giovedì 15 settembre 2011

ESSERE O SEMBRARE?

Beato l'uomo a cui la trasgres­sione è perdonata e il cui pecca­to è coperto! Beato l'uomo a cui il Signore non imputa l'iniquità e nel cui spirito non c'è inganno! Salmo 32:1-2

Quando chiesero a Gesù "Chi sei tu?", Egli rispose "Sono per l'appunto quel che vi dico" (Giovanni 8:25). Infatti, in Lui non c'era nessu­no scarto, nessuna contraddizione, tra le sue parole e quello che egli era veramente. L'apo­stolo Pietro ha scritto che "nella sua bocca non
si è trovato inganno" (1 Pietro 2:22). Di tutti noi, la Bibbia dice invece: "Con le loro lingue hanno tramato frode" (Romani 3:13). Quante volte non voglio farmi vedere come sono real­mente o pretendo di essere quello che non sono! Quante volte dico delle belle parole nascondendo i miei pensieri profondi! Posso ingannare gli altri, ma non potrò mai inganna­re Dio che vede tutto.
Dov'è allora il rimedio? Riconoscere il mio vero stato e andare a Dio così come sono, con­fessando la mia miseria. Davide dice a Dio: "Davanti a te ho ammesso il mio peccato, non ho taciuto la mia iniquità... e tu hai perdonato l'iniquità del mio peccato" (Salmo 32:5). Dio mi conosce perfettamente e mi può dichiarare perfettamente giusto in virtù dell'opera di Cri­sto. Se l'ho ricevuto come mio Salvatore, il suo sangue cancella tutti í miei peccati; e se Dio mi considera giusto, nessuno mi può più condan­nare (Romani 8:33). Da quel momento, il mio più grande desiderio sarà di vivere seguendo le orme di Cristo, per la gloria di Dio e il bene del mio prossimo.

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