giovedì 15 settembre 2011

RIGENERATI PER GENERARE di DAWSON TROTMAN

CI VUOLE TEMPO PER COMPIERE L'OPERA DÌ DIO

Potete condurre un'anima a Cristo in venti minuti o al massimo in un paio d'ore. Ma occorrono dalle venti settimane ad un paio d'anni per con­durla sulla via della maturità, vitto­riosa sul peccato e sui problemi che riemergono durante il cammino cri­stiano. Essa deve imparare come fare le giuste decisioni, deve essere messa in guardia contro i vari, « ismi » che quasi certamente la raggiungeranno con i loro tentacoli per sospingerla e farla sviare.
Ma quando voi curate un uomo, ave­te raddoppiato il vostro ministerio, in­fatti, avete più che raddoppiato il vo­stro ministerio. Sapete perché? Quan­do istruite un uomo, egli vede come lo fate ed egli vi imiterà.
Se io fossi il ministro di una chie­sa ed avessi diaconi o anziani ...
per pas­sare il piatto dell'offerta, e membri del coro per cantare, direi: « Gloria a Dio per il vostro aiuto. Abbiamo bisogno di voi, Iddio sia ringraziato per queste cose extra che fate, ma desidererei che vi spingeste verso l'attività più impor­tante: « fruttare e moltiplicare ». Tut­te le altre attività sono incidentali di fronte a quella suprema che è di con­quistare uomini e donne al Signore Ge­sù Cristo e poi aiutarli a continuare sul cammino cristiano intrapreso.
Dov'è l'uomo che tu hai condotto a Gesù? Hai mai condotto a Cristo qualcuno? Chiedi a Dio che ti conceda questa grazia. Scrutate i vostri cuori e chiedete al Signore: « Sono spiritual­mente sterile? Se lo sono perché?
Non permettete alla mancanza di conoscenza di fare da ostacolo sulla via della conquista delle anime. Era nel programma dei « Navigatori » al principio della attività, che quando i marinai erano con noi per cena ognu­no doveva alla fine della mensa citare un verso della Scrittura.
Generalmente dicevo : « Citate un verso che avete imparato nelle ultime 48 ore se lo avete fatto, altrimenti ri­petete un verso ». Una sera mentre ri­petevamo dei versi attorno alla tavola, venne il turno della mia bambina di tre anni. Vicino a lei c'era un mari­naio, nuovo arrivato, che non sapeva che ella anche doveva ripetere un ver­so e quindi egli iniziò. Ella lo guardò e gli disse: « anche io debbo dirlo ». Egli si fermò ed ella ripeté Giovanni 3 : 16 a modo suo: « Iddio ha tanto amato il mondo che ha dato il suo uni­genito figliolo affinché chiunque crede in Lui non perisca ma abbia vita eter­na ». Ella pose enfasi sul « chiunque » perché quando le insegnammo quel ver­so non poteva bene pronunciare quella parola.
Due giorni dopo il marinaio venne a me e mi disse: « Sapete, anche io volevo ripetere lo stesso verso della Scrittura, era l'unico che sapessi a me­moria. Ma non lo sapevo realmente fino a che la piccola Ruth non lo ha ripe­tuto. Quando disse quel suo « chiun­que » io pensai immediatamente: que­sto significa « me », e all'istante accet­tai il « Signore ». Oggi quel giovane è un missionario in Sud America.
Fino a molti anni dopo che era­vamo sposati, i genitori di mia moglie non conoscevano il Signore. E di nuo­vo Iddio usò i nostri bambini per rag­giungere quei cuori affamati. Quando Ruth e ,Bruce avevano rispettivamente tre e cinque anni andarono a fare vi­sita a nonno e nonna. Il nonno cer­cava di far loro ripetere poesiole da bimbi. Egli ripetè la storia di « Maria e l'agnellino » e « il fanciullo celeste », ma i bambini lo fissarono e dissero: chi è « il bambino celeste? ». Il nonno pensò che i nipotini non sapevano mol­to. La mamma però disse « Sanno però altro, ripeti un po' Romani 3:23, Bru­ce. Egli lo ripeté poi chiese ne ripeto un altro, nonno »?
