martedì 30 agosto 2011


Tutto ebbe inizio nell’estate del 1995, mi trovavo nei pressi di Roma per trascorrere le vacanze con mio cugino, quando fui invitato a partecipare ad una riunione di evangelizzazione sotto una tenda . Accettai solo per un motivo, per ascoltare Mosè (questo è il nome di mio cugino ) , che in quella sera suonava la batteria durante il culto.

E’ da premettere una cosa, Mosè non era all’epoca convertito all’evangelo ed è per questa ragione che fra di noi non vi erano mai stati discorsi inerenti alla parola di Dio.

Infatti quella sera rimasi per tutto il tempo al di fuori, fingendo ...
così di essere in quel posto solo di passaggio. In realta' mi vergognavo moltissimo , per ogni persona che mi guardava mi sarei voluto nascondere. A me non interessava nulla di ciò che in quella sera veniva fatto o detto, cercavo di distrarmi, di non sentire, ma non riuscivo, quelle parole penetravano nella mia testa !

Sul finire della riunione il pastore che in quella sera svolgeva il culto , fece un appello per quanti volevano accettare Gesù come proprio personale salvatore, in quel momento fui lo spettatore di una scena particolare. Un uomo avanzato nell’età, quasi sicuramente lì per caso, si fece avanti all’appello, coperto in volto da una moltitudine di lacrime, immediatamente alcuni credenti che erano sotto la tenda lo abbracciarono e cominciarono a pregare per lui. In quel momento fui inondato da strane sensazioni che interessavano sia il mio corpo che la mia mente, in realtà capii che il desiderio del mio cuore era quello di essere non lo spettatore ma il protagonista di ciò che stava accadendo.

Il giorno dopo tornò tutto come prima, la mia persona di carattere molto orgogliosa mi portò a dimenticare ciò che era successo e a non far parola con nessuno di quanto avevo provato.

Finite le vacanze tornai a Torino, ero neodiplomato, quindi ebbe inizio la ricerca affannosa di un posto di lavoro, e malgrado si trattasse di lavori molto faticosi e sottopagati ebbi il privilegio di non rimanere mai a spasso. Intanto conducevo la mia solita vita, lavoro, discoteca, ragazze, birrerie, cinema, sale giochi e potrei aggiungerne molte altre ancora. Qualcuno potrebbe a questo punto dire " Di che cosa ti lamenti allora " , in verità vi dico che nonostante non mi mancasse nulla, avevo in realtà un grandissimo vuoto dentro di me. Mi ricordo che quando ci trovavamo in discoteca il vero e proprio divertimento durava al massimo un ora o due dopo di che ci ritrovavamo tutti seduti sui divanetti l’uno più triste e sconsolato dell’altro, chi " sbronzo " , chi amaramente deluso di non aver trovato l’anima " gemella ", chi come me profondamente vuoto, privo di ogni ragione o motivo valido per vivere. Non ero una persona malinconica o triste , al contrario sono sempre stato molto scherzoso e pieno di iniziative.

In quel periodo, stranamente, come mai prima cominciai a riflettere su tutto ciò che mi circondava, guardavo le persone che mi erano intorno e in particolar modo ricordo i volti dei ragazzi in discoteca,vedevo nei loro occhi un assenza totale quasi come se mancasse loro l’Anima . Incominciai a non avere più la voglia di andare a ballare, in quel tempo ero patito per le discoteche, vi passavo la maggior parte delle mie serate, ma un Conflitto stava iniziando nella mia mente.

Così i miei pensieri passavano da un estremo all’altro, ovvero, dai divertimenti delle discoteche al pensiero insistente di Dio. In quel tempo sovente avevo occasione di parlare insieme ai miei amici a riguardo della fede, dell’esistenza di Dio o del diavolo, tutto ciò non faceva altro che accrescere in me il desiderio di incontrare DIO.

Nel novembre del 1995 mia madre fu invitata ad assistere a un culto speciale, in quel giorno venivano svolti dei battesimi.

Al suo rientro, mia madre mi parlò di ciò che aveva assistito con grande entusiasmo, ma io con freddezza estrema la licenziai, fingendo di non essere assolutamente interessato al suo racconto. In realtà mi accorgevo che Dio era sempre più vicino a me, che in qualche modo stesse cercando di rispondere ai miei tanti interrogativi.

