La vostra condotta non
sia dominata dall'amore del denaro; siate contenti delle cose che avete; perché
Dio stesso ha detto: «Io non ti ascerò e non ti abbandonerò» (Ebrei 13:5)
Helmut Jurgens raccontava in lacrime quello che gli era
successo. Era venuto dalla Germania per passare le ferie in Colombia con sua
madre Marlene, di sessantacinque anni, e durante la loro permanenza a Bogotà,
la donna aveva avuto un infarto cardiaco. Nell'aeroporto di Bogotà, le sue
lacrime e la sua sofferenza erano sincere. Lo furono anche quando le autorità
aeroportuali di Francoforte aprirono la bara, e vi trovarono dentro dodici
chili di cocaina pura. È risaputo che non c'è niente che trattenga i narcotrafficanti
dal praticare il loro squallido commercio. Questo giovane aveva fatto
imbalsamare il cadavere della madre, e in qualche modo, vi aveva introdotto
delle buste di cocaina. Poi, una volta arrivato in Germania, avrebbe tirato
fuori la droga, che gli avrebbe fruttato milioni d'euro. Ci sono persone che
mettono il denaro al di sopra d'ogni altra cosa. Non sono solamente i
narcotrafficanti, o i rapinatori di banche, oppure i ladri di diamanti, ma
anche le persone povere soffrono di quella stessa passione. Molti mettono in
vendita tutto quello che hanno: beni, amicizie, lealtà, convinzioni, coscienza,
cuore, anima e religione. La pazza illusione di ottenere facilmente grosse
quantità di denaro offusca la mente, acceca lo spirito, e quando la persona
meno se l'immagina, perde tutto, perfino la salvezza. Se la passione di avere
sempre di più e a qualunque costo, sta consumando anche noi, non ci lasciamo
trascinare nella distruzione, ma preghiamo Dio di liberarci. Lui di
certo lo farà!
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