venerdì 9 settembre 2011

“Perdere un padre per trovare Il Padre”


Carine Francq racconta come in mezzo ad una profonda tristezza e depressione ha conosciuto Dio Padre tramite il suo Figliuolo Gesù Cristo, trovando così la pace e la gioia

Sono nata il 13 Settembre 1970 in un paesino del Belgio. Mio padre desiderava con ansia una femminuccia dopo aver già avuto due maschietti e così lui scelse di chiamarmi Carine. Non ricordo molto della mia vita in Belgio, poiché all’età di sette anni venimmo a vivere qui in Italia. Mi dissero che era perché mio padre amava l’Italia. In realtà scoprii, in età adulta, che era perché i miei volevano provare a ricominciare una nuova vita in un nuovo paese, in quanto il loro rapporto si stava sgretolando. Papà mi portava sempre con lui al lavoro (era insegnante di musica) e desiderava tanto che io diventassi una cantante “famosa”. Mi piaceva cantare con lui e per lui. E così all’età di otto anni ero molto conosciuta nei paesini intorno perché facevamo serate di festa.
Però questo durò poco! A soli 35 anni, mio padre fu stroncato da un tumore dopo aver sofferto tanto.
Io avevo 9 anni. Da quel momento il mio volto luminoso e sorridente divenne grigio e malinconico e il canto che era in me si spense. Mi mancava mio padre!. Chi avrebbe potuto riempire quel vuoto che era più grande del mio piccolo cuore? Cominciai a cercare a destra e a sinistra tra le persone sperando di trovare qualcuno. Cercavo protezione, amore e dolcezza e desideravo amare qualcuno, ma in cambio mi ritrovai ferita, piena di rancore e sempre più amara. Avevo distribuito così tanto il mio cuore in giro e mi ero fatta usare al punto da non “sentirmi più”.
Desideravo morire! Cosa avrei perso? Il mio rapporto con mia madre era rotto da tanto tempo e non c’era via d’uscita; avevo perso gli amici, o meglio, coloro che credevo amici; il mio continuo stato di ansia (forse è più appropriato dire “depressione”) stava distruggendo sempre più il mio corpo, già troppo logorato.
Così decisi di buttarmi dalla finestra della mia camera, ma non ci riuscii: (Egli era lì e lo ha impedito!). Finita la scuola superiore entrai subito nel mondo del lavoro ed è lì che avvenne l’incontro che cambiò totalmente la mia vita. Conobbi un ragazzo speciale. Sì, era diverso dagli altri, il suo cuore batteva così forte che lo si poteva vedere. Lui non mi parlò mai del Signore, ma me lo fece conoscere con la sua vita, le sue azioni e…con la sua morte. Eh già! Morì a causa di un incidente stradale. Così il giorno del suo funerale andai per la prima volta in una chiesa evangelica e li accadde qualcosa. Ero distrutta! Mio padre mi mancava sempre di più specialmente nei momenti di grande dolore. E quel giorno c’era grande dolore in me! Ma lì, in chiesa, c’era Pace! Una pace “strana”, quella pace che lascia il segno e non solo per un momento. Tornai a casa e nei giorni successivi cominciai a pregare più intensamente. Pregavo mio padre (così mi era stato insegnato) e gridavo: >. Sentii una voce dentro di me: >.

Era Gesù!

Provai un grande dolore per la morte di Gesù e Lo vedevo appeso a quella croce che soffriva per me. Dissi :>. Subito una Pace invase il mio cuore, quella Pace “strana” che avevo già sentito una volta e udii di nuovo quella voce che disse: >. Era Il Padre! Da allora mio padre non mi è più mancato perché ho conosciuto Il Padre attraverso il Suo Figliolo Gesù. Ora sono una nuova creatura.
Sono una donna felice e la Pace è nel mio cuore, quella pace che ha portato riconciliazione anche con mia madre e con le persone intorno. E’ tornato anche il canto in me, quella lode che glorifica il Padre e che porta gioia al mio cuore. Sono felicemente sposata con Giacomo, un uomo meraviglioso che ama Dio ed insieme vogliamo gridare a questo mondo che muore:

• Gesù è la Via d’uscita da ogni situazione in cui ti trovi;

• E’ la Verità che non ti deluderà mai;

• E’ la Vita che ti porta al Padre per l’eternità.

Carine Francq

Testimonianza tratta da: http://www.ilbuonsamaritano.org

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