviluppati tanto tempo prima, sono messi ín discussione, sconvolti, capovolti e atterriti, privati delle proprie forze e capacità. Alcuni disperano, si avviliscono, crollano, vivono la crisi come pericolo. Molti altri invece, sperimentano il ristabilimento, la guarigione, un nuovo orientamento malgrado le debolezza e la predisposizione a ricadere. Ecco perché la crisi può rappresentare un'opportunità. Tutto ciò è collegato ad un cambiamento interiore e all'esperienza della Potenza e della guida di Dio come risorsa e come aiuto per il superamento della crisi. Da questo sorge paradossalmente l'esperienza del non perdersi, di non essere annientati nella personalità, ma di recuperare il senso della vita con gratitudine e con riconoscimento, trovando il vero senso della vita stessa.
La sofferenza deve essere portata, sopportata perché passi. Se è il mondo che la porta, allora va in rovina, se invece l'appoggia su Cristo, sarà superata, vinta da Lui. Così Cristo soffre al posto del mondo. Davanti al male, alla sofferenza, Gesù non si dà una spiegazione, ma l'affronta. Non distrugge la croce, ma l'accetta.
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