Certo, rispose il nonno.
Brace cominciò a ripetere versi do­po versi una quindicina in tutto e Ruth ne ripeteva altri nell'intervallo. Que­sto fece rallegrare il nonno. Li condus­se dai vicini, dalle zie, dagli zii, per mostrare come questi bambini cono­scessero, le Scritture. Nel frattempo la Parola di Dio compiva l'opera sua. Non passò molto tempo prima che lo Spiri­to Santo, per mezzo della voce dei bim­bi, piantasse il seme nel cuore dei non­ni. « Dalla bocca dei fanciulli e dei lat­tanti tu hai tratto una forza... ». (Sal­mo 8 : 2).
I conquistatori di anime non sono tali per ciò che sanno, ma per Colui che conoscono, e per quanto Lo cono­scono e per quanto desiderano che altri Lo conoscano.
« Oh, ma io ho timore », dice qual­cuno. Ricordate: « La paura degli uo­mini costituisce un laccio ma chi con­fida nell'Eterno è al sicuro ». (Prover­bi 29 : 25).
Null'altro che il peccato. immaturi­tà, e mancanza di comunione con Dio vi metterà nella posizione di non ripro­durre spiritualmente. Anzi, non c'è nul­la che possa impedire ad un individuo di andare avanti con il Signore se ha dei genitori spirituali che prendono cu­ra di lui e gli impartiscono il cibo spi­rituale che Iddio ha provveduto per lui.
Gli effetti obbediscono alle proprie cause per una legge irresistibile. Quan­do seminate il seme della Parola di Dio avrete dei risultati. Non ogni cuo­re riceverà la Parola di Dio, ma qual­cuno si, ed avverrà la nuova nascita. Quando un'anima è nata di nuovo, cu­ratela come Paolo faceva per i suoi nuo­vi convertiti. Paolo credeva in una assi­stenza spirituale seguente. Egli era un evangelista attivo, ma spendeva molto tempo nell'assistere i convertiti. Il Nuo­vo Testamento e composto in massima parte di lettere di Paolo che erano lettere di assistenza spirituale diretta ai convertiti.
Giacomo credeva in questa assisten­za: « Ma siate facitori della Parola e non soltanto uditori... » (Giacomo .1 : 22). Pietro credeva in questa attività quando diceva: « Come bambini pur ora nati appetite il puro latte spiritua­le onde per esso cresciate ». (I Pietro 2 : 2). Giovanni credeva in questa as­sistenza spirituale, ecco le sue parole: « Io, non ho maggiore allegrezza di que­sta, d'udire che i miei figliuoli cam­minano in verità » ( III Giovanni 4). Tutti gli scritti di Pietro, Paolo, Giaco­mo e la maggior parte di quelli dì Gio­vanni sono cibo per i nuovi cristiani.
L'Evangelo si sparse in tutto il mon­do conosciuto del primo secolo, senza radio, televisione, tipografie, soltanto perché i convertiti erano dei riprodut­tori spirituali. Ma oggi abbiamo tanti cristiani che sono soltanto dei pigri oc­cupanti di sedie in chiesa. Essi cre­dono che se attendono fedelmente a tut­ti i culti, e mettono una buona offerta ed invitano altri a venire ai culti, han­no fatto il loro meglio.
Dove sono gli uomini e le donne che avete condotto a Cristo? Dove sono i giovani e le giovani che avete conqui­stato per Gesù? Ognuno di noi, senza differenza di età, dovrebbe mettersi ad imparare dei versi della Scrittura a memoria.
In una classe di una scuola dome­nicale una donna di settantadue anni e un'altra di sessantotto completarono il Corso dei Navigatori. Per avere an­ch'esse qualche cosa da offrire agli al­tri.
Riempite il vostro cuore di questo seme prezioso. Scoprirete che Iddio vi indirizzerà a coloro che potrete condur­re a Cristo. Ci sono ora molti cuori pronti per ricevere l'Evangelo.
           
Traduzione di F. TOPPI

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