mercoledì 30 novembre 2011

STOLTO!

Dio gli disse: "Stolto, questa notte stessa l'anima tua ti sarà ridomanda­ta"... Così è di chi accumula tesori per sé e non è ricco davanti a Dio. Luca 12:20-21

Siate pronti. Luca 12:40

A chi si rivolge, in questo modo, Dio? Ad un uomo che sembrava essere pieno dì buonsenso. I suoi campi stavano per dare un raccolto molto abbondante, e lui pensò di costruire dei magaz­zini adatti. Non esitò ad abbattere i suoi granai ormai troppo piccoli e a costruirne dei più
grandi. Sembrerebbe una buona gestione degli affari. Quell'uomo pensò pure che, in seguito, avrebbe potuto ritirarsi dalle sue attività per godersi finalmente la vita.
Saggezza? Previdenza? Niente affatto! Quell'uo­mo ha dato prova di grande stoltezza: credeva di aver fatto, per il futuro, dei piani ragionevoli, ma aveva trascurato l'eternità!
Ed ecco che Dio pone fine a tutti quei progetti, interrompe in un attimo quella vita così prospe­ra. Cosa porterà con sé, nell'aldilà, quell'uomo? Niente. "Infatti non abbiamo portato nulla nel mondo, e neppure possiamo portarne via nulla" (1 Timoteo 6:7). Nell'ingranaggio della quoti­dianità, occupato nelle sue attività, ha ammas­sato tesori per se stesso, ma ha completamente trascurato ciò che aveva di più prezioso: la sua anima! Oppure, forse, credeva di poterla soddi­sfare con i suoi beni materiali: "Dirò all'anima mia: Anima, tu hai molti beni ammassati per molti anni; riposati, mangia, bevi, divertiti" (Luca 12:19). L’anima, che è immortale e ha bisogno di cibo spirituale, ha bisogno della ric­chezza di Dio (Luca 12:32-34) .
Meditiamo sull'esperienza di quel ricco e chie­diamoci sinceramente su cosa si appoggiano le nostre certezze per il presente e per il futuro.

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