sabato 1 ottobre 2011

MISSIONE SENZA FRONTIERE

Non c'è distinzione tra Giudeo e Greco, essendo egli lo stesso Signore di tutti, ricco verso tutti quelli che lo invocano. Infatti chiunque avrà invocato il nome del Signore sarà salvato.
Romani 10:12, 13

Era un pugno di uomini, senza istruzione, senza titoli, senza denaro, senza armi. Manda­ti da Gesù Cristo, sono partiti, varcando le frontiere della Giudea e della Galilea, per pre­dicare al mondo l'amore di Dio. Hanno attra­versato la Grecia e la Roma antica, imbevute l'una del sapere dei suoi filosofi, l'altra della potenza del suo esercito. Scontrandosi con una resistenza feroce, hanno subìto gli oltraggi più infamanti, i supplizi più raffinati, le torture più crudeli. Nerone li gettava in pasto alle belve dell'anfiteatro per divertire le folle, e si dice che li facesse bruciare, cosparsi di pece, per illuminare i suoi giardini. Ma non sono venuti meno alla loro missione. Hanno fatto trionfare la misericordia sulla violenza. Le spade romane si sono spezzate ai piedi della croce di Gesù Cristo.
Il sangue dei martiri è stato, come qualcuno ha detto, il seme della Chiesa. A dispetto di tutto, si è sparso nel mondo il messaggio d'amore proclamato dai testimoni di Cristo. E il più bel messaggio che sia mai giunto agli uomini. Ascoltiamolo ancora una volta:
"Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna" (Gio­vanni 3:16).
"Cristo ci ha amati e ha dato se stesso per noi" (Efesini 5:2).
"Credi nel Signore Gesù Cristo e sarai salvato" (Atti 16:31)!

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