Il tempo passava è sempre più cresceva in me il desiderio di avvicinarmi a Dio. Mi ero quasi deciso, volevo andare a visitare una chiesa Evangelica, ma nel frattempo pensavo " cosa dirà mia madre, e mio padre ? e i miei amici cosa diranno ? e se poi mi ritrovo da solo ? no, forse e meglio di no.", ma una sensazione dentro di me mi faceva sentire che Dio era più importante di ogni altra cosa.

Una mattina di inverno andai al comune del mio paese per fare dei documenti, uscito stavo per far rientro a casa, quando qualcosa più forte di me diceva " su dai, vai a cercare la chiesa ", obbedii , mi recai a Rivoli dove mia madre andò nel giorno dei battesimi, non sapevo assolutamente dove fosse la chiesa, tentai invano di capire attraverso i discorsi dove fosse situata la chiesa ma fu’ inutile. Arrivai a Rivoli e dopo aver girato a vuoto per una mezz’oretta decisi di accostarmi sul ciglio della strada, e come mai avevo fatto prima chinai il capo e incapace, ma con molta semplicità chiesi al Signore di farmi trovare un luogo di culto se era nella sua volontà. Dopo questa breve preghiera feci delle strade a me sconosciute che in due minuti mi portarono davanti alla Chiesa Cristiana Evangelica. Diedi una sguardo agli orari di culto e dissi "forse un giorno ci vedremo", in effetti passo solo un giorno!.

Il giovedì sera mi feci coraggio, invitai mio cugino a seguirmi e mi recai finalmente in chiesa. Appena vi misi piede dentro brividi, gli stessi sentiti a Nettuno, mi percorrevano nuovamente il corpo. Fu un’emozione che durò per tutto il culto. Era come se tutto ciò che avevo visto fosse sempre stato parte di me.

Fui anch’io come mia madre entusiasta, mi decisi così a raccontare tutto e scoprì con mia grande sorpresa che nello stesso periodo in cui cominciavo ad avere il desiderio di ricercare Dio, mia madre pregava tutti i giorni chiedendo al Signore di portare a lui mio zio Franco e Me. Rimasi senza parole, perché mi rendevo conto che sopra tutti questi avvenimenti vi era un regista molto particolare ma sopratutto soprannaturale, mi resi conto che Dio stava guidando ogni cosa.

Il Signore mi fece grazia di poter parlare a mio zio Franco, e di invitarlo a partecipare al culto. Mio zio non aveva una vita felice, nessuno era stato capace di tirarlo fuori da i suoi problemi , l’alcol, le droghe leggere e tante altre cose, ma io come altri sapevamo che Dio poteva dare una nuova vita e a me e a mio zio.

Dio non tardò, poche settimane dopo il Pastore Lazzaro fece un appello per chi volesse accettare Gesù come personale Salvatore. Proprio come avvenne nell’estate del ‘95, io ero ancora tentennante non volevo farmi avanti ma il Signore attraverso il suo servo mi disse " Non guardarti nè a destra e nè a sinistra, oggi è il giorno per accettare Gesù ", ad occhi chiusi mi feci avanti e mentre camminavo cominciarono a uscire dai miei occhi lacrime come un fiume, nel contempo mi sentivo come sollevare da terra,come se un enorme peso si fosse staccato dalle mie spalle. Era il giorno in cui Dio mi aveva fatto nascere DI NUOVO. La cosa meravigliosa fu’ che il Signore nello stesso giorno diede un’ alba nuova anche a mio zio.

Dal gennaio del 1996 la mia vita cambiò completamente ero diventato una nuova creatura per mezzo di Gesù Cristo colui che 2000 anni fa’ morì sulla croce del golgota per scaricarmi da quell’enorme peso che portavo sulle spalle, i miei peccati. La mia anima mortale sotto il sangue di Cristo e divenuta immortale insieme ai santi che regneranno per sempre con il Signore.

Sono grato a Dio perché dopo la nostra conversione a Cristo altri membri della nostra famiglia hanno accettato Gesu come personale Salvatore.

Caro lettore con questa testimonianza non voglio far altro che invitarti ad avvicinarti verso Gesù , non ragionare sulle cose di Dio, abbandona te stesso e il tuo orgoglio per cadere nelle amorevoli braccia del tuo creatore, colui che attraverso Gesù può diventare per sempre tuo PADRE.

Joselito B

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